ROMA, 24 MAR (Italia Estera) - Nell’ambito di una serie di incontri e manifestazioni conclusi da poco in varie città del Belgio, della Germania e della Svizzera, l’Onorevole Gianni Pittella, europarlamentare e responsabile nazionale dei DS per gli italiani all’estero, ha ribadito i punti cardine del programma de L’Unione per gli italiani all’estero.
In particolare ha evidenziato come sia “imprescindibile mettere gli uffici consolari in condizione di soddisfare pienamente le esigenze degli utenti, soprattutto attraverso una saggia riduzione delle pratiche burocratiche e una ponderata politica del personale, valorizzando l’opera e il ruolo dei corrispondenti consolari”.
“Fondamentale – ha detto Pittella – è la promozione della lingua italiana. Non basta limitarsi a salvaguardarla, rendendola patrimonio di pochi. Occorre che, accanto all’effettiva volontà politica e all’impegno del Governo italiano, vi sia il coinvolgimento delle autorità dei paesi ospitanti”.
Altro punto, rilanciato da Pittella, è la “necessità di norme per assicurare agli emigrati una equità fiscale, che tenga conto del fatto che risiedono all’estero. In particolare per quanto concerne IRPEF, ICI, imposte sui fabbricati e sui rifiuti e tasse comunali di diversa natura”.
“Per quanto riguarda, in particolare, i cittadini italiani in Svizzera che decidono di rientrare in Italia – ha concluso l’europarlamentare DS – occorre sopprimere la tassazione italiana sui fondi delle casse di pensione svizzere, come avviene in altri paesi europei”.
Tra le proposte de L’Unione, inoltre, vi è anche quella di abolire la tassa annuale sul passaporto, essendo uno strumento di lavoro, stabilendo invece il costo di esso sulla base delle reali spese amministrative.(Italia Estera) -