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Il progetto Ischia “Reti di impresa”, presentato da Salvatore Lauro entra sempre più nel vivo.

«MASSIMO TROISI DICEVA “RICOMINCIO DA TRE” NOI COMINCIAMO DA 200… I FIRMATARI DEL MANIFESTO»

 

ISCHIA, 6 GENN 2010 (Italia Estera) - Il progetto Ischia “Reti di impresa”, presentato, ad inizio di dicembre, da Salvatore Lauro (NELLA FOTO) coadiuvato da un gruppo di imprenditori, entra sempre più nel vivo. Lo stesso progetto è stato poi anche protagonista dell’incontro con le associazioni di categoria, voluto dal neocommissario dell’Azienda Turismo di Ischia e Procida e svoltosi sabato scorso al Regina Palace di Ischia.

www.ischiaretidiimpresa.ischia.it, diventi operativo e si possano qui desumere tutte le informazioni utili, ad aderire al progetto,ed oggi sull’argomento ci torna  anche Il Golfo, il quotidiano locale dell’isola.

Il progetto Ischia “Reti di impresa” parte da una riflessione: il brand Ischia perde quota. Perché é successo?

La risposta può essere solo una: per la mancanza di una governance che leghi il turismo alle politiche infrastrutturali e culturali . “Diventa quindi necessaria la partecipazione attiva del territorio.

– spiega lo stesso Salvatore Lauro - La crescita era continua e ci si è rilassati.

Degli anni ’60 resta solo un bel ricordo, perché il mondo cambia, i consumatori diventano più esigenti e l’isola non è più competitiva.

E’ necessario – come diceva Voltaire – “saper coltivare il proprio giardino”. Sicuramente la nostra generazione non lo ha saputo fare del tutto ma, di certo lo ha arricchito di tante strutture alberghiere alcune di prim’ordine, altre di genere molto dubbio che sanno far leva solo su un patrimonio di risorse naturali che non basta più.

Per ricostruire “l’Isola del Verde e del Benessere”, - continua il Senatore Lauro - noi isolani dobbiamo partire da una consapevolezza: il patrimonio ambientale, termale, paesaggistico e culturale di Ischia appartiene non solo agli isolani ma all’intera umanità. 

Indispensabile è la velocità: non si po’ più tentennare, aspettare. – conclude Lauro - E’ necessario un intervento vero, tempestivo e appassionato avendo una visione globale per fare sistema, collegando  pubblico e privato per cambiare l’immagine dell’isola.

Certo è che gli imprenditori e gli amministratori non possono fare tutto da soli se non si stimola la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, del volontariato, delle imprese e dei clienti/turisti fruitori. Ecco perché porteremo ove possibile anche nelle scuole il progetto.Dobbiamo dare ai giovani più spazi in cui creare nuove imprese i neolaureati avranno la possibilità di fare stage e servizi di coworking”.

- Senatore, ma cosa bisogna fare per partecipare al progetto Ischia “Reti di impresa”?

“Per partecipare è necessario avere dei requisiti ed impegnarsi a mantenere uno standard qualitativo richiesto che potrà essere perduto. Le sfide odierne si vincono aggregandosi con la forza della condivisione e realizzazione di idee vincenti, frutto di esperienze acquisite nel campo offrendo tecnologie e innovazioni specifiche per il turismo”.

Dunque, la forza del progetto Ischia “Reti d’impresa” sta nella creazione ed nell’utilizzo di una piattaforma unica utilizzabile azienda per azienda fatta con una società greca insieme ad Arcipelago Campano.

Per essere competitivi oggi sul mercato globale occorre grande forza di penetrazione, una struttura patrimoniale adeguata, la capacità di integrare competenze diverse ma complementari . Dunque le piccole imprese che vogliono sopravvivere alla crisi e uscire rafforzate devono unire le forze per fare anche ricerca di processo di prodotto e investimenti che da solo non potrebbero fare.

