VENEZIA, 13 MAG (Italia Estera) - Un gruppo di circa una ventina di anziani di origine veneta, provenienti dalla Romania e ospiti dell’Associazione Bellunesi nel Mondo per un soggiorno di due settimane, è stato ricevuto oggi a Palazzo Balbi dall’assessore regionale ai flussi migratori Oscar De Bona. Erano accompagnati dal presidente dei Bellunesi nel Mondo, Gioachino Bratti. Molti di loro è la prima volta che tornano nel Veneto di cui visiteranno in questi giorni diverse località, soprattutto nel bellunese. Di qui – ha ricordato l’assessore – diverse famiglie sono partite alla fine dell’Ottocento e anche in seguito verso i Paesi dell’Europa centro orientale e in particolare danubiano-balcanica. Un capitolo della storia dell’emigrazione veneta riscoperto anche grazie ad una recente ricerca sulla presenza veneta in Romania, finanziata dalla Regione. Dallo studio – ha evidenziato De Bona – emerge che la presenza di manodopera qualificata veneta divenne insostituibile per lo sviluppo del Paese danubiano. Un’apprezzata attività professionale interrotta dall’instaurazione del regime comunista nel 1948. De Bona ha ricordato che molti emigrati allora rientrarono nel Veneto ma altri sono rimasti e la Regione ha cominciato un’azione di recupero dei rapporti con la comunità veneta ancora presente in Romania. Tra le iniziative in atto, l’assessore ha citato anche il gemellaggio tra Petrosani e Ponte nelle Alpi. (Italia Estera) -