di Alfonso Maffettone
ROMA, 16 MAR (Italia Estera) – Per i giapponesi l’Imperatore era un dio vivente ma oggi Akihito, 78 anni, si è presentato in tv con l’umanità di un buon padre di famiglia, anzi di un nonno ed ha formulato voti per la salvezza del maggior numero di persone possibile cinque giorni dopo il violento terremoto ed il successivo tsunami che hanno devastato il Paese. ""In questo momento tutto il Giappone è impegnato nelle operazioni di soccorso, non posso evitare di pregare perché il lavoro dei soccorritori progredisca rapidamente", ha detto Akihito e non ha nascosto di essere "profondamente preoccupato" dalla situazione in corso nella centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma.”Adesso, il problema è il nucleare e spero si risolva. I soccorsi vanno avanti, nel freddo. Mancano cibo e carburante e tutti sono in condizioni d'emergenza”, ha aggiunto l'imperatore. “Prego per loro e perchè si esca dalla catastrofe: sono commosso da chi cerca di resistere e vivere. Un grazie agli stranieri, alla gente del Giappone e a tutti quelli che continuano a impegnarsi nelle operazioni di soccorso. Sono arrivati messaggi da tutto il mondo: mai rinunciare alla speranza “, ha detto Akihito..
I capelli bianchi , il volto tirato, elegante nella dizione, Akihito ha fatto un’apparizione eccezionale per un appello alla nazione a tenere unite le mani e a risolvere la grave crisi in cui è crollato il Paese del Sol Levante , la peggiore dal secondo conflitto mondiale. L’imperatore non si presentò in tv dopo il terremoto di Kobe che pure fece 6.000 vittime ma oggi ha voluto manifestare, senza enfasi e retorica, tutto il suo dolore e la sua vicinanza al popolo che sta vivendo sotto l’incubo di un altro olocausto nucleare dopo quello di Hiroshima e Nagasaki, annientate con la bomba atomica lanciata nel 1945 dall’aereo Enola Gay dell’ Aeronautica militare Usa poco prima della fine della guerra nel Pacifico..
Oggi la situazione è diversa perché a minacciare il Giappone non è una superpotenza straniera ma le esplosioni di un atomo sfruttato per scopi civili nelle strutture di un impianto che non ha retto alla catastrofica forza d’urto dello tsunami. Ma i figli e i nipoti delle vittime dell’Olocausto nucleare non hanno dimenticato. Hiroshima e Nagasaki, anche se ricostruite secondo i dettami della tecnologia moderna, mantengono intatti i ruderi della devastazione come monito alle future generazioni sulla catastrofe umana ed ambientale che l’atomo può causare.
Nel settembre nel 1945 fu il padre di Akihito, l’imperatore Hirohito che si rivolse al popolo e si assunse tutte le responsabilità di ogni azione dei giapponesi durante la guerra . Per aprire un nuovo capitolo della storia del Giappone, Hirohito si “umanizzò” e pronunciò via radio alla nazione un discorso con il quale il sovrano dichiarava formalmente di non essere di natura divina, negando di conseguenza la superiorità dei giapponesi nei confronti delle altre nazioni. Con lui finì il periodo Showa (pace illuminata) ed dal 1989 è in atto l’era Heisei , raggiungimento della pace.
Akihito è stato allevato ed educato umanamente e primo Imperatore del Giappone ha sposato una comune mortale Michiko Shoda figlia di un grosso industriale. Suo figlio il principe ereditario Naruhito ha anche sposato una borghese. Tutta la famiglia imperiale vive in un castello nel centro di Tokyo in ambienti austeri e non lussuosi secondo la tradizione nipponica. Il loro modo di vivere è sobrio ma attento ad una etichetta rigorosa tramandatasi nei secoli. Nella sua apparizione in tv Akihito ha voluto rimarcare l’inizio di una nuova epoca di speranza per la ricostruzione dei territori devastati ma ha anche indicato di sentirsi alla pari degli altri giapponesi nella sofferenza per le conseguenze del terremoto e dello tsunami.
Alfonso Maffettone* /Italia Estera
*é un profondo conoscitore del Giappone,
vi ha vissuto diversi anni da corrispondente dell'ANSA