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Il voto degli Italiani all'Estero

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20 gen 2006Michele Schiavone (CGIE): In vista del voto i DS si organizzano anche in Svizzera

BERNA, 20 GEN.- (Italia Estera) - Un intervento di Michele Schiavone (CGIE-Svizzera) pubblicato sul mensile "Realtà Nuova" dei Circoli Culturali Realtà Nuova in Svizzera:

L’anno che è appena cominciato potrà rivelarsi cruciale per il futuro del nostro Paese: elezioni politiche in aprile, elezioni amministrative in alcune grandi città quali Roma,Torino, Milano, Napoli ed in molti capoluoghi di provincia in maggio, referendum sulla seconda parte della Costituzione italiana e sulla devolution in giugno e dulcis in fundo l’elezione del Presidente della Repubblica. Ci sono tutte le condizioni per rifare la geografia politica del nostro Paese. Per tutti noi residenti all’estero si tratta della prima partecipazione “storica” che ci vede protagonisti attivi nella scelta dei 18 parlamentari, che nella prossima legislatura ci rappresenteranno nei due rami del Parlamento italiano. Con il ripristino della legge elettorale proporzionale la loro collocazione politica potrà risultare determinante per gli equilibri parlamentari e per la composizione del futuro esecutivo, quindi per le sorti del nostro Paese. Rispetto a questi appuntamenti i Democratici di Sinistra si stanno organizzando anche in Svizzera. Nei prossimi giorni la coalizione dell’Unione all’estero renderà pubblico il programma ed i nominativi dei candidati e aprire la campagna elettorale. Questa lunghissima attesa del diritto di voto all’estero, suffragata da una costante azione politica, che non e mai venuta meno nonostante le contingenze politiche e che ci ha visti per tanti anni attenti alle vicissitudini della nostra gente, ci spingerà finalmente a promuovere in Svizzera ed all’estero un’ampia discussione con elettori e cittadini sul presente e sul futuro della nostra comunità in questo paese e nei rapporti con l’Italia. In questo impegnativo lavoro, che ci porterà a parlare dei nostri progetti per gli italiani all’estero, della nostra proposta politica per il futuro governo del nostro paese, chiameremo ad impegnarsi a dare il loro sostegno e anche il contributo di idee e di proposte tutte le nostre sezioni, il mondo associativo orientato verso il centrosinistra che all’estero - nelle quattro ripartizioni geografiche del collegio elettorale - si presenterà unito con la lista dell’Unione. In questo arduo cammino saremo sostenuti anche da organizzazioni sindacali e forze politiche locali, ma per giungere al traguardo di questa grande impresa, il cui obiettivo è quello di rimandare a casa l’attuale governo e chiudere definitivamente l’era berlusconiana, che si è rivelata essere una delle pagine più negative dell’Italia moderna, contiamo molto sull’aiuto dei tanti volontari e simpatizzanti, in particolare su coloro che ci hanno sostenuto nelle primarie del mese di ottobre scorso, allorché anche in Svizzera ebbe luogo una significativa mobilitazione di connazionali a sostegno dell’investitura di Romano Prodi a rappresentante dell’Unione. Un mandato inequivocabile con l’obiettivo di riportare l’Italia alla normalità, per recuperare la fiducia di tutti i nostri connazionali, in Italia e all’estero nei confronti delle istituzioni, bistrattate ed umiliate da una pratica autoritaria del potere legislativo.
Anche in Svizzera dove il nostro partito continua a svolgere un delicato ruolo di rappresentanza e di raccordo con le forze riformiste, verosimilmente gli elettori dovranno esprimersi sulla legge dell’asilo e sulla riforma della legge degli stranieri approvata dal Parlamento elvetico nell’ultima sessione del mese scorso. Si tratta di una legge di riforma che ha sostituito l’ordinanza obsoleta del 1931 e che in parte ripropone norme restrittive e discriminatorie verso i cittadini stranieri, che ritenevamo superate dai tempi e non più sostenibili in una società evoluta ed interdipendente come quella in cui viviamo. Ed è quanto una nostra delegazione ha sostenuto la settimana scorsa al seminario sull’integrazione organizzato dal dipartimento nazionale dell’immigrazione del Partito Socialista Svizzero a Berna. Anche in questo paese saremo impegnati a sostenere i candidati di origine italiana presenti sulle liste del PS per il rinnovo delle amministrazioni di Zurigo, Winterthur, Uster, Dietikon e prossimamente nel cantone Vaud.
Dunque nei prossimi mesi saremo impegnati su diversi fronti. L’appuntamento più impegnativo saranno le elezioni legislative italiane e le prime avvisaglie di un’aspra campagna elettorale si sono manifestate con tutta la virulenza di chi vuole delegittimare la nostra presenza sul piano morale e politico. Visto che i manganelli e l’olio di ricino non sarebbero più giustificati dalla presenza degli osservatori stranieri chiamati a garantire le prossime elezioni, allora hanno ritenuto opportuno prevaricare creando montature ad arte quale quella dell’affare Unipol/BNL. Chi sente il fiato sul collo e sa di perdere nonostante il potere mediatico, sta cercando di cambiare le regole del gioco e di distogliere l’attenzione degli italiani dalle vicissitudini quotidiane per occultare il bilancio fallimentare di un’intera legislatura, durante la quale non solo il nostro Paese ha perso immagine e credibilità internazionale, ma ha messo in ginocchio anche le nostre comunità all’estero che hanno dovuto subire gli effetti fallimentari di scelte disastrose. Epilogo di queste gravi disfunzioni è la vera messa in mora dei poteri e della funzionalità del Consiglio Generale degli italiani all’estero (CGIE).
Per queste ragioni a partire dai prossimi giorni spiegheremo alla nostra gente quali sono i rischi che possono intaccare le nostre istituzioni, se vengono meno gli istituti di rappresentanza e di garanzia. Detto questo, per assicurare i compagni e l’opinione pubbica, mi sento di ribadire quanto detto da Piero Fassino alla direzione dei DS in merito alla campagna di delegittimazione portata nei nostri confronti: “noi siamo gente per bene! e possiamo camminare a testa alta guardando negli occhi i nostri connazionali. A maggior ragione in Svizzera dove il nostro impegno civile e politico scaturisce da convinzioni e da una forza etica e morale che ci viene per l’amore verso il nostro paese e verso i nostri connazionali. Sono questi i motivi che ci spingono a chiamare a raccolta tutte le espressioni del centrosinistra presenti in Svizzera per far affermare la lista de l’Unione e con l’obiettivo di restituire all’Italia ed agli italiani all’estero le certezze che l’incubo di questi ultimi cinque anni ha profondamente scalfite, perché finita l’illusione possiamo ritornare alla normalità. In questa difficile sfida abbiamo bisogno del vostro aiuto.

                                 Michele Schiavone




 
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