NEW YORK, 1 APR - (Italia Estera) - le schede elettorali per il voto all¹estero stanno giungendo in questi giorni nelle case degli italiani. La scelta in Nord America sarà tra 7 liste, 6 delle quali rappresentano i partiti politici italiani e una è invece indipendente (Lista AIIE). Sarà eletto un senatore e due deputati.
La prima osservazione da fare riguarda la frammentazione delle liste di centrodestra. Mentre la sinistra si presenta compatta in un¹unica lista, la destra si ritrova divisa in vari satelliti di partito. Questa scelta ha una sua logica per le elezioni in Italia dove il proporzionale puro è ripartito tra tutti i collegi. Non ha molto senso all¹estero dove le circoscrizioni prevedono l¹elezione di un certo numero di candidati per ogni continente. Si tratta di una specie di maggioritario, dove è appunto necessario coalizzarsi per vincere.
Il paradosso consiste nel fatto che la frammentazione dei voti di destra regala un vantaggio non indifferente alla lista di sinistra, tanto che un voto per Forza Italia, UDC, Lega Nord, Fiamma Tricolore e AN equivale a dare due voti all¹Unione. Per via di questa frammentazione, non solo l¹Unione si ritrova un seggio assicurato alla Camera, ma si rischia che la stessa possa ottenere anche il secondo. In pratica, avremo una coalizione di chiaro stampo anti-americano, come rappresentante degli italo-americani: un vero paradosso. L¹unica differenza la possono fare le liste indipendenti e alternative.
Per evitare che la sinistra ottenga tutti i seggi a disposizione, gli elettori del centrodestra dovrebbe pensarci due volte prima di dare il loro voto a questi partiti, anche perchè è irrealistico pensare che questi ultimi possano ottenere in Nord America un seggio in Parlamento. Il loro voto sarebbe pertanto uno spreco.
Non solo la matematica, ma anche il buon senso ci dice che per l¹estero sarebbe opportuno farci rappresentare da persone indipendenti che non appartengono alle logiche perverse dei partiti. Un voto alla lista indipendente sarebbe infatti la soluzione migliore per consentire una vera rappresentanza dei cittadini nel mondo.
Del resto, in base a un sondaggio effettuato alcuni anni fà da America Oggi, il 61.27% degli elettori in America è favorevole ad un partito indipendente degli italiani all¹estero, ossia di un¹organizzazione che non risponde alle logiche clientelari dei politici italiani di professione.
Alberto Quartaroli