ROMA -(Italia Estera) - Non era mai accaduto che il voto per gli italiani all'estero irrompesse nelle pagine dei grandi quotidiani italiani quotidianamente come sta accadendo in questi ultimi giorni. Il fermo richiamo rivolto dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi al Capo del Governo, affinché siano garantiti i diritti degli italiani residenti all'estero, è stato colto con immediatezza dal Segretario Generale del CGIE Franco Narducci, che si è rivolto al Capo dello Stato per esprimergli l'alta considerazione del CGIE."Desidero esprimerLe il più vivo apprezzamento del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero per il Suo sensibile intervento nell'incontro con il Presidente del Consiglio, On.le Silvio Berlusconi, con cui ha sollecitato il Governo a predisporre tutti gli strumenti e gli atti necessari per consentire il voto degli italiani all'estero in caso di elezioni anticipate".
Proseguendo, Narducci chiede (ancora una volta) passi concreti per l'approvazione rapida dei provvedimenti legislativi che devono consentire l'esercizio del voto all'estero e l'elezione della rappresentanza parlamentare degli italiani emigrati. "Gli italiani che vivono e risiedono all'estero - afferma il Segretario Generale - hanno apprezzato molto le Sue parole e Le sono grati per il perentorio richiamo ad attuare quanto necessario per consentire agli italiani all'estero di votare, e a manifestare con atti concreti la volontà di applicare le norme introdotte nella nostra Costituzione dopo un lungo iter parlamentare e dopo una lotta per i diritti di cittadinanza durata quasi cinquanta anni".
Narducci prosegue poi ricordando il felice rapporto con il Presidente Ciampi, quando richiama "le parole rassicuranti che Ella ci rivolse all'inizio del 2001 - poco prima della Sua partenza per la visita di Stato in Argentina - e la Sua determinazione nell'esigere il rispetto della Costituzione. Ciò ci rende sereni e fiduciosi: sappiamo che il nostro Presidente vigila affinché i connazionali residenti all'estero non subiscano di nuovo uno smacco dalle conseguenze irreparabili e si eviti alla nostra Nazione una figuraccia a livello internazionale".
"Guardiamo con attenzione - termina il Segretario Generale del CGIE - al difficile passaggio che stanno affrontando le nostre Istituzioni e per questo Le rinnoviamo tutta la nostra fiducia e gratitudine, nella certezza che i diritti e le attese di milioni di concittadini all'estero sono ben rappresentati dal Presidente della Repubblica italiana".