ROMA, 25 FEB 2011 (Italia Estera) - Silvio Berlusconi finisce nel mirino dell'associazione animalista Peta (People for the ethical treatment of animals), che ha usato una foto del premier italiano per una campagna a favore della sterilizzazione degli animali: «Troppo sesso può far male... anche ai gatti e ai cani». .
La filiale tedesca della Peta spiega di aver lanciato una nuova campagna con poster che mostrano una foto di Berlusconi, «recentemente finito sotto accusa per i suoi exploit sessuali», accompagnata dalle parole: «Troppo sesso può far male... anche ai gatti e ai cani. Ci sono così tanti animali senza casa. Per favore sterilizza il tuo».
«Il primo ministro Berlusconi può rendere un grande servizio incoraggiando tutti a sterilizzare i loro cani e gatti - ha detto sarcastica la presidente della Peta Ingrid E. Newkirk, con un chiaro riferimento al caso Ruby -. Le centinaia di migliaia di animali senza casa non fanno titoli sui giornali come Berlusconi, ma c'è bisogno che la gente presti attenzione ai danni che il sesso occasionale sta provocando».
La sovrapopolazione degli animali non è un problema solo in Italia, dice ancora l'organizzazione animalisti. Ogni anno, fra 3 e 4 milioni di cani e gatti negli Stati Uniti viene soppressa perché non ha un ricovero dove stare e una parte della responsabilità è di chi non sterilizza il suo animale da compagnia.
L'associazione animalista di origine americana è nota per utilizzare spesso campagne scioccanti per attirare l'attenzione del pubblico su tutti i problemi che riguarano gli animali. Per esempio i volontari dell'organizzazione in passato si sono intrufolati alle sfilate di pellicce e hanno buttato pittura rossa color sangue addosso alle modelle. La Peta ricorda poi che oltre al Cavaliere, altre celebrità come le pornostar Sasha Grey e Jenna Jameson e il golfista fedifrago Tiger Woods sono state già utilizzate in passato per la campagna "Too Much Sex".
La nota della Peta conclude quindi affermando ironica che Berlusconi non ha visto o approvato la campagna, ma aggiunge che l'idea di sfruttare la sua immagine è sembrata troppo buona per non essere utilizzata per dare una mano a combattere il problema della sovrapopolazione animale.