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11 feb 2006Prodi presenta il programma 'per il bene dell'Italia' : Le dichiarazioni dei leader de L'Unione E QUELLE DI BERLUSCONI

ROMA, 11 FEB. (Italia Estera) - Queste le dichiarazoni dei leader de L'unione  e quelle bi Berlusconi:
Nella foto il leader dell'Unione, Romano Prodi, e il segretario dei Ds, Piero Fassino (Infophoto)FASSINO, ABBIAMO PRESENTATO UN PROGRAMMA VERO PER TUTTI GLI ITALIANI, CHE VOGLIONO TORNARE A SPERARE
"Abbiamo presentato un piano di governo vero, che parla all'Italia e agli italiani". Lo afferma il segretario dei DS, Piero Fassino, al termine della convention programmatica dell'Unione. "Un programma - prosegue - che vuole parlare a coloro, e sono tantissimi nel nostro paese, che vogliono guardare al futuro della propria famiglia, dei propri figli, con maggiore sicurezza e con maggiore certezza. Vogliamo parlare a quelle imprese che vogliono tornare a crescere e scommettere sulla propria competitività e che in questi anni sono state lasciate sole. Vogliamo parlare a quei giovani che hanno visto crescere i fattori di precarietà nella loro vita. Così come a quelle persone anziane che guardano con maggiore preoccupazione ad uno stato sociale che è stato reso più insicuro e più incerto dalle politiche della destra". "Più in generale - aggiunge il leader della Quercia - si può dire che noi vogliamo parlare ai tantissimi italiani che vogliono tornare a sperare che questo paese sia un paese grande e che vogliono scommettere sulla propria capacità, sul proprio talento, sulla propria professionalità, che hanno voglia di combattere e di crescere. E' un programma che noi presentiamo per il bene dell'Italia".
La presentazione del programma di governo dell'Unione è una risposta alla richiesta di unità da parte degli elettori e dei cittadini intervenuti al Teatro Eliseo. Ne è convinto il segretario dei Ds Piero Fassino. "Questa sollecitazione all'unità - spiega il leader della Quercia - è rappresentata da questo programma di governo, che é la sintesi che abbiamo realizzato con una discussione ampia, vera, tra tutti i partiti dell'Unione. Ma questa presentazione del programma è stata anche l'occasione per rendere evidente come il nostro schieramento si sia allargato ad altre forze politiche che fino a ieri erano collocate con il centrodestra: i socialisti di Craxi, i socialdemocratici, i consumatori e i pensionati. Questa volta hanno scelto di stare con il centrosinistra proprio perché percepiscono la nostra maggiore credibilità e la nostra maggiore capacità di parlare al paese e di presentare idee che servono al paese".
Con la Rosa nel Pugno e con i Repubblicani Europei si troverà un punto di incontro. Ne è convinto il segretario dei Ds Piero Fassino che, al termine della convention programmatica dell'Unione, commenta l'assenza della Rosa nel Pugno e di Luciana Sbarbati. "Come è stato dichiarato dallo stesso Boselli, questo - ha detto il leader della Quercia - non significa affatto che la Rosa nel Pugno lasci la nostra coalizione. Ha voluto sottolineare una diversa valutazione su un punto del programma mentre condivide tutto il resto. Continueremo con la Rosa nel Pugno e con i Repubblicani a discutere e io credo che sarà raggiunto un ragionevole punto di incontro e di sintesi per condurre tutti insieme la battaglia contro il centrodestra e per chiedere tutti insieme un voto agli italiani per vincere e governare questo paese".
 
RUTELLI, MOLTO SODDISFATTI DA PRIORITA' DI PRODI
Le priorità indicate da Romano Prodi "trovano la Margherita molto soddisfatta". Così il presidente dei DL, Francesco Rutelli, commenta l'intervento di Romano Prodi alla convention programmatica dell'Unione, sottolineando in particolare l'attenzione rivolta alla famiglia, alla scuola e alla ricerca, e alla necessità di ridurre le tasse sul lavoro. "Penso - prosegue Rutelli - che siano i messaggi giusti per vincere le elezioni. Un messaggio di equilibrio e di grande forza programmatica. Come sapete sono temi che a noi stanno enormemente a cuore e sono oggi parte decisiva, con tutti gli altri che sono nel programma, di un programma unitario. E' una gran bella giornata e inizia una campagna elettorale difficile, ma siamo in testa e sono certo che resteremo in testa. Il 9 e il 10 aprile cambierà la guida del paese".
Così Francesco Rutelli commenta al termine della convention programmatica dell'Unione, l'assenza della Rosa nel Pugno e dei Repubblicani Europei: "Il programma è questo, condiviso e sottoscritto. Le porte naturalmente restano aperte alle forze, la Rosa nel Pugno e alla Sbarbati, che hanno fatto la scelta del centrosinistra e che sono certo porteranno la loro sensibilità nella futura coalizione di governo con l'attuale programma".
 
