CITTA’ DEL VATICANO – I due ex presidenti della Corte Costituzionale, Antonio Baldassarre e Vincenzo Caianello hanno espresso il loro giudizio in merito all’annuncio del Ministro dell’Ambiente, Willer Bordon, di staccare la corrente a Radio Vaticana, qualora non riduca le emissioni di elettrosmog.
Baldassarre ha spiegato che il problema delle emissioni riguarda un accordo tra due Stati e che, nel caso in cui queste risultassero nocive alla salute pubblica, lo Stato Italiano avrebbe dovuto richiedere la rimozione delle antenne, ma non potrebbe subito privare la Santa Sede della corrente, in quanto una simile azione è considerata un “illecito internazionale”. “La sanzione – ha, invece, precisato – sarebbe dovuta passare attraverso il canale diplomatico, con la richiesta, su base documentata, di chiusura o di spostamento degli impianti”.
Secondo Caianello se l’Italia avesse voluto denunciare un accordo bilaterale, avrebbe dovuto farlo tramite il proprio governo, perché tra i due Stati c’è un preciso patto, che risale al 1957 e che riguarda nello specifico gli impianti di Santa Maria di Galeria, e non attraverso un singolo ministro, che per di più appare in pieno disaccordo con gli altri.