- ROMA - Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano sceglierà domani il suo nuovo padrone. Anzi, per essere precisi, restituisce al presidente uscente, Gianni Petrucci, la sua poltrona e riparte da dove si era fermato.
Il 18 aprile, infatti, in una tornata elettorale che porterà le 216 persone elette nelle primarie a votare una giunta di un presidente e 10 membri (7 dirigenti, 2 atleti e un tecnico con la novità dell`esclusione dei presidenti federali), verrà in tutta probabilità rinominato Petrucci.
Reduce dalla bufera che gli ha complicato il compito nell`inedito ruolo di Commissario straordinario della Federcalcio, Petrucci si troverà a dover far fronte alle probabili drammatiche ripercussioni che le politiche del 13 maggio avranno sul "nuovo" Comitato olimpico nazionale.
Chiunque infatti dovesse vincere tra centrosinistra e centrodestra ridimensionerà di molto il potere del Coni.
Da una parte la Melandri, che già ha reso difficile la vita al presidente del Coni con l`ultima riforma, calcherà ulteriormente la mano con una nuova e più energica riforma.
Dall`altra Mario Pescante, candidato politico berlusconiano, si troverebbe in una posizione di favore (da sottosegretario con delega allo sport, carica che andrebbe probabilmente ad assumere) contro chi l`aveva a suo tempo scalzato dalla presidenza in pieno scandalo doping.
L`unica certezza è che il Coni, che dovrà poggiarsi finanziariamente al nuovo governo, sarà costretto ad accettare compromessi che lo ridurranno a mero istituto fondamentalmente privo di potere.
Tutto, come ovvio, nel "bene" dello sport italiano...