Da qui nasce l’idea, e l’esigenza, di creare Ischia "Reti d’Impresa”.

 

«MASSIMO TROISI DICEVA “RICOMINCIO DA TRE” NOI COMINCIAMO DA 200… I FIRMATARI DEL MANIFESTO»

Il progetto Ischia “Reti di impresa”, presentato, ad inizio di dicembre, da Salvatore Lauro coadiuvato da un gruppo di imprenditori, entra sempre più nel vivo. Lo stesso progetto è stato poi anche protagonista dell’incontro con le associazioni di categoria, voluto dal neocommissario dell’Azienda Turismo di Ischia e Procida e svoltosi sabato scorso al Regina Palace di Ischia.
www.ischiaretidiimpresa.ischia.it, diventi operativo e si possano qui desumere tutte le informazioni utili, ad aderire al progetto,ed oggi sull’argomento ci torna anche Il Golfo, il quotidiano locale dell’isola.
Il progetto Ischia “Reti di impresa” parte da una riflessione: il brand Ischia perde quota. Perché é successo?
La risposta può essere solo una: per la mancanza di una governance che leghi il turismo alle politiche infrastrutturali e culturali . “Diventa quindi necessaria la partecipazione attiva del territorio.
– spiega lo stesso Salvatore Lauro - La crescita era continua e ci si è rilassati.
Degli anni ’60 resta solo un bel ricordo, perché il mondo cambia, i consumatori diventano più esigenti e l’isola non è più competitiva.
E’ necessario – come diceva Voltaire – “saper coltivare il proprio giardino”. Sicuramente la nostra generazione non lo ha saputo fare del tutto ma, di certo lo ha arricchito di tante strutture alberghiere alcune di prim’ordine, altre di genere molto dubbio che sanno far leva solo su un patrimonio di risorse naturali che non basta più.
Per ricostruire “l’Isola del Verde e del Benessere”, - continua il Senatore Lauro - noi isolani dobbiamo partire da una consapevolezza: il patrimonio ambientale, termale, paesaggistico e culturale di Ischia appartiene non solo agli isolani ma all’intera umanità.
Indispensabile è la velocità: non si po’ più tentennare, aspettare. – conclude Lauro -  E’ necessario un intervento vero, tempestivo e appassionato avendo una visione globale per fare sistema, collegando pubblico e privato per cambiare l’immagine dell’isola.
Certo è che gli imprenditori e gli amministratori non possono fare tutto da soli se non si stimola la partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni, del volontariato, delle imprese e dei clienti/turisti fruitori. Ecco perché porteremo ove possibile anche nelle scuole il progetto.Dobbiamo dare ai giovani più spazi in cui creare nuove imprese- i neolaureati avranno la possibilità di fare stage e servizi di coworking”.
- Senatore, ma cosa bisogna fare per partecipare al progetto Ischia “Reti di impresa”?
“Per partecipare è necessario avere dei requisiti ed impegnarsi a mantenere uno standard qualitativo richiesto che potrà essere perduto. Le sfide odierne si vincono aggregandosi con la forza della condivisione e realizzazione di idee vincenti, frutto di esperienze acquisite nel campo offrendo tecnologie e innovazioni specifi che per il turismo”.
Dunque, la forza del progetto Ischia “Reti d’impresa” sta nella creazione ed nell’utilizzo di una piattaforma unica utilizzabile azienda per azienda fatta con una società greca insieme ad Arcipelago Campano.
Per essere competitivi oggi sul mercato globale occorre grande forza di penetrazione, una struttura patrimoniale adeguata, la capacità di integrare competenze diverse ma complementari . Dunque le piccole imprese che vogliono sopravvivere alla crisi e uscire rafforzate devono unire le forze per fare anche ricerca di processo di prodotto e investimenti che da solo non potrebbero fare.
Da qui nasce l’idea, e l’esigenza, di creare Ischia "Reti d’Impresa”.


 
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