Italia Estera) – MILANO Per Formigoni è necessario un nuovo modello di relazioni e di cooperazione istituzionale: ''Una delle prime preoccupazioni del governo regionale - ha detto - è infatti quella di superare la Conferenza delle autonomie per dar vita ad un autentico Consiglio delle autonomie, che si configuri come una vera e propria seconda Camera regionale''.Un progetto di legge ''leggero'' che si limita ad affermare principi e linee generali e che consente di ''esaltare l'efficacia giuridica del principio di sussidiarietà''. Cosi' il presidente della Regione Lombardia si è espresso al convegno dell'Anci organizzato a Milano ove ha presentato il progetto di legge sulla sussidiarietà che sarà approvato nei prossimi giorni dalla Giunta.
''E' - ha spiegato Formigoni - la firma che la Giunta regionale appone in calce alla propria azione, perché i nostri dieci anni di governo siano ricordati come gli anni del cammino verso la sussidiarietà, ma sarà anche l'ideale linea di partenza per il nuovo governo lombardo''.
''Tutto ciò - ha proseguito - in coerenza con la proposta da noi avanzata per un Senato delle Regioni che affianchi la Camera dei deputati. Quindi, accanto al Consiglio regionale eletto dai cittadini, il Consiglio delle autonomie espresso dalle autonomie stesse e dotato di tutte le attribuzioni e prerogative che un organismo di questo livello deve avere''. ''Questo - ha spiegato ancora Formigoni - dovra' essere secondo noi un vero parlamento lombardo delle autonomie''.
Quindi ha ricordato che il processo delle riforme si trova ad un punto cruciale ''rispetto al quale non possiamo correre il rischio di fare passi indietro''. ''Il federalismo - ha affermato - deve essere finalmente sancito come dinamico congegno istituzionale che costruisce una nuova e più adeguata forma di unità nazionale, fondata sul primato dei cittadini, dei soggetti sociali, dei territori e capace di valorizzare le diverse caratteristiche, esigenze e potenzialita' in vista di uno sviluppo competitivo e cooperativo''.
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