La parola definitiva spetta al governo che si pronuncerà entro la metà di gennaio
di Alfonso Maffettone
ROMA, 21 DIC, (Italia Estera) – Dopo circa otto ore di riunione, il Consiglio di Amministrazione dell’Alitalia ha indicato in Air France-Klm il partner con il quale trattare in esclusiva la cessione della quota del 49,9% detenuta dal Tesoro. La decisione è stata presa all’unanimità ed elimina, se non ci saranno ripensamenti a livello politico, gli altri due candidati Air One dell’imprenditore Carlo Toto e la cordata guidata dall’ex presidente della Corte Costituzionale Baldassare.
La parola definitiva spetta ora al governo. Il gruppo franco olandese ha sollecitato l’esecutivo a dare una risposta alle sue offerte non vincolanti “ entro il 15 gennaio con una tempistica che non si discosti significativamente da quella prospettata nel comunicato diffuso il 20 dicembre 2007 alla luce della criticità finanziaria della compagnia e di quelle di scenario via via sempre più impegnative”.
La prerogativa dell’italianità non viene messa a rischio secondo Alitalia. Air France, informa una nota, si è impegnata con lo Stato italiano a conservare e valorizzare il marchio Alitalia con pari dignità rispetto alle altre due compagnie del gruppo e sotto l’aspetto economico ha presentato il piano industriale più conveniente prevedendo investimenti per 6,5 miliardi nel lungo termine, il rinnovo della flotta di medio e lungo raggio e significativi interventi sull’allestimento e sul servizio di bordo. Le offerte di Air France-klm, a giudizio del Cda della compagnia bandiera, sono in grado di risolvere le criticità di tipo strategico, industriale e finanziario di Alitalia.
Il gruppo franco-olandese, se diventerà il nuovo partner della società di via della Magliana a Roma, non intende procedere ad esuberi ulteriori rispetto al piano di sopravvivenza indicato dal presidente di Alitalia, Maurizio Prato e adotterà decisioni strategiche in linea con la scelta di Fiumicino come hub internazionale al livello di Parigi e Amsterdam.
Sul versante domestico a Malpensa continueranno ad operare i voli verso tutte le principali destinazioni e sarà migliorata la qualità dei servzi, soprattutto per la clientela business, con voli in partenza la mattina presto e rientro in serata. Il gruppo franco-olandese si impegna anche a migliorare l’addestramento del personale per una migliore accoglienza a bordo dei viaggiatori.
La scelta di Air-France non ha sorpreso nessuno. Era attesa dopo l’incontro avvenuto ieri a Roma fra il primo ministro Romano Prodi e il presidente francese Nicolas Sarkozy.Nel colloquio sono stati chiesti chiarimenti e assicurazioni dal momento che il governo di Parigi detiene il 17,8% di Air France-Klm ed ha quindi tutte le carte per avere un ruolo nella compravendita di Alitalia.
Esponenti degli ambienti politici e commerciali di Milano sono preoccupati e temono contraccolpi per un eventuale ridimensionamento di Malpensa. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni ha espresso disapprovazione per la scelta di Air-France-Klm ed una analoga posizione è stata assunta dalla Giunta della Camera di Commercio di Milano. Si calcola che una riduzione del ruolo di Malpensa potrebbe causare perdite nell’ordine di 15-20 miliardi di euro con ripercussioni gravissime sui livelli occupazionali regionali.
I sindacati hanno chiesto di essere ricevuti dal governo.“Consegnare tutti i voli nazionali agli stranieri- ha detto il leader Cisl Raffaele Bonanni – è un gravissimo colpo non solo per il nostro prestigio ma per la nostra economia fondata sul turismo”.
Il leader di An, Ganfranco Fini ha criticato il governo sostenendo che si nasconde dietro il paravento del Cda di Alitalia.