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Il voto degli Italiani all'Estero

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23 mar 2006VOTO ALL'ESTERO: VA AI GIOVANI ITALIANI L’ULTIMO PENSIERO DI ANTONIO CARDILLO

Le dichiarazioni rilasciate dal candidato di New York in un’intervista
HOUSTON, TEXAS - All’approssimarsi del “momento della verita”, espressione  che si riferisce in questo contesto non alla parte terminale della corrida, quanto a quel momento carico d’aspettative e di tensioni che precede sempre, immancabilmente, l’inizio dello svolgimento delle elezioni ho intervistato il candidato alla Camera della lista “Per l’Italia nel mondo con Tremaglia” Antonio Cardillo. Ho cominciato chiedendogli:
Signor Cardillo a chi o a che cosa va il suo pensiero in questo momento che e’ cosi’ vicino all’avvio delle consultazioni elettorali?
Credo di poter affermare che va, naturalmente, a tutti gli amici di tutte le eta’ e d’entrambi i sessi della nostra splendida comunita’ italo-americana ma, se proprio dovessi scegliere, direi che va in special modo ai giovani Italiani d’America.
Potrebbe spiegarmi le ragioni di questa preferenza?
In effetti, io non la definirei proprio come tale, perche’ nel mio cuore e nella mia mente sono presenti anche gli anziani e le donne che, finalmente, stanno portando avanti una giusta battaglia per la rivalutazione del proprio ruolo importantissimo. Credo d’avere risposto di pensare ai giovani perche’ sappiamo tutti che rappresentano il futuro e la speranza del nostro Paese. In questo momento stanno vivendo un periodo entusiasmante e veramente unico con la realizzazione di questo sogno concepito per noi dal Ministro Tremaglia, e l’entusiasmo calorosissimo che gli e’ stato tributato in Sud America ha mostrato, inequivocabilmente, come proprio i piu’ giovani siano particolarmente grati per la concessione del voto agli Italiani residenti all’estero.
 
Cosa si sente di dire loro in questo momento?
Vorrei dire che m’ attendo molto da loro, cosi’ com’e’ giusto che s’attendano altrettanto da me, iniziando da quanto ho gia’ anticipato fino ad ora, durante la mia campagna elettorale e nel corso  della mia precedente intervista.
 
Signor Cardillo, potrebbe chiarire per i nostri lettori quali sono i particolari di questa interazione che si prepara ad effettuare con la cooperazione dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze?
Certamente. Come lei ricorda, avevo presentato tra le mie linee programmatiche a favore dei giovani tre tipi diversi d’intervento.
Il primo era diretto a realizzare il rilancio della lingua italiana e l’aumento del numero delle nostre scuole.
Il secondo era teso a consolidare e sviluppare ulteriormente i legami di tipo sportivo tra l’Italia ed i nostri giovani d’America.
Il terzo prevedeva un’azione diretta ad ottenere lo svecchiamento dei programmi di RAI International che molto spesso, purtroppo, non motivano i giovani e che per gran parte non l’interessano.
Vorrei anche far notare come la semplicita’ e la linearita’ dei miei programmi siano state capaci di far giungere ai nostri giovani un messaggio che e’ stato perfettamente compreso e che ha fatto intravedere loro come, con l’estensione del voto agli Italiani all’estero, si spalanchi dinanzi a loro tutto un nuovo orizzonte ricco d’ opportunita’ molto promettenti. Quella che si realizzera’ tra breve sara’, infatti, una cooperazione molto piu’ stretta e produttiva tra la Madrepatria e questi giovani che usufruiranno d‘iniziative a loro dirette nei campi piu’ svariati, dallo studio allo sport e dal divertimento al lavoro. Si comincia gia’ a sentir  parlare , infatti, di corsi offerti presso le universita’ italiane, di viaggi per giovani della terza generazione che potranno recarsi presto in Sicilia per conoscere la terra da cui partirono i loro coraggiosi antenati e questo e’ ancora solo un primo inizio. Con l’arrivo a Roma dei rappresentanti che saranno presto eletti, e fra i quali spero di trovarmi  , i piani di lavoro che abbiamo allo studio aumenteranno in modo esponenziale rispetto a quelli che sono gia’ stati sviluppati in passato o a quelli che sono in fase d’esecuzione proprio  adesso.
Con quest’ ultima dichiarazione e prima di chiudere l’intervista col Signor Cardillo, che mostra d’essere fermamente determinato a portare avanti fino infondo il suo disegno chiaro e ben articolato a favore dei nostri ragazzi, gli chiedo ancora.
 
Signor Cardillo, tutto quanto lei mi dice e’ certamente giusto e molto bello ma potrebbe dirmi che cosa
s’ attende a questo punto dai giovani italo-americani con questo suo “compromesso”?
Non m’attendo nulla d’irrealizzabile ne’ tanto meno di particolarmente difficile. Desidero solo che, in occasione delle prossime elezioni, i giovani prestino ascolto alle sagge parole del Ministro Tremaglia, e che diventino attivi nelle proprie comunita’ e nelle proprie famiglie non solo votando essi stessi ma incoraggiando a fare altrettanto pure i loro genitori, i familiari e, specialmente le persone piu’ anziane, le meno informate e le piu’ indecise. Queste prime votazioni, ottenute dopo moltissimi anni d’impegno e di sacrifici ,  rappresentano un’occasione unica per dare finalmente una voce agli Italiani residenti all’estero all’interno del Parlamento della Madrepatria ed ho una grande fiducia nella buona volonta’ e nell’intelligenza dei nostri ragazzi.  Sono certo che comprendono com’e’ importante fare il proprio dovere di buoni cittadini e che voteranno e faranno votare parenti ed amici per assicurare a se stessi, ai propri coetanei ed alle nuove generazioni che seguiranno un futuro migliore ed un avvenire piu’ promettente e felice.
 
UN’INTERVISTA DI RO PUCCI – HOUSTON, TEXAS/ItaliaEstera
 
 



 
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