BUENOS AIRES - La folta comunità jelsese di Buenos Aires ha vissuto il 6 e 7 dicembre un intenso momento di identità e di unità in occasione della celebrazione del 50° Anniversario della fondazione dell’Associazione Santa Ana di Argentina.
L’avvenimento ha visto la partecipazione di due delegazioni di jelsesi, provenienti rispettivamente da Montreal e dal paese molisano d’origine, a testimonianza di una rete di relazioni che si sta perfezionando tra tutte le comunità di jelsesi presenti nel mondo.
Si è trattato, per altro, di un’importante tappa di avvicinamento all’evento - il secondo centenario della festa di Sant’Anna, che cadrà nel 2005 - che sta mobilitando le maggiori comunità d’origine presenti nel pianeta.
Questa ricorrenza, che a Jelsi si celebra il 26 luglio di ogni anno con una tipica sfilata di carri e “traglie” (slitte campestri per i lavori agricoli) addobbati di spighe di grano intrecciate, rappresenta il più incisivo fattore di identità di tutti gli jelsesi, in qualunque parte del mondo essi vivano.

Sabato 6, negli ampi locali dell’Associazione “Santa Ana”, ubicati a Quilmes, al riverbero di uno sterminato “asado”, si e avuto un toccante incontro tra la comunità jelsese d’Argentina e le delegazioni provenienti dal Canada e dall’Italia. Hanno preso la parola, dopo il presidente dell’Associazione Jose Valiante, il Vescovo della Diocesi di Campobasso-Boiano Armando Dini, ospite d’onore delle celebrazioni, Padre Liberato Di Iorio, parroco di Jelsi, Gennaro Panzera, coordinatore degli Jelsesi nel mondo per “Jelsi 2005”, proveniente da Montreal, e Antonio Santella, promotore di una lotteria a favore dell’associazione argentina. L’Amministrazione Comunale di Jelsi ha inviato un particolare messaggio. Presenti anche due componenti della Commissione della Festa di Santa Anna, che si celebra nel paese d’origine.

Il pomeriggio di domenica 7 dicembre le celebrazioni sono continuate con la messa officiata dal Vescovo Monsignor Dini, con l’assistenza di Padre Liberato e di Padre Ariel Morales, parroco di Lomas de Zamora. Si è svolta, successivamente, la processione che ha attraversato le strade di Quilmes. Durante il percorso la statua della Santa si e fermata davanti alla casa di ciascuna famiglia di jelsesi, secondo una tradizione mai interrotta dalle origini della festa.
Presente anche il Direttore del Centro Studi sui Molisani nel Mondo, Norberto Lombardi, originario di Jelsi.
Intorno alla sede dell’Associazione si e sviluppata, infine, una festa popolare che ha raccolto tutti gli abitanti di Quilmes e dei comuni vicini, senza distinzione di origine e di etnia.
Gli immancabili fuochi di artificio che hanno chiuso le celebrazioni hanno evocato, nello stesso tempo, per tutti gli jelsesi presenti l’impegno a rivedersi a Jelsi nel 2005 per le celebrazioni del secondo centenario della Festa.