- PERUGIA – I temi legati alla musica e agli strumenti della tradizione popolare della Campania, con particolare riferimento alle ricerche etnomusicologiche effettuate in tutta la regione sono stati al centro di un convegno nazionale “Tammurriate. Suoni, feste e artigianato in Campania”, che si è svolto a Perugia. Nel corso dell’iniziativa si è parlato anche delle principali feste religiose e della loro importanza come avvenimenti attrattori per le massicce aggregazioni di danzatori e suonatori di tammurriate (canti e balli col tamburo) provenienti da tutta la regione. Inoltre, con un breve ma interessante excursus storico, è stato illustrato un percorso sonoro dagli anni del folk revival fino ad oggi, dalla cultura contadina fino alle ultime contaminazioni e agli attuali protagonisti, Eugenio Bennato, Daniele Sepe, Marco Zurzolo, Enzo Avitabile, Maria Pia De Vito, 99 Posse, Bisca, che con le loro interpretazioni hanno creato nuovi generi musicali, divenuti ulteriori frontiere di riferimento artistico.
“Questo convegno, che ormai è diventato un appuntamento nazionale – ha detto Ada Girolamini, assessore allo Sviluppo economico della Regione dell’Umbria -, è stato anche un’occasione per discutere, tra l’altro, della cultura come opportunità di sviluppo economico e soprattutto di come la Campania stia promovendo il proprio territorio con il recupero e la valorizzazione del mondo tradizionale attraverso la musica popolare e l’artigianato musicale”. “In questa settima edizione – ha sottolineato Antonello Lamanna, responsabile sezione etnica e produzioni di Perugia Classico – ho voluto dedicare una particolare attenzione alla Campania, una regione interessante non solo per la musica tradizionale, ma anche per gli altri considerevoli aspetti della cultura partenopea. Certamente non potevano mancare gruppi di musica etnica e neppure quelle atmosfere create dalle magiche paranze (raduni di suonatori e danzatori tradizionali) che in Campania sono delle occasioni di incontro per migliaia di persone di ogni età che ballano e suonano per tutta la notte”.
“Questi fortunati incontri della sezione etnica – ha aggiunto Lamanna - hanno connotato ormai la città di Perugia come centro di discussione e di dibattito nazionale tra antropologi, etnomusicologi, musicisti ed esperti sulle tematiche della cultura popolare tradizionale di tutte le regioni d’Italia. Credo che proporre e divulgare le culture ‘minori’, quelle della tradizione popolare – ha concluso - sia una precisa risposta a chi vorrebbe omologare le nostre millenarie identità culturali”. Al convegno hanno partecipato Enzo Santucci, presidente di Perugia classico, Maurizio Agamennone, antropologo dell’Università “Ca Foscari” di Venezia, Ignazio Macchiarella, etnomusicologo dell’Università di Trento, Giandomenico Curi, regista e documentarista della RAI e il musicista Nando Citarella, che al termine del convegno si è esibito in una coinvolgente performance musicale con Marcello Colasurdo, autorevole interprete della musica tradizionale campana.