Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
07 feb 2005Violenza sessuale: parlarne

Francoforte - Mauro Montanari, Consigliere CGIE Germania e firmatario del "Manifesto contro la discriminazione e la vilenza sessuale", ha diramato alle agenzie il documento di appello sulla necessità di parlare, in sede CGIE, della violenza sessuale.

 Pubblichiamo di seguito per intero il documento
Mi associo a quanto proponeva alcuni giorni or sono il collega Ferretti, del C.G.I.E: ascoltare sul tema della violenza sessuale in Europa una esperta come la dott.ssa Elisabetta De Costanzo, che recentemente ha compiuto ricerche in materia. L'occasione porebbe essere l'incontro continentale del Consiglio a Istambul nel maggio prossimo. Sono infatti in particolare le donne immigrate turche in Germania (e in Europa) oggetto di sopraffazioni di qualsiasi genere, in famiglia e fuori; ciò è quanto risulta dal più volte citato rapporto BMFSFJ sulla violenza sessuale. Protagonisti sono i mariti, talvolta i fratelli, talvolta i padri, quasi sempre con la complicità dei figli. L'Europa centrale, secondo il rapporto, sta diventando un laboratorio della violenza impunita. Ma la cosa non riguarda solo le donne turche. Le immigrate dall'Est sono sempre più a rischio, e non solo loro. Il rapporto cita anche i minori come oggetto di aggressioni spesso scoperte che fanno conto del comportamento omertoso dell'ambiente. Sembra che mettere le mani su un bambino slavo o su una bambina polacca sia di moda. Nessuno dice niente, soprattutto se l'aggressore è persona 'di rispetto', e ciò secondo il principio che un povero che esercita violenta è un violento; un ricco è un eccentrico.

Anche le donne italiane immigrate non sfuiggono all'aggressione sessuale, soprattutto in famiglia o negli ambienti dove la supremazia maschile è riconosciuta, siano pure essi ambienti di 'fiducia'. Anche le donne italiane troppo spesso devono ingoiare bocconi amarissimi in famiglia e fuori. Sanno che chiamare aiuto non serve. La solidarietà non c'è. Perfino le donne organizzate gridano in piazza solo quando il rischio è limitato, altrimenti preferiscono accusare la vittima oppure oppure chi 'parla'.

L'omertà infatti è questa: non l'aggressore, ma la vittima è colpevole: di averlo provocato, di non essersi adeguata. Chi parla diventa colpevole: di sciaccallaggio, di volerne trarre profitto.

Quindi, silenzio!

Un silenzio che coinvolge anche la stampa. È difficile trovare nella grande stampa indipendente tedesca, per altri versi la migliore d'Europa, notizie di aggressioni di questo tipo. La violenza sessuale sporca, schizza fango, non è tema di conversazione tra gente per bene. Ma anche nel nostro piccolo: è meglio parlare dei forlivesi nel mondo. Con tutto il rispetto per i forlivesi, si capisce!

Per queste ragioni sentirei volentieri nel maggio prossimo una esperta sul tema. E sentirei volentieri più dibattito sul rapporto BMFSFJ che mi pare piuttosto caduto nel silenzio. Sentirei volentieri, ad esempio, la voce delle donne italo-americane, visto che l'America ha fatto scuola su molti punti, anche sulle politiche migratorie: com'è la situazione laggiù, e con quali mezzi viene combattuta? E non si potrebbe tentare un confronto tra la situazione americana e quella europea?

 




 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati