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11 mar 2006TONY CARDILLO COMMENTA “L’INCIDENTE” VATICANO DI BERLUSCONI

La presa di posizione del candidato di New York della Lista Tremaglia
HOUSTON, TEXAS,11 MAR – (Italia Estera) - Antonio Cardillo , candidato di New York per la Camera nella lista “Per l’Italia nel Mondo con Tremaglia” ha voluto farsi avanti per prendere posizione su un incidente di questi giorni che ha ha fatto molto scalpore tanto in Italia che all’estero e, cioe’, sulla rinuncia di Berlusconi a recarsi in visita al Papa Benedetto XVI. Nel corso di un’ intervista telefonica, da lui stessa sollecitata per l’evidente interesse su questo argomento, Cardillo ha manifestato in effetti quella che e’ la sua posizione personale circa il problema dei rapporti fede-politica. Secondo l’intendimento personale di questo esponente di spicco del mondo politico americano, non c’e’ possibilita’ di fare commistione fra fede religiosa e fede politica. Le due cose, ha dichiarato il candidato della Lista Tremaglia, appartengono a due sfere diverse della personalita’ umana e possono coesistere nella stessa persona a patto che, naturalmente, l’ideologia politica che si segue non sia manifestamente atea ed in opposizione al riconoscimento della esistenza di Dio come e’ sempre stato noto del comunismo. La coerenza e’ un valore fondamentale, ha continuato il mio intervistato, ed e’ semplicemente sconcertante vedere come alcuni personaggi della sinistra possano allo stesso tempo tenere il “capitale” di Karl Marx sul comodino e poi recarsi devotamente a messa tutte le domeniche. Un comportamento assurdo di questo tipo e’ quello che, in effetti, ha finito per scatenare il pandemonio che ha portato in Italia alla cancellazione della visita del presidente del Consiglio in Vaticano. Si e’ fin troppo consapevoli che la gente comune conosca bene questo minestrone di sacro e di profano dei rappresentanti dell’opposizione e si e’ quindi temuto che il Papa, che dal suo canto e’ al di sopra delle parti, finisse per dare una spinta e quasi una sua benedizione personale a Berlusconi ed in generale a tutta la destra che ha diretto il Paese fino a questo momento. Lo scenario offerto da alcuni militanti di sinistra ed anche dalla stampa della stessa area politica e’ stato semplicemente disgustoso, commenta Cardillo. Benedetto XVI criticato subito fin dalla sua elezione e definito “il pastore tedesco” ora, in un recente numero del “Manifesto”, e’ diventato il “Papocchio”. Sui muri italiani si e’ arrivati a leggere persino “Ratzinger fai come Woityla e muori” solo per la temuta concessione dell’udienza al tanto odiato Capo del Governo. E’ in queste occasioni che affiora a galla, ha continuato Cardillo, tutta la falsita’ e tutta  l’ipocrisia della sinistra che da una parte ha gridato allo scandalo contro la maglietta con le vignette di Calderoli perche’ offendono gli Islamici e poi sono stati pronti a linciare ed a vilipendere il Capo della Cristianita’ il quale potrebbe compromettere i loro risultati elettorali.
Queste uscite imprudenti, continua Cardillo, sono molto sintomatiche della fiducia che gli elettori italiani possono permettersi di concedere ai rappresentanti di sinistra. Per cio’ che mi consta gli Italiani di New York come quelli di tutta l’America sono buoni cristiani ed anche i piu’ laici tra essi sanno bene che fede religiosa e fede politica possono solo coesistere se non sono basate su principi in netto contrasto fra loro. I comunisti cattolici, per chiarire meglio, non prendono in giro proprio nessuno. Non prendono in giro specialmente Dio e cio’ che e’ veramente patetico e’ che, a patto che non siano intellettualmente disonesti, non prendono in giro neanche se’ stessi. Non sono loro, quindi, che ora possono permettersi di fare sfoggio di fede e di zelo religioso solo per esigenze elettorali e ne’ tanto meno minacciare il Capo della nostra Chiesa che sa bene, come tutti noi, quanti martiri abbia avuto la fede di Cristo  nei paesi comunisti e dove veniva messa in pratica, cioe’, l’ideologia nella quale credono. Lascia dunque sconcertati, finisce di commentare da New York il mio intervistato, questa altalena tra devozione  ed anticlericalismo che e’ sfociata in un episodio come quello di Berlusconi che ha una sola chiave di lettura : ancora una volta s’e’ voluta condizionare la liberta’ degli Italiani e lo si e’ fatto a diversi livelli e persino coinvolgendo uno dei massimi rappresentanti politici e, cio’ che e’ andato veramente oltre ogni limite di stile e di decenza, persino lo stesso leader spirituale della nostra fede.
 
RO PUCCI – PRESS RELEASE /Italia Estera
 



 
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