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14 feb 2011Alla manifestazione delle donne un milione ha gridato: «Se non ora quando?»

Si manifesta anche a New York e a Boston: «È doloroso tornare in un’Italia in cui non ci riconosciamo»

ROMA, 13 FEB 2011 -(Italia Estera) -  Centinaia di migliaia di persone - un milione è la stima in Italia - hanno preso parte in decine di città in Italia e nel mondo a 'Se non ora, quando?'. E' andata davvero benissimo. Per i numeri e per lo spirito che ha animato le piazze.

A NEW YORK  Il raduno anti-Berlusconi si è svolto a Time Square, nel cuore di Manhattan. Le organizzatrici, tre dottorande, dicono che è stato un grande successo Mentre a New York confluiva gente dal New Jersey, dalla Pennsylvania e dal Connecticut, per un totale di circa 250 persone, un analogo raduno a Boston ha visto la partecipazione di oltre 150 persone, tra docenti di Harvard, studenti e gente comune. «È importante dare la nostra testimonianza dall’estero», spiega una signora che vive e lavora da oltre 10 anni in America. «Per noi che viviamo da espatriati è molto doloroso tornare in un’Italia in cui non ci riconosciamo più».
Tra i 250 è apparso un divertente striscione che recita whoreocracy «mignottocrazia» sotto l’immagine di un’Italia trasformata in gamba sexy. Molti dicono «Costruire un’Italia migliore è per loro, i nostri figli: le future generazioni meritano un Paese migliore”. Poi il coro di «dimettiti buffone» si fa sempre più alto.

A PARIGI oltre un migliaio di persone hanno manifestato  davanti al Sacro Cuore di Parigi contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. «Anche a Parigi diciamo basta», «Berlusconi è tempo di dire addio», sono alcuni degli slogan scanditi dai manifestanti che sono lì davanti alla celebre basilica della capitale francese, nel quadro delle manifestazioni «Se non ora quando?».

A BRUXELLES La manifestazione si è tenuta sulla gratinata davanti alla facciata principale della Borsa, in pieno centro della capitale belga. Molti i cartelli, in diverse lingue, con le scritte: «Ora basta», «Io non sono in vendita» e «Un vero uomo si dimette»: in piazza un migliaio di persone. È stato un raduno festoso, con molti bambini, anche piccoli, in carrozzina o sulle spalle dei genitori. Fra gli intervenuti col megafono, anche l'ex capogruppo dei Verdi europei Monica Frassoni, che era tra i promotori della manifestazione. A Bruxelles risiedono circa 60mila italiani.

A FRANCOFORTE, organizzata dalle donne italiane, l'appuntamento è alla St.-Antonius-Kirche, la chiesa cattolica di Francoforte sul Meno  dove c'è la distribuzione di volantini, fogli, cartelli, fischietti e striscioni. Sono in tanti . C'è addirittura la Polizei a scortarci e a bloccare le strade al nostro passaggio. La prima tappa è al consolato italiano. Si intonano melodie popolari con simpatici versi coniati al momento. Quando raggiungiamo l'area più affollata molti francofortesi ci guardano con un misto di simpatia e perplessità. L'arrivo è al municipio, dove confluisce anche un altro corteo. Lì le organizzatrici spiegano i motivi della manifestazione.
È stata sicuramente una delle manifestazioni di italiani più numerosa che si sia mai  visto qui.
Noi abbiamo voluto partecipare soprattutto per testimoniare in questo paese il nostro essere italiani ma diversi dalla nostra attuale classe dirigente politica. I messaggi esemplificativi che alcuni media locali diffondono sono piuttosto fastidiosi: gli italiani lo perdonano perché sono come lui, perché farebbero come lui, eccetera, eccetera. Noi siamo italiani e non siamo come lui. E non faremmo come lui!
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Il commento di Berlusconi a  "Mattino Cinque"
"Mi è sembrato un pretesto per sostenere il teorema giudiziario che non ha nessun riscontro nella realtà: una mobilitazione di parte, faziosa, contro la mia persona da parte di una sinistra che cavalca qualsiasi mezzo per abbattermi". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, intervistato da Maurizio Belpietro, in collegamento telefonico con 'Mattino Cinque', a proposito delle manifestazioni di ieri delle donne e definendo una "vergogna" questo teorema. "Tutte le donne che hanno avuto modo di conoscermi - ha aggiunto - sanno con quanta considerazione e rispetto io mi rapporto con loro".
 



 
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