Nota di commiato di Nino Randazzo sui quotidiani “Il Globo” di Melbourne e “La Fiamma” di Sydney di lunedì 20 febbraio

 

MELBOURNE - (Italia Estera) Da domani, martedì 21 febbraio 2006, non firmerò più questo giornale. Lascio, francamente non senza un velo di rimpianto, dopo 28 anni la direzione di una testata alla quale ho legato una vita lavorativa già fin dalla sua fondazione nel lontano 1959. La decisione, non imposta da alcuna legge ma suggerita da una tradizionale norma di correttezza professionale, viene dopo l’ufficializzazione della mia candidatura al Senato della Repubblica Italiana nelle prossime elezioni politiche per la ripartizione Africa-Asia-Oceania della circoscrizione Estero nella lista “L’Unione – Prodi”. Il rispetto delle pari opportunità per tutti i partecipanti ad una competizione elettorale democratica esige, da chi ha mansioni decisionali nella conduzione quotidiana di un mezzo di comunicazione all’atto di schierarsi con una parte in corsa a una carica istituzionale elettiva, anche un distacco dal delicato compito di scegliere i contenuti e stabilire gli indirizzi generali di un organo d’informazione e opinione. Mettersi in aspettativa per la durata di un intervento personale in una campagna elettorale è una normale prassi in questo come in altri settori di attività dove sussista il potenziale di esercitare a scopi personali un’indebita influenza sull’opinione pubblica.
La libera scelta di estendere alla politica attiva una lunga esperienza giornalistica nelle svariate realtà dell’italianità all’estero non significa assolutamente un taglio col mondo dell’informazione; un mondo irrinunciabile per chi come il sottoscritto ne ha fatto un’autentica ragion di vita e che offre numerose forme di interventi e collaborazione esterna non necessariamente condizionate da orientamenti e interessi di parte.
Oggi, nel voltare pagina senza chiudere il libro, credo di potermi concedere un misto di vanità e umiltà sostenendo che i successi e le sconfitte, le soddisfazioni e le amarezze, la verità delle giuste cause e insieme gli immancabili errori di una pluridecennale militanza giornalistica in Australia sono stati sempre accompagnati e segnati dalla consapevolezza delle responsabilità che il compito comporta e dall’intenzione-guida di tenere alta l’immagine dell’Italia e difendere i diritti e l’identità della nostra gente in questo Paese in un processo di dinamico inserimento nella società ospitante. Tutto ciò è stato facilitato dalla fiducia ampiamente accordatami dal direttore generale del gruppo editoriale Il Globo-La Fiamma-Rete Italia e dall’ottimo lavoro di squadra di quanti, in ogni capacità e incarico, sono impegnati in un’organica produzione e diffusione quotidiana di puntuale informazione in lingua italiana che raggiunge ogni angolo del quinto continente. Le incertezze della nuova avventura vengono ad acuire ora il senso di gratitudine e la volontà di non allontanarmi troppo da una vita e un ambiente che sono la parte più viva di me. Pausa di distacco sì, ma non addio: come un marinaio che passa dal timone al remo.

              NINO RANDAZZO