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25 lug 2008OBAMA IN EUROPA: una nuova immagine che elettrizza la folla


Vago sui temi cruciali di politica, vuole il rafforzamento dei legami UE e USA


di Alfonso Maffettone

ROMA, 25 LUG, (Italia Estera) – Barack Obama e’ il protagonista indiscusso delle prime pagine dei giornali di tutta Europa. Duecentomila persone (VEDI FOTO) sono accorse ad ascoltare a Berlino davanti alla colonna della Vittoria le parole del pretendente democratico alla Casa Bianca nelle prossime elezioni presidenziali americane in novembre. Le nuove generazioni tedesche hanno colto l’occasione per dimostrare ancora una volta il loro desiderio di riscatto da un passato dominato dal pregiudizio etnico e razziale ed hanno applaudito ed osannato un leader che finalmente rappresenta la diversita’ afroamericana.

Barack Obama si e’ presentato come “figlio di una madre nata nel cuore dell’America e di un padre cresciuto allevando capre in Kenya” ed ha rivolto un appello alla “nuova generazione “ che “ deve marciare nella storia ed abbattere le differenze e tutti i muri tra razze e tribu’ ”.

“Popolo di Berlino e popolo del mondo, questo e’ il nostro momento, e’ la nostra era. Le aspirazioni che ci uniscono sono piu’ grandi di cio’ che ci divide. E’ per queste aspirazioni che tutti gli uomini liberi sono diventati cittadini di Berlino. La sfida e’ grande, la strada in avanti sara’ lunga. Ma sono qui per dirvi che siamo gli eredi di una lotta per la liberta’ ” .
Obama , mentre parlava, era accompagnato da un coro che scandiva “yes, we can”, lo slogan della sua campagna elettorale. Il rally ha assunto il tono e il ritmo di un concerto rock ed ha incoraggiato l’oratore ad accentuare il suo atteggiamento da star di musica rock che esalta liberta’ e democrazia.

Il candidato democratico alla presidenza Usa ha lanciato in Europa una nuova immagine del leader americano dopo aver concluso il suo tour in Medio Oriente ma sul piano politico e’ stato vago e confuso. Obama non e’ stato chiaro su commercio, difesa e politica estera, i temi cruciali che dividono gli Stati Uniti dall’Europa, temi per intenderci come Russia, Turchia , Afghanistan e importazioni di polli sulle quali esiste un bando europeo da undici anni. Sono differenze destinate a perpetuarsi qualora il senatore dell’ Illinois dovesse diventare presidente degli Stati Unti.

Grazie alla sua abilita’ dialettica, Obama ha esaltato la folla a Berlino quando ha chiesto “nuovi e piu’ solidi legami fra Usa ed Europa” per superare l’impasse prodotta dalle politiche dell’Amminstrazione Bush e sconfiggere il terrorismo e l’estremismo. Ma ha anche detto chiaramente che l’Europa deve fare di piu’ in Iraq ed Afghanistan, i due paesi per i quali nel vecchio continente non si vogliono spendere altri soldi ne’ inviare altri soldati.

Contrariamente alle apparenze Obama, secondo il New York Times, non e’ affatto interessato all’Europa. Come presidente della sottocommissione relazioni estere del senato non ha mai incontrato l’ambasciatore dell’Ue a Washington e non mai ridotto la sua posizione protezionista sul commercio ne’ la sua retorica antimercatista. Ma a Berlino il senatore afroamericano non ha avuto remore a chiedere agli europei di unirsi agli americani nel riconoscere la sfida comune di un mondo percorso dal radicalismo islamico, dalla proliferazione nucleare, dalle emissioni di CO2, dalla violenza, dalla poverta’ e dal genocidio.

Al di la’ dei simbolismi berlinesi cui ha fatto riferimento ispirandosi a John Knnedy e a Ronald Reagan, Obama e’ apparso molto bravo a presentarsi come un leader diverso per la sua storia personale senza precedenti e per la giovane eta’ che lo contrappone al rivale repubblicano John McCain, 72 anni. Ma non ha indicato come intende cambiare il volto politico di Washington, il messaggio di cui si dice portatore.

Alfonso Maffettone/Italia Estera




 
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