27 nov 2005 | Casini: ''Gli italiani sono stanchi di illusioni edi illusionismi, vogliono affrontare i problemi con responsabilità” |
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L'Udc propone Casini''alla guida del Paese''. FI: il candidato premier è solo Berlusconi - Baccini candidato a Sindaco di Roma
ROMA – (Italia Estera) - ''Gli italiani sono stanchi di illusionisti, vogliono affrontare i problemi con responsabilità e con una classe dirigente che affronta i problemi - ha sottolineato -. Non possiamo dire agli italiani quello che vogliono sentirsi dire'' perché ''abbiamo fatto delle cose buone e ne abbiamo fatto altre meno bene, dobbiamo dire che facciamo ammenda, ci rimbocchiamo le maniche per fare il salto di qualità nei prossimi 5 anni. Bisogna dire che abbiamo fatto tante cose e che altre restano da fare''. Intervenendo alla manifestazione dell'Udc al Palazzo dei Congressi a Roma, dove Marco Follini è il grande assente, Pier Ferdinando Casini spiega che le linee guida della sua campagna elettorale saranno ''responsabilità e verità''. ''Non possiamo fare i prestigiatori'', ha messo in chiaro il presidente della Camera
Casini, la cui candidatura alla ''guida del Paese'' è stata oggi proposta dall'Udc per voce di Rocco Buttiglione, ha anche replicato a distanza al premier: ''Berlusconi ha detto che qualcuno, cioè io, è andato a 'Porta a Porta' a vantarsi dei risultati del governo. Non è così, io sono andato lealmente a difendere l'operato del governo. Non ho detto che avrei fatto più e meglio, forse al massimo l'ho pensato''.
La replica di Forza Italia non si è fatta attendere. ''Mi pare chiaro che noi riteniamo che vi sia un solo candidato a presidente del Consiglio che è Silvio Berlusconi'' ha detto il coordinatore regionale siciliano di Forza Italia, Angelino Alfano. E il coordinatore di FI, Sandro Bondi, ha messo in guardia Casini sulle conseguenze che avrebbe rimettere in discussione le riforme attuate dalla Cdl. ''Bisogna fare molta attenzione - dice - e avere molta, molta sapienza politica per non rischiare di tagliare l'albero che tutti insieme abbiamo fatto crescere in questi 5 anni; l'albero delle riforme attese da decenni, delle realizzazioni concrete e del faticoso impegno di governo condotto in condizioni difficilissime, della capacità di guida e di unità di una coalizione spesso rissosa dimostrate da Berlusconi. Mi dispiace - conclude - ma tutto ciò è proprio l'esatto contrario delle illusioni''.
Oggi Casini ha anche 'benedetto' la candidatura del ministro della Funzione pubblica al Campidoglio. ''Vogliamo Baccini sindaco di Roma - ha detto il presidente della Camera -. Ti chiediamo di assumere un atto di responsabilità, tu sei radicato nella vita popolare della città, forse non nei salotti e tra i cicisbei, ma sicuramente lo sei nel popolo romano che ti vuole bene''. ''Quella di Baccini è una candidatura che servirà a tutti, soprattutto ai romani. Una candidatura che avanziamo nell'interesse di tutti'', ha aggiunto.
Ma Mario Baccini non si è tirato indietro di fronte alla possibilità di una sua candidatura alla poltrona di primo cittadino della capitale, però ha posto delle condizioni. ''Veltroni non è imbattibile'' ha detto, ma per vincere ''occorrono due condizioni: che il mondo cattolico, i delusi da questo sindaco, si faccia vedere e che i partiti lascino libertà di azione senza veti o gelosie''.
Il ministro ha sottolineato che il suo ''legame sentimentale e politico con Roma è indissolubile. Roma ha bisogno di un sindaco vero, che tra un taglio di nastro e l'altro si occupi di riparare le buche, che tra un viaggio e l'altro organizzi il trasporto pubblico, che tra un'inaugurazione e l'altra si renda conto che in periferia i servizi sociali sono disastrosi''.
Il ministro della Salute, Francesco Storace ha chiesto ai giornalisti questo pomeriggio:
"Chissà perché i telegiornali nazionali danno giustamente notizia nei titoli di testa delle loro edizioni delle 13 della candidatura del ministro Baccini a sindaco di Roma e il Tg Lazio delle 14 non dice nemmeno una parola...Marx condicio".(Italia Estera) -
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