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Il voto degli Italiani all'Estero

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19 gen 2006Ermanno Filosa ( Azzurri nel Mondo): “Sindrome Ambasciate “ sul voto degli Italiani all’ estero

SANTO DOMINGO 19 genn..( Italia Estera) -  Il 2006 traduce in realtà una aspirazione generale della Comunità Italiana residente all’estero : eleggere i propri rappresentanti , senatori e deputati, al Parlamento Italiano. Una conquista che parte da lontano. Il voto all’estero nasce dall’iniziativa del senatore Lando Ferretti dell’MSI il 22 ottobre 1955 e concluso il 20 dicembre 2001 : sono passati quarantasei anni dall’impegno senza sosta del Ministro Tremaglia e dalla volontà di tutto il Governo Berlusconi di dare risalto e significato politico alla risorsa umana italiana residente nei cinque Continenti.

Ma sul clima elettorale giganteggia il mostro “ disservizio ambasciate “ . Vi è cioè un ostacolo che proietta una ombra, una preoccupazione che influisce sullo orientamento e le scelte politiche degli elettori residenti all’estero : sono quelle ambasciate italiane sparse per il mondo e che offrono il peso del loro clamoroso disservizio. Lo sappiamo , e ce lo sentiamo dire in tutti i Convegni : una cosa è la condotta politica della Farnesina , altra cosa è la sua burocrazia; d’accordo, ma qui sta il punto : le ambasciate , espressione periferica della burocrazia della Farnesina, non funzionano o non sono messe in condizione di funzionare . Gli ambasciatori dichiarano la propria impotenza perchè non hanno il personale sufficiente o adeguato per dare le risposte alla domanda di servizio che gli italiani chiedono; le ambasciate sono, così, a volte un luogo dove si danno spesso lezioni di maleducazione, menefreghismo e prepotenza, eccessi e soprusi sono quasi quotidiani, e gli italiani vengono trattati come dei petulanti insopportabili; questo accade in varie ambasciate. Insomma : la causa del disservizio o è la mancanza di personale o la presenza di personale mal controllato e viziato a volte dalla indolenza della rappresentanza diplomatico-consolare. Quando il personale è presente, “ spadroneggia” e fa il bello e cattivo tempo, attirato dalle chimere che alla fine , da disperati , gli italiani sono disponibili a mettere in campo per accelerare tutto con il classico “ ammiccante e seducente “ occhiolino; salvo poi a raccontarlo in giro con la solita coda “ qui lo dico e qui lo nego”.Un clima veramente insopportabile e sconfortante.

Ma sarà proprio un voto libero quello degli italiani residenti all’estero?.Ho forti perplessità. Di fatto appare evidente che i cittadini italiani trattati male e vittime di abusi, ingrosseranno le fila dell’astensionismo o se votano guarderanno alle liste collegate con i partiti che non stanno al Governo. È difficile spiegare ad una colonia italiana delusa e irritata, a volte non a torto inferocita, che la “ mancanza di personale “ rende impossibile un servizio regolare nelle ambasciate ; e con lo svolgimento delle elezioni il “ mostro del disservizio consolare” prenderà sempre più corpo e si mangerà gran parte della voglia di partecipazione democratica e politica degli italiani e delle loro speranze.Vi sono sedi diplomatiche dove l’appuntamento per l’esame del riconoscimento della cittadinanza viene fissato al 2010!!.Per rinnovare un passaporto l’appuntamneto viene fissato a 160 giorni.!.!.Telefonare in ambasciata e ottenere un appuntamento è una impresa da missione impossibile, perchè raramente qualcuno risponde al telefono, e se risponde lo fa con irritazione e nervosismo.In moltissime sedi diplomatiche per entrare negli uffici bisogna fare code notturne,unitamnete ai cittadini del luogo e si viene ricevuti alla porta dai polizziotti locali che con tanto di pistola alla cintura “ occupano il territorio italiano” e senza parlare una parola della nostra lingua madre , ti fermano ponendoti una mano sul petto.Una tortura,cose da pazzi....e da stare furiosi per diversi giorni. Ma queste cose a Roma si sanno, o sono delle nostre allucinazioni?!.Come è possibile che il Ministro Tremaglia si unisca alla retorica benedetta di “ piu’ Italia nel mondo, sono felice di essere nato italiano”, e poi non si rende conto che le rappresentanze diplomatiche si rivolgono con i pesci in faccia ai suoi amati “ italiani all’estero”?!.Non si trattono bene gli italiani all’estero solo con le parole belle e suggestive : ecco lo scoramento che darà forza alla astensionismo. Si ha l’impressione, in relazione al funzionamento delle sedi delle nostre rappresentanze diplomatico-consolari, di una Roma ministeriale e governativa, sorda e apatica, indifferente nella sostanza e attenta esclusivamente nelle parole e nelle belle frasi da cerimoniale. Insomma, una Roma bachettona.E allora, che dire?!.Lo ripetiamo : vi è una larga fascia di rappresentanze diplomatiche-consolari che ha lavorato, obiettivamente, con consapevolezza o no, per un ipotetico trionfo del Re di Prussia. Ma Berlusconi, Fini, Tremaglia dove erano?!. ( Ermanno Filosa*Italia Estera) .


* Presidente “Azzurri nel Mondo” Repubblica Dominicana, Consigliere Comites circoscrizione consolare RD, Haiti, Giamaica




 
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