

ROMA - Il senatore Franco Danieli, responsabile della Margherita per gli Italiani all'Estero, nel corso della presentazione del nuovo sito, www.dlmondo.it dedicato agli italiani nel mondo, ha messo in evidenza come a tutt'oggi in caso di elezioni anticipate c’è il grave problema del mancato allineamento dei dati AIRE-Consolati. "Se non vi sarà questo allineamento - ha affermato Danieli c’è il rischio che quasi un milione e mezzo di elettori rimangano esclusi dal voto per la circoscrizione Estero. Così una parte degli italiani all’estero riceveranno, come è già avvenuto per le consultazioni referendarie e l'elezione dei Comites, il plico elettorale e gli altri no".Danieli ha espresso anche la sua preoccupazione per quanto trapela dal Viminale. E cioè che fino ad oggi non sono stati ancora individuati i 18 seggi da attribuire alla circoscrizione Estero e che debbono essere sottratti alla quota proporzionale. Una ridistribuzione dei seggi che non è stata ancora fatta perché non è stato ancora completato l’adeguamento dei collegi nazionali in quando i dati sull’ultimo censimento non sono stati ancora tutti aggiornati. "Nelle quattro aree geografiche della circoscrizione Estero - ha poi aggiunto Danieli ponendo sul tappeto un'altra questione irrisolta - sono attribuiti dalla legge un deputato ed un senatore che consentono la minima rappresentanza parlamentare. Gli altri dieci rappresentanti degli italiani all'estero, in tutto ne sono previsti 18, devono essere attribuiti in base alla consistenza demografica dei nostri connazionali all'estero. Una presenza che al momento non è stata ancora stabilita con certezza".
Tutti questi problemi che Danieli ha definito gravi potranno essere superati solo attraverso un organico piano d'azione da parte del Governo, sostenuto da cospicue dotazioni finanziarie, che permetta di approntare in tempi rapidi una task force interministeriale. Una struttura che dovrà essere aperta anche all'Associazione dei comuni italiani (Anci).
Altro problema grosso da risolvere è quello dell'anagrafe residuale dell'Aire presso il Comune di Roma in cui ci sono almeno 700.000 nominativi che debbono essere controllati. Si impone quindi il coinvolgimento delle amministrazioni locali, al fine di capire cosa sia successo e quanto personale occorra per la bonifica dei dati anagrafici.
Dopo aver ricordato che gli elettori residenti all'estero contano anche per la definizione dei quorum referendari, Danieli ha ievidenziato il rischio, latente, come aveva già fatto nel corso dell'ultima Assemblea plenaria del CGIE, che alcune forze politiche, alla luce di queste difficoltà, possano richiedere la sospensione del voto per la circoscrizione Estero.
"Se la ristrettezza dei tempi - ha invece sottolineato il vice coordinatore della Margherita per la Circoscrizione Estero Luciano Neri - dovesse compromettere il voto per corrispondenza, allora ci troveremmo di fronte ad una drammatica regressione dei diritti costituzionali e della visibilità degli italiani all'estero". Dopo aver ricordato che sussiste un consistente scarto fra il livello raggiunto dalle comunità all'estero e la consapevolezza di questa realtà da parte del Parlamento italiano, Neri ha evidenziato sia il nuovo corso intrapreso dal CGIE, ormai sempre più impegnato nella definizione e risoluzione di problemi salienti e concreti, sia l'innovativo ruolo che questo organismo di rappresentanza sarà chiamato a svolgere dopo l'elezione dei parlamentari della circoscrizione Estero. Una diversa funzione di collegamento - la questione verrà discussa nel corso della prossima Assemblea plenaria del CGIE - che dovrà consentire ai deputati ed ai senatori della circoscrizione Estero di mantenere i legami ed i contatti con il corpo elettorale sparso nei cinque continenti.