Il Direttore Nick Vultaggio intervista il Ministro Tremaglia, il Sottosegretario Stefani, l'Ambasciatore Colombo e il console Uberto Vanni D'Archirafi
UBERTO VANNI D’ARCHIRAFI (CONSOLE GENERALE D’ITALIA A VANCOUVER): "GLI ITALIANI IN CANADA PROTAGONISTI ATTIVI DEL FUTURO POLITICO DEL LORO E DEL NOSTRO PAESE"
VANCOUVER,8 DIC.- (Italia Estera) - La decisione del Governo di Ottawa cambia lo scenario del voto degli italiani all’estero per quanto concerne il Canada. Che valore avra’ secondo voi per gli italiani poter votare nelle prossime elezioni e potersi nel contempo candidare per Parlamento e Senato?
E’ una circostanza di fondamentale importanza per i nostri connazionali e per il nostro Paese. Il Governo di Ottawa autorizzando il voto passivo permettera’ ai nostri connazionali in Canada di esercitare un diritto sancito dalla nostra Costituzione. Un diritto che permettera’ di esprimere la propria libera scelta su dei candidati che andranno alla Camera e al Senato a rappresentarli. Essi avranno una grande responsabilita’ e cioe’ contribuire alla realizzazione delle leggi in Italia, partecipare alla vita politica italiana e difendere le esigenze dei nostri connazionali all’estero.
Dopo lunghe mediazioni si e’ giunti finalmente ad un accordo. Quali secondo lei le ragioni dell’attesa e delle perplessita’ nutrite dal governo canadese?
Si e’ trattato semplicemente di tempi burocratici?
Non mi compete fornire valutazioni di natura politica. Certamente un Paese sovrano che vede svolgersi nel proprio paese delle elezioni che riguardano un’altra nazione si pone delle legittime preoccupazioni. Preoccupazioni che sono state evidentemente superate grazie al costante interesse mostrato dal Ministro degli Esteri, Gianfranco Fini ed al suo recente intervento presso il suo omologo Pettigrew. Il risultato di tale intervento premia anche gli sforzi del Ministro degli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia affinche’ tutti gli italiani possano esercitare il diritto di voto e partecipare alla vita politica dell’Italia.
Prima Rai International e poi la decisione di Ottawa evidenziano la grande amicizia e l’ulteriore passo avanti nei rapporti tra Canada e Italia. La vostra opinione in merito e le prospettive future di questo binomio.
Il rapporto che l’Italia ha con il Canada e’ sempre stato di natura previlegiata. Il Canada fa parte dei paesi piu’ industrializzati del mondo come lo e’ il nostro paese, quindi esistono una serie di analogie e aspetti di comune terreno di intesa che sono state sfruttate e che lo continueranno a essere. Nello scenario mondiale poi il Canada e l’Italia hanno delle posizioni comuni per quanto concerne la politica internazionale
Gli italiani in Canada rappresentano un patrimonio per l’Italia e per lo stesso Canada, grazie al contributo che hanno dato e che danno ad entrambi i paesi. Cosa ne pensate al riguardo?
Che gli italiani all’estero costituiscano una ricchezza e una risorsa per l’Italia e per il paese dove vivono e’ del tutto evidente. Moltissimi nostri connazionali con le loro capacita’ imprenditoriali, con la loro indefessa volonta’ e la loro fantasia sono riusciti a costruire degli importanti insediamenti sia industriali sia imprenditoriali facendo crescere il paese dove si sono radicati. In British Columbia esistono delle realta’ imprenditoriali di tutto rispetto. Alcuni nostri connazionali hanno saputo realizzare importantissimi insediamenti ed e’ grazie anche a loro se il buon nome dell’Italia e’ ovunque riconosciuto.