SAN PAOLO - Il Presidente Luis Ignacio da Silva
(nella fotocritica gli Stati Uniti e tutta l’area del libero commercio dell’America ( ALCA ) senza citarli nel suo discorso al 22.esimo Congresso Internazionale Socialista che si e’ svolto a S.Paolo. Al congresso hanno partecipato anche il Presidente dei Democratici di Sinistra D’Alema ed il segretario del partito Fassino.
Lula prosegue nella sua critica affermando che ci sono economie che propongono il libero commercio pero’ praticano intensamente il protezionismo. Chiedono tariffe zero nelle relazioni commerciali pero’ applicano sussidi che arrivano al bilione di dollari al giorno. Chiedono di liberalizzare il servizio , l’investimento, le proprieta’ intellettuali e le spese pubbliche, però poi usano misure anti’dumping per proteggere il settore inefficiente della sua economia. Nelle negoziazione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC ) e nell’ Area del Libero Commercio delle Americhe (ALCA) abbiamo cercato di sviluppare una agenda positiva, disse il presidente nel suo discorso interrotto tre volte dagli applausi.
Lula afferma che per arrivare al traguardo di un mondo più equilibrato sono necessarie nuove relazione economiche, commerciale e culturale internazionale. Per questo Lula difende la riforma delle Organizzazioni delle Nazione Unite ( ONU ) per l’adattamento dell’organismo mondiale all’attuale ordine mondiale e si distacca dal suo carattere attuale, modellato alle idee degli anni 40 e 50.
Lula difende la sua amministrazione: deve lavorare con calma
Il presidente risponde alle critiche che il suo governo sta risolvendo troppo lentamente i principali problemi del paese. Nel suo discorso dice che il suo governo non e’ una corsa di 100 metri da risolvere in 10 secondi e che governare veramente e’ una maratona, un insieme di decisioni che devono prendersi una piu’ veloci delle altre.
Sostiene che non puo’ fallire perche’ ci sono molte speranze da parte dei suoi concittadini e lui ha quattro anni di tempo per compierle, critico con i suoi predecessori nel potere che hanno lasciato il paese alla fine dei loro incarichi, ha promesso che lui rimarra’ nella casa dove ha vissuto sempre.
Dopo un anno della sua elezione al secondo turno, Lula disse che la sua non fu una vittoria personale, ma la vittoria di un processo durato 30 anni che raduna a tutti i membri della societa’ brasiliana. Ha promesso di non deludere alla sua nazione ne’ all’ Internazionale Socialista.
Riconoscimento dall’ estero
La ministra tedesca per la Difesa del Consumatore, Alimenti e Agricoltura Renate Kunast afferma che l’ elezione del presidente Lula ha sostituito i simboli caratteristici del Brasile nel mondo, calcio, musica e caipirinha . L’interesse nel migliorare l’accesso al lavoro e alla alimentazione sono riconosciute come le principali preoccupazione del suo governo.
Il rialzo della Borsa Valori, la rivalutazione della moneta brasiliana il Real di fronte al dollaro sono fattori che hanno fatto riprendere la fiducia nel paese dai settori della economia internazionale.
PT potrebbe entrare nell’ Internazionale Socialista
Il presidente brasiliano ha partecipato come osservatore al congresso perche’ il suo partito, PT, non fa parte del gruppo dei 141 partiti politici affiliati alla Internazionale Socialista, come fanno parte il Partito Laburista di Tony Blair. il Partito Socialdemocratico del cancelliere tedesco Gerhard Schroeder o il partito dei Democratici di sinistra di D’Alema . Nel 2005 si votera’ per l’ingresso del partito nella Iinternazionale Socialista. Portavoci del governo negarono che la politica del governo fosse neo liberale, anzi il Brasile si trova in una situazione di transizione verso un modello economico che ha come asso il tema sociale.
Dibattito sul Multilateralismo
I temi del congresso sono stati la discussione di un nuovo multilateralismo per lo sviluppo sostenuto, il sistema finanziario internazionale, il commercio mondiale, il ruolo delle Nazione Unite e le riforme necessarie per il suo adattamento alla nuova realta’ internazionale.
In tre giorni di dibattiti, la IS, ha preparato tre documenti. Il piu’ importante la Dichiarazione di San Paolo: una risposta alle aspettative mondiali per una governabilita’ piu’ giusta e responsabile, secondo quanto affermato dal segretario generale della IS, il cileno Luis Ayala.
L’altro documento stabilira’ la posizione della sinistra democratica sulla situazione economica dei paesi del mondo e l’altro che verte sui grandi temi globali, come le minacce alla pace e la stabilita’ mondiale.
Dei partiti che compongono l’ IS, 52 sono al potere, tra i quali il presidente del Sudafrica, il massimo dirigente del Kurdistan e membro del Consiglio di Governo dell’ Iraq, i primi ministri della Romania, Mongolia, Albania, Serbia e Capo Verde.