- WASHINGTON – E’ nato oggi un piccolo giallo sulla candidatura di Rockwell Schnabel attorno all’incarico di ambasciatore americano a Roma. L’amministrazione Bush ha già chiesto, nelle settimane scorse, all’Italia il gradimento per la nomina di Schnabel, ma il quotidiano Washington Post afferma oggi, in una rubrica diplomatica solitamente ben informata, che la candidatura di Schnabel “si sarebbe indebolita negli ultimi tempi” lasciando come favorito “Charles Gargano, un beniamino della lobby italoamericana”. Il giornale indica tra i possibili candidati anche l’ex deputato repubblicano William Martini.
La scelta di Schnabel, uomo di affari californiano (olandese di nascita) con scarsa esperienza finora dell’Italia, aveva sorpreso la comunità italoamericana, che aveva lanciato una campagna per convincere la nuova amministrazione repubblicana a scegliere un ambasciatore con radici italiane.
“E’ una situazione insolita – ha spiegato Al Kamen, autore della rubrica diplomatica del “Washington Post” – perchè Bush ha già chiesto il gradimento per Schnabel. Ma ho appreso che è nato un problema con lui, anche se non sono riuscito a sapere di che tipo”.
Le candidature degli ambasciatori americani, una volta ricevuto il gradimento, devono infatti essere ratificate dal Senato. Si conferma però, anche da parte della Niaf, la maggiore organizzazione italo-americana, che sarebbero sorti problemi per Schnabel. “Abbiamo raccolto voci, ma anche informazioni di segno opposto –ha affermato Fred Rotundaro, direttore esecutivo della Niaf. Riteniamo Schnabel ben qualificato per l’incarico di ambasciatore a Roma, ma non abbiamo mai nascosto la nostra preferenza per un candidato italoamericano”.
Schnabel è già stato ambasciatore in Finlandia, con la amministrazione Reagan, dal 1985 al 1989, e poi al ministero del commercio con George Bush padre fino al 1992. “Una personalità del rango di Schnabel ha già ricevuto in passato accurati controlli per garantire che non esistano “scheletri” nell’armadio” – ha aggiunto Rotundaro. L’annuncio ufficiale da parte della amministrazione Bush del nome dell’ambasciatore dovrà essere fatto presto: il presidente si recherà in Italia il 20 luglio per partecipare a Genova al G8 e il nuovo ambasciatore non ha, quindi, molto tempo a disposizione per assumere la rappresentanza Usa a Roma.