Sabato mattina verranno tumulate nel Sacrario le spoglie dei compatrioti recuperate dal Sisde dopo che milizie somale avevano distrutto il cimitero italiano in Somalia
BARI 20 OTT. (Italia Estera) - Le spoglie di circa 700 italiani domani mattina verranno tumulati nel Sacrario dei Caduti Oltremare di Bari. Avrà così fine una delle più dolorose pagine nella Storia dei rapporti tra l’Italia e la Somalia.
Si tratta infatti dei resti tormentati di suore, preti, militari, moltissimi bambini e donne e uomini che vivevano nell’ex colonia. Da decenni riposavano in pace nel piccolo cimitero cristiano di Mogadiscio. Poi, il 18 gennaio del 2005, quel pezzetto di suolo benedetto, fu oggetto di una disgustosa sortita di milizie somale. Le lapidi vennero distrutte, squartate le bare. Le cronache della profanazione narrano di ragazzi intenti a giocare il pallone coi teschi dei nostri compatrioti.
Parte delle ossa venne sparpagliata, gettata in mare e in discarica; il resto venne diviso tra le bande dei "signori della guerra".
L’ Italia ha tentato ogni via per riportare in patria i resti mortali degli italiani. Ci riuscì il Sisde (il Servizio italiano per le informazioni e la sicurezza democratica) e, lo scorso ottobre avvenne la traslazione al Sacrario di Bari. A bordo di due velivoli C130 dell’Aeronautica militare c`erano 22 casse da un metro cubo l’una contenenti ossa mischiate, raccolte in sacchetti.
Domani mattina questo incubo finirà. Con la solenne cerimonia presieduta dal sottosegretario alla Difesa, Emidio Casula, e alla presenza di autorità civili e militari, i nostri compatrioti avranno finalmente pace e rispetto. Tra i morti, come si diceva, vi sono anche militari (di varie Forze armate) e gli onori alle urne saranno resi da un picchetto interforze con la banda della Brigata Pinerolo.
Per i religiosi (soprattutto Suore missionarie della Consolata e Frati minori cappuccini) sarà presente anche un frate. Infine, a Bari arriverà anche qualche parente. Alcuni di loro sono nati a Mogadiscio e tutti - malgrado questa recente ferita e le altre (come il rimpatrio forzato cui vennero sottoposti i coloni) - hanno un ricordo dolcissimo di quella terra e dei somali. «Con loro siamo cresciuti - dicono - lavoravamo insieme, vivevamo davvero in armonia».
Una sfumatura di questo affetto fraterno tra i due popoli si coglie nelle parole di Maria Gabriella Ripa di Meana, che presiede l’Associazione Amici della Somalia: «Tra le spoglie ci sono anche quelle di alcuni somali convertiti. A Bari, italiani e somali, verranno tumulati insieme».
Ecco quanto pubblicava Italia Estera alla data del 19 gennaio2005:
MOGADISCIO – (Italia Estera) - Il cimitero italiano di Modagiscio, in Somalia è stato completamente distrutto la scorsa notte. Le tombe sono state tutte profanate - più di 700 - e gran parte dei poveri resti sono stati gettati in mare. Il cimitero é quello situato dietro al villaggio di SOS Kinder, sulla vecchia strada imperiale che porta verso il villaggio Duca degli Abruzzi, Attualmente Giohar. L’operazione è stata condotta da un gruppo di miliziani i quali hanno agito , pare, su indicazione precisa di alcuni movimenti islamici che mal tollerano nell’area la presenza di cimiteri non musulmani. Inoltre si apprende da fonti italiane a Mogadiscio che dietro questa profanazione ci sarebbero anche precisi interessi edilizi. Il terreno dove sorge il cimitero profanato e distrutto, è ubicato nella zona sud di Mogadiscio ed è di proprietà italiana.
Come riferisce il sito italosomali.org, il precedente cimitero italiano era situato al centro della città in una collina che si affacciava sul panorama di Mogadiscio sulla strada che conduceva verso l'aeroporto. Il governo di Barre volle costruire il monumento di Dhagax Tur (il Balilla somalo) e sfrattò il cimitero negli anni 70.
Molti cittadini somali si sono indignati per la profanazione e il fatto è avvenuto perchè nella località in cui sorgeva il cimitero vi si è trasferita la nuova corte di giustizia. Contemporaneamente all'insediamento le milizie al seguito della corte hanno compiuto lo scempio e la distruzione del cimitero nella giornata di ieri 18.
Alcuni giornalisti locali che si sono recati sul luogo, non hanno avuto accesso al sito e la popolazione che vive vicino al cimitero ha riferito che questi individui hanno sfogato i loro insani istinti odiosi scavando le tombe, rompendo le lapidi ed infine hanno finito di sfogarsi contro i poveri resti umani.
Al colmo della loro furia distruttrice e distruttiva hanno caricato i poveri resti di una cinquantina di salme e gettato nei pressi dell'aeroporto. La popolazione ha denunciato e teme per la situazione sanitaria attinente i resti umani del cimitero italiano.
Italosomali.org afferma che la gente comune tuttavia è indignata per tali atti barbari e incivili che non hanno niente a che fare con presunti odi acclarati o meno, circa la politica italiana ante guerra civile somala, come qualcuno suppone.(Italia Estera) -