Così il sindaco di Roma Walter Veltroni commenta l'intervento di Romano Prodi alla manifestazione dell'Unione:  "Romano Prodi ha pronunciato parole convincenti e innovative sul futuro del Paese, finalmente nel dibattito politico si è parlato dell'Italia". "Quelle di Prodi sono state parole per l'Italia e non parole contro qualcuno", ha aggiunto Veltroni, per poi sottolineare che "questo è il modo giusto di cominciare la campagna elettorale che dovrà portare Romano Prodi alla presidenza del Consiglio".
 
 
LE DICHIARAZIONI  DEGLI ALTRI PARTITI DELL’UNIONE
 
FAUSTO BETINOTTI, SEGRETARIO DEL PRC, il primo leader ad arrivare alla convention sul programma, spiega quale sia stato l'obiettivo raggiunto."In questo programma ci crediamo talmente tanto che abbiamo fatto un inserto su 'Liberazione' per spiegarlo agli elettori. Consiglio di leggere la parte sul lavoro".
Il leader del Prc, interpellato a margine della convention programmatica del centrosinistra sulla assenza alla manifestazione di oggi della Rosa nel Pugno e dei Repubblicani della Sbarbati ha detto:  "Sì, ci sono delle assenze, ma spero che si possa determinare un reingresso convinto di queste forze per la quale ci deve essere posto nella coalizione".
 Per quanto riguarda la manifestazione e il programma Bertinotti sottolinea che "quella di oggi è stata una rappresentazione corale di un popolo che dice: abbiamo un programma e siamo in grado di sconfiggere Berlusconi". "Ma la cosa più importante ancora - ha concluso - è che tutto questo popolo dice unitariamente che quello che va cambiato non è solo Berlusconi, ma la sua intera politica, l' intera politica di cinque anni, e questo non era scontato".
 
IL LEADER DELL’UDEUR CLEMENTE MASTELLA HA DETTO:"Ho firmato il programma con l'unica eccezione dei pacs, argomento sul quale chiedo libertà di coscienza per i miei parlamentari". Lo ha ribadito entrando alla convention programmatica dell'Unione. Mastella ha anche commentato le polemiche per la richiesta da parte della Rosa nel Pugno di inserire il no ai finanziamenti statali alle scuole private spiegando che "mia figlia va a una scuola pubblica..." ma sottolineando di non condividere la richiesta della Rosa
 
ANTONIO DI PIETRO, LEADER DELL’dell'Idv , sottolinea la mancanza dei rappresentanti della Rosa nel pugno. "Trovo grave che la Rosa nel pugno non sia qui. Sono degli irresponsabili che vogliono sempre marcare le differenze". Così Parlando del programma, Di Pietro ne dà un giudizio positivo evidenziando come "parti molto buone, quelle sulla difesa dello stato sociale e sui valori morali
 
OLIVIERO DILIBERTO, LEADER DEL PDCI , arrivando alla convention del programma,dice: "Sono molto soddisfatto per il risultato. In campagna elettorale spiegheremo l'ispirazione del programma che deve portare l'Italia ad essere un'alternativa a Berlusconi". Parlando dell'assenza dei rappresentanti della Rosa nel pugno, Diliberto aggiunge: "Sono stato molto duro con i Radicali - spiega - perché si conosce il loro atteggiamento, invece ho chiesto a Boselli di tornare nel centrosinistra a svolgere il ruolo di sempre"
 
SBARBATI,  SIAMO CONVINTI DI AVER FATTO BENE A NON FIRMARE  - "Il vertice sul programma dell'Unione non è riuscito a definire una sintesi equilibrata dei problemi aperti sul programma". Lo afferma Luciana Sbarbati, leader dei Repubblicani Europei. "Dopo aver preso visione delle mediazioni raggiunte - aggiunge Sbarbati - siamo convinti sempre di più della decisione di aver fatto bene a non firmare una 'sintesi' di programma di centrosinistra che, anziché perseguire una società giusta e lo Stato sociale, realizza semplicemente una sintesi elettorale di interessi contrapposti (sulla scuola, sul welfare, sul lavoro, sui diritti civili) la cui precarietà è fin troppo evidente".
 
