BUENOS AIRES, 1 MAR - (Italia Estera) - Prevedendo una difficile campagna elettorale in Sudamerica, i responsabili per gli italiani all'estero delle due principali forze dell'Unione, l'eurodeputato Gianni Pittella (Ds) ed il senatore Franco Danieli (Margherita), sono sbarcati qui a Buenos Aires annunciando una manifestazione per venerdì e criticando la presentazione di liste civiche che "ripropongono vecchie pratiche politiche". "Abbiamo preparato - ha detto Pittella - una manifestazione in cui presenteremo candidati e programma, mostrando lo sforzo di unità, di fronte ad avversari che vanno in ordine sparso". All'iniziativa è stato invitato anche a titolo personale il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, che da lunedì é in visita in Argentina. "Voglio anche sottolineare - ha aggiunto Pittella - che abbiamo puntato su candidati radicati nel territorio, rinunciando a puntare su nomi famosi". "Essi - ha proseguito - si batteranno per un assegno di solidarietà per gli anziani, per la valorizzazione dei talenti esistenti fra gli italiani all'estero, per la creazione di una università italo-latinoamericana e per il rafforzamento delle strutture diplomatiche e consolari e del ruolo dei Comites". "Nel complesso - ha concluso - crediamo che vada rilanciato un rapporto forte fra Italia ed America Latina, anche alla luce dei cambiamenti sostanziali avvenuti nel continente in tema di democrazia, diritti umani e sviluppo economico".
Da parte sua Danieli ha sottolineato la "pericolosa possibilità di una dispersione di voti in America meridionale dove si è manifestata una straordinaria ricchezza di liste e listarelle, definite civiche". "Gli italiani in America Latina - ha aggiunto - devono sapere che qui siamo impegnati ad eleggere il Parlamento italiano e non i Comites, e penso quindi che i candidati di quelle liste devono dire chiaramente da che parte stanno". Per Danieli le liste civiche "sono il prodotto di vecchie pratiche che ricordano il dopoguerra in Italia (Achille Lauro a Napoli): prima delle elezioni la scarpa destra, dopo le elezioni, se c'é stato un risultato positivo, la scarpa sinistra". "Ho sentito la promessa di pagamento di pensioni, l'invio di fecola di patate e borse di studio a maggiorenni per lo studio dell'italiano. Ciò - ha assicurato - è clientelismo e non promozione della cultura o tutela del cittadino".
Danieli ha fatto l' esempio dell' imprenditore Luigi Pallaro, candidato a senatore per le Associazioni italiane in Sudamerica, "che dice di essere un indipendente non schierato oggi con Prodi o con Berlusconi. E che deciderà solo in un secondo momento". "Ma - ha proseguito - farebbe bene a rispondere alle seguenti domande: è vero o non è vero che ha partecipato il 23 e 24 ottobre 2004, come presidente degli Azzurri nel mondo, ad una conferenza a Lugano chiusa da Silvio Berlusconi? E che nell' aprile dello stesso anno ha incontrato il responsabile di Forza Italia, on.Dario Rivolta, in qualità di presidente degli Azzurri nel mondo Argentina? E che, infine, nella stessa veste ha nuovamente incontrato Rivolta nel settembre 2005?". "Per me Pallaro è collocato in uno schieramento di centro-destra che va da Casini ad Alessandra Mussolini. Anche Mirko Tremaglia - conclude Danieli - dovrebbe dire che la sua è una lista di destra e che gli esponenti dei suoi Comitati tricolori sono ai vertici di Alleanza nazionale. Tutto ciò nello spirito di una corretta informazione per gli italiani".(Italia Estera) -
Nelle foto di Italia Estera dall'alto in basso: il senatore Daniele e Gianni Pittella intervistato da Giacomina Valente