Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
08 feb 2006NOI GLI ITALIANI DEL SUD AMERICA di Giacomo Marasso

SANTIAGO, 8 FEB. (Italia Estera) -  Il processo di globalizzazione politica, economica e culturale che sta svolgendo la nazione italiana nel mondo intero toccherà da vicino la vita di milioni di persone in Sud America.
Il profondo cambiamento della struttura elettorale, realizzato attraverso lo stabilimento di Distretti Elettorali italiani all'estero, consentirà la partecipazione nella vita politica dell'allargata Madre Patria a 3.520.809 cittadini "italiani nel mondo", che voteranno ed eleggeranno parlamentari nelle elezioni politiche del 9 aprile 2006. Questa globalizzazione "all'italiana" avrà una caratteristica d'integralità, unica e inedita nella storia delle nazioni e delle persone nell'esercizio dei loro diritti.
Con l'elezione di parlamentari italiani, nostra presenza nel distretto sudamericano, dove siamo 885.673 elettori, il secondo nel mondo dopo l'Europa, riceverà una forte e rinnovata spinta che l'avvicinerà ad un maggior protagonismo.
Questa nuova realtà politica dell'italianità in Sud America sarà oggetto dell'attenzione delle Nazioni della regione, che vedranno con interesse, con curiosità e anche con una certa diffidenza, come si svolgerà nel loro territorio lo stabilirsi di questa colonna vertebrale di una "nazione globale", che vivrà fuori dal suo territorio europeo, mettendo in discussione i criteri "territoriali" che da secoli hanno determinato i "confini" dei Paesi del Sud America, regione nella quale, per motivi storici e culturali, viene esacerbata la sovranità territoriale.
La nostra presenza in Sud America è stata sempre riconosciuta come produttiva e di trasformazione, di dialogo e armonia, storica e radicata, massiccia ed importante. Nel presente e nel passato questa presenza italiana si è manifestata con naturalezza e abbondanza nella storia e nella vita quotidiana dei sudamericani: nel pensare, nel sentire e nel fare.
Se adesso pensiamo al futuro del Sud America, troveremo temi e contenuti che hanno molto a che vedere con l'italianità attuale: la modernizzazione delle PMI, l'esempio dei distretti industriali, l'innovazione energetica, la cultura imprenditoriale, la ricerca tecnologica e scientifica, lo sviluppo del turismo, la realizzazione di corridoi bi-oceanici con la conseguente costruzione di porti, strade, autostrade, ferrovie e sistemi di telecomunicazioni, tutti argomenti che favoriscono un approfondimento di un buon rapporto, vitale tra sudamericani e italiani.
Quest'ottica, che ci fa vedere l'Italia inserita storicamente nella vita sudamericana, dovrebbe senz'altro ispirare la nuova tappa che stiamo cominciando a vivere. I deputati ed i senatori che saranno eletti nel nostro Distretto saranno validi e non solo perchè sono legati a patronati, partiti e associazioni; saranno veri esponenti della nostra nuova realtà globale se, una volta eletti, lavoreranno giustamente per valorizzare la presenza e l'identità italiana nel Distretto in un quadro di maggior inserimento nella vita e nei progetti dei sudamericani.
L'affermazione della nostra identità italiana troverà una rotta più ampia e sicura se lasceremo perdere le vecchie nostalgie ed i conflitti inutili. Ci vuole un nuovo atteggiamento, aperto verso il futuro, con proposte che priorizzino il lavoro con le nuove generazioni di italo sudamericani. Troveremo la strada giusta se ci concentriamo sull’educazione, fisica ed intellettuale, dei nostri ragazzi, dando un salto qualitativo con la costruzione accademica e reale di una Università italiana in Sud America, che dia la mancata e necessaria continuità all'importante lavoro svolto dalle scuole italiane. Questa proposta significherà un grande investimento ma, se siamo capaci di approfittare delle nostre strutture già operative - scuole italiane, l'intellettualità presente in Sudamerica, gli Istituti Italiani di Cultura e le Università italiane - questo progetto diventerà una realtà, soprattutto se supportata dalla volontà politica del Governo e delle Regioni italiane.
L'Università italiana in Sud America, da radicarsi in Uruguay, Argentina, Brasile, Cile, Perù e Venezuela, ci consentirà di rinforzare in modo definitivo l'italianità degli italo sudamericani delle nuove generazioni. Questa Università dovrebbe distribuire le varie Facoltà nei diversi Paesi del Sud America, a seconda della vocazione di ogni realtà. Questa storica iniziativa avrebbe un altro effetto molto positivo per le nostre comunità: stabilire un concetto territoriale sudamericano che agevolerebbe l'interscambio e la coesione degli italiani del Sud America. Essendoci una forte presenza della cultura italiana, questa Università dovrebbe inserirsi capillarmente nel mondo accademico sudamericano, in un rapporto di dialogo e di cooperazione con le tradizioni e con le innovazioni presenti tra gli altri centri universitari del Sud America. In questo modo potremo trasmettere i codici intellettuali italiani alla mente accademica sudamericana.
Questo è il modo di affrontare con coerenza e realismo il ruolo dei nuovi parlamentari italiani del Sud America, di fronte alla formidabile sfida dell'Italia in questo nuovo mondo globale. Questo è il nostro caro sogno italiano.
(Giacomo Marasso*/Italia Estera)


*Direttore Scuola di Giornalismo Università Miguel de Cervantes e Presidente dell'Associazione dei Giornalisti Italo Cileni AgiCile




 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati