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Il voto degli Italiani all'Estero

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21 feb 2006Ermanno Filosa ( Azzurri nel Mondo) : Consolati in ginocchio,italiani in difficoltà. Ma Berlusconi , Fini e Tremaglia dov'erano?.

È possibile ravvisare   senza impegno di fantasia e senza ricorso a strumenti logici e giuridici sofisticati, i possibili estremi di una ben consolidata pressione verso i centri decisionali romani da parte degli italiani che vivono all’estero, affinchè si concluda l’iter per avviare una profonda riforma del sistema  della rappresentanza consolare-diplomatica; anche  adombrando l’ipotesi di privatizzare i consolati!!!.
 
 SANTO DOMINGO), 21 FEB (Italia Estera) -  Abbiamo sotto gli occhi  un  dato social-politico sicuro: il presidente del Comites di Santo  Domingo, on Visca, lo ricorda spesso  con commozione quando afferma : " l'emigrante è un personaggio, perchè ha portato la nostra cultura nel mondo,ha trasformato con il suo lavoro Paesi sottosviluppati , è diventato un motore della globalizzazione".Parole che sono una pietra miliare per la descrizione della Storia della emigrazione italiana nel mondo. Così come costituisce un avvenimento storico di grande importanza la approvazione per iniziativa  del    Governo Berlusconi del   voto degli italiani  all'estero, dopo una battaglia quarantennale dell'On. Mirko Tremaglia, attuale Ministro degli Italiani nel Mondo. Sempre grazie al Governo Berlusconi, per la prima volta, gli italiani nel mondo potranno scegliere i loro rappresentanti.E l'affermazione del presidente on Visca, così, trova conforto e valore. Ma questo dato politico, pur essendo un passo rilevante su piano storico,non colma uno stato di insofferenza che si muove nell'ambito degli addetti ai lavori   per il  voto all'estero. E non si capisce infatti   come non sia stata  predisposta una adeguata  manovra finanziaria per dare sostegno e credibilità  alla affermazione romana  “ gli italiani all’estero sono una risorsa importante, essenziale,per lo sviluppo del Sistema-italia”. La evidenza: consolati in ginocchio, italiani in difficoltà e quasi senza servizio.Sta montando l'onda di un voto di protesta o la astensione di massa?Vedremo. Ma Berlusconi , Fini e Tremaglia dov'erano?
                    Vi  era da aspettarselo. Prima le continue lamentele,poi forti segnali di allarme, e adesso a Roma si leva dalla Farnesina la voce dei coordinamenti sindacali di CGIL, CISL e UIL del Ministero degli Affari Esteri per denunciare: “Gli stanziamenti per il funzionamento dell’amministrazione centrale e della rete diplomatico-consolare sono stati ridotti mediamente del 50 per cento... In mancanza di interventi correttivi è facile prevedere una paralisi di molte sedi all’estero già a metà anno... A rischio anche la manutenzione ordinaria degli immobili demaniali all’estero   che, in alcuni casi, necessitano di indispensabili e urgenti lavori di ristrutturazione”.Ecco che si conferma la tesi piu’ volte da me adombrata, che sul voto degli italiani  all’estero giganteggia la “ Sindrome Ambasciate”: cioè, il clamore di un disservizio che rende furiosi gli italiani. Ma perchè non si capisce che  così  l’Italia in relazione alla immagine viene  retrocessa nella area dei paesi del terzo mondo?. Come non si è compreso che  gli italiani all’estero non sono uno slogan, ma esigenze e bisogni che gli uffici delle rappresentanze consolari-diplomatiche dovrebbero risolvere, dando risposte positive e concrete alla domanda di servizi vitali per la esistenza all’estero.
 Niente.La influente e operativa presenza all’estero degli italiani è stata non adeguatamente considerata, e gli inesorabili tagli al bilancio lo dimostrano.Si afferma che  il  Sistema-Italia è una “ potenza culturale e economica mondiale”, ed è vero; però la citata nota sindacale reclama  impietosamente :   “E’ mortificante continuare a tenere aperte sedi il cui personale, ambasciatore compreso, ha gravi difficoltà ad assolvere le funzioni istituzionali a causa dell’impossibilità di far fronte alle spese correnti: elettricità, telefono, riscaldamento, collegamenti informatici e pulizia dei locali”. Uno scoramento!.
Si afferma: Via, né il personale in carriera diplomatica né gli italiani in patria e all’estero meritavano questo trattamento da pesci in faccia. Ê difficile dare torto a questa affermazione. In verità bastava , ad esempio,  che la politica della “ devolution” , cioè il passaggio di risorse e  funzioni dallo Stato alle Regioni fosse avvenuta con un contenimento  a volte di incomprensibile elargizioni, e destinare mezzi finanziari  di bilancio al funzionamento dei consolati  e quindi dare un servizio degno alla “ grande risorsa degli italiani all’estero”.Non  si è fatto. E la rete consolare  presenta il conto : un clamoroso disservizio e il collasso senza scampo. E gli italiani sgomenti e furiosi, animati da un senso di non partecipazione politica, e sbottano con il solito “ Governo Ladro!”..........ma questa volta il governo ladro non fu , ma distratto dai criteri delle scelte prioritarie.
 
Nella Circoscrizione Estero gli italiani residenti,comunque,  per la prima volta nella storia, potranno eleggere 18 parlamentari. Una conquista notevole, di spazi di libertà e partecipazione democratica.Una domanda: la attuale qualità dei servizi consolari può garantire uno svolgimento corretto e senza frodi delle imminenti elezioni politiche italiane? La epressione del voto per corrispondenza è una operazione delicata e complessa, gravoso il lavoro organizzativo. È indubbio che sarà messa a dura prova la diligenza di quei pochi impiegati che si dedicheranno a questo lavoro; e si grida già allo “ allarme rosso” per la rete consolare. Lo sforzo è titanico per dare un corretto svolgimento alle elezioni politiche , a  discapito di un lavoro continuo  per garantire i servizi indispensabili alla comunità italiana residente all’estero.È evidente : qualcosa non funziona con la intenzione  di  considerare una “ risorsa importante” gli italiani all’estero;  i proclami  “ piu’ Italia nel mondo, sono felice di essere nato italiano”,  entusiamano , ma non danno una soluzione alla domanda di servizi degli italiani all’estero, considerato che il disservizio delle rappresentanze  consolari-diplomatiche assume la forma a volte della insensibilità  sociale.Questo scenario è disarmante,e sembra che qualcuno ritenga possibile  tutelare e difendere le aspettative degli italiani all'estero gettandosi sulle spalle la bandiera tricolore, e organizzando cortei  e manifestazioni di stampo folcloristico.Non ci siamo, vi è qualcosa di sfuggente , e non si riesce a capire il motivo di una decisione che di fatto “ penalizza”, oltre gli italiani all’estero, anche la rappresentanza consolare-diplomatico: siamo forse alle porte della “ grande riforma” della rete consolare e diplomatica  tanto sussurrata nei corridoi dello associazionismo romano?.Se è così, ben venga.È possibile ravvisare , comunque, senza impegno di fantasia e senza ricorso a strumenti logici e giuridici sofisticati, i possibili estremi di una ben consolidata pressione verso i centri decisionali romani da parte degli italiani che vivono all’estero, affinchè si concluda l’iter per avviare una profonda riforma del sistema  della rappresentanza consolare-diplomatica; anche  adombrando l’ipotesi di privatizzare i consolati!!!.
E non appare sorprendente, in questo quadro di accertata deficenza nei servizi consolari, il timore dichiarato ai microfoni di " Volti e Voti"da parte  del sen. Vittorio Pessina (Fi) di possibili brogli elettorali causati dal sistema per corrispondenza e dal disservizio dei consolati; ci rincuora, però , l'analisi dell'on. Dario Rivolta vice presidente della Commissione Esteri della Camera, responsabile Area Internazionale di Forza Italia e Vice presidente vicario di “Azzurri nel mondo”, quando lo stimato dirigente politico conferma il rischio possibile  che “qualcuno possa fare incetta delle scheda elettorali e le compili indipendente dalle volontà del reale destinatario, del cittadino italiano”, ma si definisce "fiducioso" nelle misure che il Ministero dell’Interno e il Ministero degli Esteri stanno adottando per evitare che questi gravi inconvenieti (brogli elettorali) si verifichino durante il procedimento elettorale.È risaputo,illustre on. Rivolta,dare fiducia è un gesto nobile ; attenti , però: a volte i destinatari dei gesti nobili nascondono la volpe sotto l'ascella. Sinceramente, con serena pace per  tutti.(Ermanno Filosa* Italia Estera).
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* Presidente “Azzurri nel Mondo” Repubblica Dominicana, Consigliere Comites circoscrizione consolare RD, Haiti, Giamaica.
 



 
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