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Il voto degli Italiani all'Estero

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31 gen 2006Sfiduciamo il " candidato mascherato” . di Ermanno Filosa

Santo Domingo, 30 gen.(Italia Estera) - " Dobbiamo impedire, così, che i candidati “ uomo mascherato” si affaccino sullo scenario del successo elettorale : a chi “venderanno”   la propria collocazione di schieramento politico una volta eletti?. È mai possibile che poi i candidati “ indipendenti e con la maschera” , una volta eletti, “ mettano all’asta” la fiducia degli elettori?!. È mai possibile che  questi “ furbetti e santarelli elettorali” , mettano sul piatto della bilancia il proprio sospetto attivismo pre-campagna, svendento quindi il ruolo del corpo elettorale della Circoscrizione Estero?. "
 
 
 
SANTO DOMINGO, 31 gen( Italia Estera)   Finalmente si vota all’estero!..Nelle comunità italiane di tutto il pianeta esiste una attesa, una aspettativa mista a curiosità e ambizioni ..È noto, comunque , una sorta di desiderio di  partecipazione che pervade il dialogo tra le varie componenti cultural-politiche della variegata realtà italiana residente all’estero; in occasione della elezione dei  Comites, d’altra parte , già avevamo osservato che la voglia di presenza democratica e l’adesione ai temi di carattere social-politico avevano coinvolto  quasi, in media mondiale, il 37% degli aventi diritti al voto.Un autentico  successo.
 
        Berlusconi non ci tiene a confrontarsi sul nulla delle chiacchiere, tiene soltanto al miglioramento delle aspettative di vita di ciascun cittadino e scende in campo contro le bugie, contro un pessimismo del centrosinistra che vorrebbe far credere che questo Governo ha solo distrutto anziché costruire; un percorso coerente, non vi è dubbio. E in relazione al voto degli italiani all'estero, comunque , ci troviamo dinanzi , pero’, ad uno scenario  a dir poco complesso, dove la menzogna puo' fare da padrona nonostante i buoni propositi Berlusconiani tesi a smascherare quella torre di babele che è il centro-sinistra di Prodi.  Bisogna superare, in effetti,  un equivoco concettuale : non esiste, a mio modesto avviso, il partito o il movimento politico degli “ Italiani residenti all’estero”;  ma esistono invece convenzioni, idee politiche diverse  che camminano con i piedi degli uomini e delle donne residenti all’estero.Questo equivoco concettuale,genera ambiguità ed errori : abbagliando il panorama politico-elettorale che stiamo affrontando, toglie chiarezza al significato della nostra vicenda elettorale.È vero esistono gli  indifferenti, i disinformati , anche gli astensionisti per protesta o per vocazione; ma a costoro, a maggior ragione,  abbiamo il  dovere di illustrare il valore della democrazia e la sostanza del voto : in chiave politica,illustrado il ruolo storico dei partiti  e i loro programmi pero!. E non cucendo addosso a loro lo esclusivo   vestito di “ Italiani residenti all’estero” : rischiamo di alimentare il qualunquismo, sentimenti anti-partito , e quindi anti fermezza democratica .  Insomma, generiamo confusione. E bisogna dire chiaramente , pertanto, che le autocandidature degli “ indipendenti” sono solo una ingenua e furbesca illusione mal gestita, una sfacciata birbanteria poco credibile e forse degna di miglior causa. Esiste all’estero una coscienza civica , una cultura politica perlomeno alla pari con gli italiani d’Italia.Non saranno queste improvvisate sirene del  candidato senza-partito, senza progetto politico, senza un ben  determinato profilo ideologico, senza un programma-quadro di intervento  a scardinare  la espressione di un voto consapevole.
 
