Maroni per l’uscita di Parigi da Schengen. Oggi in una seduta della Camera carica di tensione, un deputato dell’Idv ha esposto un cartello con la scritta “Maroni assassino”. Il ministro ha relazionato sull’accordo con la Tunisia, sulla sciagura dei 250 migranti dispersi nell’ennesima tragedia del mare ed ha annunciato che l'Italia chiederà alla Commissione europea l'attivazione della direttiva che prevede la protezione temporanea dei rifugiati.
di Alfonso Maffettone
ROMA, 7 APR, (Italia Estera) – Francia e Italia sono ai ferri corti sull’ emergenza immigrazione dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di concedere un permesso di soggiorno temporaneo ai migranti “ sicuri ed incensurati” desiderosi di raggiungere altri Paesi Ue. Si profila una nuova guerra fra i due Paesi dopo il contrasto sull’intervento armato alleato sulla Libia dove la Francia l’avrebbe fatto da “protagonista” se il Presidente Silvio Berlusconi non avesse insistito per il ricorso al comando della Nato.
Il Ministro dell’interno Roberto Maroni ha definito “ostile” l’atteggiamento del governo transalpino che ha reagito con veemenza contro l’iniziativa italiana sui visti temporanei ancora prima che Berlusconi firmasse il relativo decreto. “Dirò domani al ministro francese dell'Interno, Claude Gueant, che i tunisini cui concederemo il permesso di soggiorno temporaneo hanno diritto a circolare. C'è un solo modo per impedirlo: che la Francia esca da Schengen o sospenda il trattato”. ha detto Maroni, nel corso della registrazione del programma “Porta a Porta “.
Oggi in una seduta della Camera carica di tensione dove un deputato dell’Idv ha esposto un cartello con la scritta “Maroni assassino”, parole subito deplorate all’unanimità, il ministro ha relazionato sull’accordo con la Tunisia, sulla sciagura dei 250 migranti dispersi nell’ennesima tragedia del mare ed ha annunciato che l’'Italia chiederà alla Commissione europea l'attivazione della direttiva che prevede la protezione temporanea dei rifugiati.
Appena a Parigi si è appresa la proposta italiana è scattato su tutte le furie il ministro dell’interno Claude Gueant il quale ha fatto sapere che la Francia non vuole subire un’ondata di immigrati tunisini e che saranno respinti e rinviati in Italia tutti coloro trovati in possesso del salvacondotto temporaneo rilasciato da Roma. ” Per circolare all'interno dello spazio Schengen non basta avere un'autorizzazione di soggiorno in uno degli stati membri ma sono necessari documenti di identità e, soprattutto, una giustificazione di risorse”, ha detto il ministro Guéant annunciando di aver emanato una circolare a tutti i prefetti sulle norme in materia di immigrazione. Cinque le condizioni per la permanenza in Francia: gli extracomunitari dovranno dimostrare di avere un passaporto in vigore, un documento di soggiorno valido, risorse economiche sufficienti (62 euro al giorno a persona, 31 euro se dispongono già di un alloggio) , non costituire una minaccia per l’ordine pubblico , non essere entrati in Francia da più di tre mesi.
Il governo francese, dunque, continua a non avere alcuna sensibilità di fronte al dramma dell’immigrazione nonostante il naufragio di un barcone in acque maltesi con 250 disperati in fuga dalle ribellioni arabe dell’Africa del Nord. Quasi tutti provenivano dalla Tunisia, uno dei paesi di retaggio culturale e linguistico francese. Eppure il presidente Nicolas Sarkozy all’inizio del suo mandato aveva costituito l’ “Unione per il Mediterraneo” che raggruppava le nazioni al confine con il Mare nostrum ed un mese fa è stato lui a spingere un riluttante Occidente a fare la guerra in Libia in nome della difesa delle popolazioni inerme. Evidentemente non era la solidarietà mediterranea ad animare la volontà del Capo dell’Eliseo ma erano altri obiettivi: quelli economici per il petrolio di Gheddafi e quelli di politica interna. Impopolare in Francia, Sarkozy sta cercando di sottrarre voti all’estrema destra prima delle elezioni del prossimo anno e ha alzato un muro sull’immigrazione chiudendo le frontiere con l’Italia per evitare l’affluenza dei maghrebini. Secondo dati resi noti recentemente dal Ministro Guéant, la Francia ,fra il 23 febbraio ed il 28 marzo, ha intercettato sul suo territorio 2.800 tunisini e ne ha espulso 1700, la maggior parte verso l’Italia. Ma l’Unione Europea che fa? “Le autorità francesi non possono rispedire gli immigrati in Italia”, ha deplorato il Commissario Ue per l’Immigrazione, Cecilia Malmstrom, a Bruxelles ed ha ricordato che “ la Francia e l’Italia sono membri di Schengen, lo spazio europeo senza frontiere interne”. Tutto qui, chiacchierologia.
Alfonso Maffettone/Italia Estera