
- VILLERUPT - La sera dell’inaugurazione del festival del film italiano di Villerupt (villaggio francese a due passi da Lussemburgo, Belgio e Germania, fulcro di scambi culturali che da ventisette anni rende omaggio alla magia del cinema italiano con l’aiuto di schiere di volontari, figli e nipoti di connazionali andati a lavorare in miniera) alla proiezione di “Pane e cioccolata”(nella foto il manifesto del film), interpretato da Nino manfredi nei panni dell’emigrante, la sala dell’Hotel de Ville, che ha 600 posti, non è bastata a contenere gli spettatori e oltre centocinquanta sono rimasti in piedi.
Successo di Verdone, presente nei primi giorni, applauditissimo per “L’amore è eterno finché dura”, incalzato di domande da un pubblico attento, partecipe e informato. Carlo Verdone era già stato a Villerupt, con “Io e mia sorella” nel 1989. Tornando dopo lungo tempo ha dichiarato di aver trovato il festival in crescita: “Portare qui 70 film italiani è rimarchevole e merito va dato agli organizzatori. Villerupt ha grande affetto per il nostro cinema, al quale crede più di tanti produttori… ci aiuta a diffondere i film italiani in Europa, anche se purtroppo questa commovente manifestazione non può bastare”.
Tra le nuove proposte interesse ha suscitato il film di Eugenio Cappuccio (assistente di Federico Fellini, vincitore del Pardo di domani con il cortometraggio “Il caricatore” e Ciak d’oro per l’omonimo lungometraggio opera prima) “Volevo solo dormirle addosso”, fortemente agganciato alle moderne problematiche del lavoro: una storia vera, quella di un giovane manager – interpretato dal bravo Giorgio Pasotti – obbligato a ridurre di un terzo il personale dell’ azienda. “Racconto un mondo senza priviligegi né rendite di situazione – dice Cappuccio – senza né buoni né cattivi, con ruoli intercambiabili, dove il protagonista si ritrova solo, una solitudine accettata e perfino desiderata, preferibile a una vita senza valori e senza amore”.
Il pubblico accorre numeroso e anche quest’anno è probabile superi le quarantamila presenze. Il costo di un film è di 5.80 euro, sei film 27, la formula un pasto e due film 20 euro. Sotto lo “chapiteau”, un tendone bianco e ben riscaldato, mentre un’orchestrina canta in italiano, si mangiano lasagne, tortellini e tagliatelle innaffiate di vino rosso, accompagnate da formaggio a volontà e da un dessert.
Bruna Alasia/Italia Estera