21 set 2005 | VOTO ALL’ESTERO, PITTELLA (DS): LE PAROLE DEL SOTTOSEGRETARIO STEFANI SONO UN’AMMISSIONE DI COLPA DEL GOVERNO |
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ROMA -(Italia Estera) - “Le parole del Sottosegretario Stefani, che chiede il rinvio delle elezioni nella Circoscrizione estero a causa dell’impreparazione organizzativa dell’evento, sono un’implicita ammissione di colpa dell’attuale Governo che in cinque anni non ha operato per far si che un diritto costituzionalmente riconosciuto già nella scorsa legislatura potesse essere reso operativo nel 2006”.
È quanto afferma Gianni Pittella, europarlamentare e responsabile nazionale DS per gli italiani nel mondo. Per Pittella, infatti, “Stefani ha ragione quando denuncia che ‘in questi anni molti degli ostacoli organizzativi per il voto degli italiani all’estero non sono stati rimossi e che i consolati non sono attrezzati a fronteggiare un lavoro che va ben oltre l’ordinario’. Ma – prosegue l’europarlamentare DS – Stefani non può non ammettere che la colpa di tutto ciò non può essere attribuita al Parlamento, ma esclusivamente al Governo e alla maggioranza che lo sostiene. Nonostante i ripetuti inviti dell’opposizione, infatti, il Governo si è ricordato del voto all’estero solo a scadenza legislatura e per affossarlo.
Vengono al pettine i nodi di una politica fatta quasi esclusivamente di dichiarazioni, di enfatici messaggi e di convegni, che ha invece trascurato di applicarsi alla ricerca di soluzioni ai problemi concreti, sia riguardanti gli interessi essenziali delle nostre comunità all’estero, sia attinenti i servizi da garantire per l’esercizio di fondamentali diritti.
L’atteggiamento del Sottosegretario, che segue l’analoga dichiarazione del Ministro Baccini, lascia trapelare la vera volontà di questo Governo e di questa maggioranza, che è quella di far slittare al 2011 – per poi affossarlo definitivamente – il voto per corrispondenza. Ma su questa strada il Governo troverà la ferma opposizione dei DS e di tutta L’Unione”.
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