Notiamo, comunque, all’estero  la presenza di una  radicata indifferenza, la voglia di astensionismo che serpeggia in vasti strati del corpo elettorale , specialmente in america latina.E così il sogno,l’ambizione del candidato si infrange sullo scoglio di chi non vuole votare.Ma che cosa succede?.  L’appello all’evanescente libero associazionismo degli avventurieri –candidati, sta  sempre più incrementato le fila del disinteresse , considerato che  salta subito all’occhio una contraddizione : come mai in occasione di “ elezioni politiche” si parla di “ candidati civici e  liste civiche”, e si capisce che è una furbata; perchè  mai a noi italiani all’estero, si afferma, ci viene tolto il diritto-dovere di fare scelte politiche, scelte di schieramento.Perchè questi candidati ci trasformano in  corpi e menti senza visione e anima politica.?!.La riflessione  è seria, perchè viene minacciata , in maniera surrettizia e fraudolenta  una sovrana libertà : quella  di scelta tra progetti politici. E nessuno vuole essere considerato una anima morta, una fantomatica “ anima civica” , senza principi e ideali politici da difendere. La “ discesa in campo di Berlusconi”  negli anni 90, ad esempio, oltre a un credibile proposta politico-programmatica, ha dato un nuovo gusto all’uso della libertà per contrastare  schieramenti  storicamente oppressori  e liberticidi.E gli italiani hanno visto così  una nuova spiaggia.È nata la volontà del cambiamento, superando i " trucchi " della vecchia politica.
                       
Dobbiamo impedire, così, che i candidati “ uomo mascherato” si affaccino sullo scenario del successo elettorale : a chi “venderanno”   la propria collocazione di schieramento politico una volta eletti?. È mai possibile che poi i candidati “ indipendenti e con la maschera” , una volta eletti, “ mettano all’asta” la fiducia degli elettori?!. È mai possibile che  questi “ furbetti e santarelli elettorali” , mettano sul piatto della bilancia il proprio sospetto attivismo pre-campagna, svendento quindi il ruolo del corpo elettorale della Circoscrizione Estero?.Gli elettori devono chiaramente capire quale candidato hanno difronte : chi  a desta e quale sta a sinistra ; altrimenti è un voto-imbroglio-inganno della buona fede dei votanti. Affermare  “ ma io sono con gli italiani all’estero” è un equivoco concettuale da faccia di bronzo, una sfrontatezza  "da paraculo"( mi si passi il termine) : ma chi non sta con gli italiani all’estero e per la tutela dei loro diritti?!.Incredibile a dirsi. La questione è un’altra: tutti noi  italiani e votanti all'estero vogliamo “verificare i programmi” che i due schieramenti, sinistra e destra,  hanno per le questioni vaste e complicate  degli italiani all’estero; ecco un modo civile e veramente democratico per  fare la scelta elettorale.Già abbiamo capito: la dimensione programmatica del candidato “ uomo mascherato” è pari all’inganno e alla messa in cantire della furbata qualunquista, senza idee politiche, ma coltiva  la superba ambizione personale. Ma gli elettori sapranno difendersi e non saranno ingenue prede elettorali. Berlusconi, bisogna ammetterlo con sincerità,  è  il candidato ideale perchè dimostra di avere  il coraggio delle proprie idee e delle proprie soluzioni e proposte-programmi, dimostra coerenza e desiderio di battere la torre di babele che si agita dentro il " condominio" del centro-sinistra: i candidati della circoscrizione Estero hanno un buon esempio da imitare. E così stiamo in guardia, e temiamo il  candidato mascherato e di coloro che  si  nascondono dietro la cortina fumogena   che  essi  " stanno con gli italiani all'estero" perchè questa è una coccarda culturale e concettuale falsa e ingannevole che non porta da nessuna parte.Senza riferiemti a casi personali e con buona pace con tutti.Alla prossima!.( Ermanno Filosa*- Italia Estera)
  
* Presidente “Azzurri nel Mondo” RD , Consiglire COMITES circoscrizione Consolare    per  Repubblica Dominicana,Haitì, Giamaica.
 



 
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