di Alfonso Maffettone
ROMA, 20 APR, (Italia Estera) – Le centrali nucleari non si faranno in Italia. Il governo di Silvio Berlusconi ha avuto un ripensamento dopo la fuga radioattiva dalla centrale nucleare di Fukushima squassata dallo tsunami dell’11 marzo in Giappone ed ha bloccato con un emendamento al decreto omnibus, votato oggi in Senato, il piano di sfruttamento dell’atomo per scopi civili deciso nel febbraio 2009. Il Senato ha approvato con 133 voti favorevoli, 104 contrari e 14 astensioni.
Paradosso dei paradossi l’opposizione di centrosinistra– Pd, Idv, – da sempre antinucleare ha votato contro l’iniziativa del governo ed ha sostenuto che si tratta di una “truffa colossale”, di un tranello per evitare il referendum indetto in giugno sul tema del piano cancellato oggi e su altri due quesiti, acqua e legittimo impedimento. L’on. Antonio Di Pietro , leader dell’Idv ed uno dei promotori dell’iniziativa referendaria, ha tuonato più del solito anche se non ha usato come intercalare le parole “che c’azzecca”. “Il governo tenta ancora con un colpo di mano di truffare gli italiani; vede persa la partita referendaria e allora tenta di farla saltare. Siccome saremmo felici di una vera e definitiva scelta contro il nucleare, sfideremo il Parlamento a essere chiaro e votare completamente l'abrogazione della legge come richiesto dal referendum", ha detto Di Pietro. Gli ha fatto eco il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani che, a sua volta, ha attaccato l’esecutivo. “Il governo scappa dalle sue stesse decisioni. E' positivo ma non lo è abbastanza: perché è chiaro che il governo vuole solo scappare dal confronto sul referendum. Se fa sul serio, Tremonti ripristini i fondi per le energie rinnovabili “, ha detto Bersani ed ha aggiunto “"in ogni caso" il Pd si impegnerà per assicurare il quorum ai referendum comunque".
Non difforme è stata la reazione di Nichi Vendola. "A Palazzo Chigi hanno paura della democrazia", ha commentato duramente il leader di Sinistra Ecologia Libertà. Il presidente dei Verdi Angelo Bonelli, è andato oltre ed ha chiesto a Di Pietro e Bersani, di lanciare l’idea di un referendum parallelo : “Allestiamo 58mila seggi in cui i cittadini possano comunque andare a votare, qualora la Suprema Corte dovesse decidere che il quesito referendario è venuto meno. Solo così potremmo rispondere al furto di democrazia perpetrato dal Governo”.
Siamo veramente al ridicolo le opposizioni inclusi i verdi e gli ecologisti interpretano in chiave negativa anche provvedimenti da sempre auspicati e sostenuti. Siamo al famoso detto “piove governo ladro” nonostante sia stata azzerata la moratoria di un anno sul nucleare annunciata dopo il disastro di Fukushima e cancellata la realizzazione di nuove centrali.
"Il nostro obbiettivo – ha detto il Ministro Paolo Romani (foto) nell’aula di Palazzo Madama - è individuare le nuove misure necessarie per garantire la sicurezza e la diversificazione dell` approvvigionamento energetico, per potenziare lo sviluppo delle infrastrutture e per sostenere gli investimenti in ricerca e sviluppo di questo settore così importante per il nostro Paese". Secondo il titolare del dicastero allo Sviluppo economico si tratta di una pausa di "riflessione" e del rinvio di "una decisione così importante ad un chiarimento complessivo in sede europea". Romani , comunque, ha ammesso che la votazione in Senato ha abrogato tutte le norme contenute nel quesito referendario sull’uso dell’atomo che si sarebbe dovuto tenere a giugno.
Uno dei leader di centro Francesco Rutelli di Alleanza per l'Italia, presentatore dell’emendamento sul nucleare recepito dal governo, ha manifestato soddisfazione dopo l’approvazione. “ Ora occorre ripensare la strategia energetica del nostro Paese” ha detto Rutelli. Il presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare Umberto Veronesi ha dimostrato comprensione per il provvedimento ma ha ammonito che " che per risolvere il drammatico problema energetico del futuro dovremo pacatamente valutare i rischi e i benefici di tutte le fonti di energia, senza escludere il nucleare". "Alla luce dell’incidente giapponese la scienza nel mondo sta studiando nuovi elementi di sicurezza e nuove soluzioni, come i reattori di quarta generazione (autofertilizzanti e quindi senza scorie) o le reti di minireattori, più flessibili e sicuri. Auspico che la ricerca italiana non si fermi, e non rimanga così esclusa dall’evoluzione scientifica del mondo civile", ha affermato Veronesi.