 
LE DICHIARAZONI  DELLA CASA DELLE LIBERTA'  
BERLUSCONI:  "Ma la sinistra in che cosa crede? Hanno messo insieme un'armata brancaleone nella quale convivono global e non global, cattolici e anche clericali, pacs e antipacs, riformisti (pochi) e statalisti (molti), filoamericani (pochissimi) e antiamericani (moltissimi), Mastella e Bonino, Bertinotti e De Mita, Luxuria e Prodi. Hanno una coalizione scelta con i criteri di un reality show per un semplice motivo: la sinistra non crede in niente". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel messaggio inviato ai club Liberal riuniti per la terza assemblea. "La sinistra non ha nessun principio morale condiviso. Mette insieme tutto e il contrario di tutto solo per provare a batterci. Ne consegue che se vincessero - aggiunge il presidente del Consiglio - l'Italia perderebbe ogni identità, ma smarrirebbe ogni profilo etico in un tempo che invece richiede alle nostre società di tornare a frequentare pensieri e valori forti". Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi cita Racine per rispondere al leader dell'Unione Romano Prodi. "Personalmente - dice il premier nel messaggio rivolto ai club liberal riuniti a Roma - gli insulti personali che mi rivolge Prodi e che leggo sui giornali rivolti a me da Prodi non riesco neppure a capirli tanto bene forse perché, come diceva uno scrittore francese nessun uomo "può supporre in altri la bassezza e la malizia che non sente in se stesso". 
"Sono certo che vinceremo noi. Anche gli indecisi capiranno l'importanza della posta in gioco". Lo dice il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel messaggio inviato ai Club Liberal riuniti a Roma. Si tratterà, scrive il premier, di "una sfida decisiva per il futuro dell'Italia. Il voto del 9 aprile deciderà se il nostro paese debba proseguire lungo il cammino della modernizzazione oppure venga permesso alla sinistra di ricondurlo lungo il logoro e pernicioso copione dell'instabilità politica della paralisi riformatrice". Berlusconi aggiunge che per la Cdl "la sfida è innanzitutto sui programmi" per portare a "compimento l'eccezionale lavoro che ha permesso all'Italia, per la prima volta di avviare oltre trenta grandi riforme in una sola legislatura". "Abbiamo fatto tanto - prosegue il premier - ma c'é ancora molto da fare. Perciò chiediamo agli italiani di farci continuare a lavorare per loro. Il secondo mandato è fondamentale per il futuro del nostro Paese. Tutti i leader che hanno segnato una svolta profonda nella storia del loro Paese (Kohl, Aznar, Blair, Thatcher, Reagan, Clinton) hanno governato per almeno otto anni". "Quale buon padre di famiglia lascerebbe a metà la costruzione di una nuova casa? - chiede infine il premier - tanto più di fronte ad una sinistra che non ha alcun programma concreto da proporre. Il suo programma, infatti, è un cartello di no".
TAJANI, CON PRODI UN'ARMATA BRANCALEONE - "Più che una colazione, quella che sostiene Romano Prodi sembra un armata Brancaleone dove c'é chi vuole requisire le case ai cittadini, cancellare ogni radice cristiana dalla società, chi minaccia le Olimpiadi e chi vuole portare in Parlamento Luxuria e i no global. Come può Prodi candidarsi al governo del paese quando non c'é neanche un vero accordo unitario sul programma". Lo afferma Antonio Tajani, presidente degli europarlamentari di Forza Italia a commento delle parole pronunciate da Romano Prodi questa mattina al teatro Eliseo.
 
CICCHITTO -   "Prodi cerca di far dimenticare la realtà rissosa e contraddittoria della sua coalizione e racconta a se stesso la favola che la partita è conclusa quando, invece, è ancora tutta aperta". Lo afferma il vice coordinatore nazionale di Forza Italia Fabrizio Cicchitto.
 
 



 
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