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17 mar 2011Unità d'Italia, festa per i 150 anni

Applausi a Napolitano. Il capo dello Stato al Pantheon rende omaggio a Vittorio Emanuele II. Al Gianicolo dove è stata scoperta una targa della Costituzione Oggi celebrazione alla Camera

ROMA, 17 MAR 2011 - (Italia Estera) - La notte del Tricolore ha segnato l'avvio delle cerimonie di commemorazione  dell’Unità d'Italia, che compie 150 anni, e della proclamazione di Vittorio Emanuele II re d'Italia, avvenuta a Torino il 17 marzo 1861. Roma e il Paese festeggiano da Nord a Sud.  «Festeggiamo il meglio della nostra storia», non dobbiamo dimenticare che «se fossimo rimasti come nel 1860, divisi in otto stati, senza libertà e sotto il dominio straniero, saremmo stati spazzati via», ha detto ieri sera il presidente Napolitano, dal palco in Piazza del Quirinale.

Stamani il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha reso omaggio al milite ignoto all'Altare della Patria con le più alte cariche dello Stato, mentre un battaglione interforze intonava l'inno di Mameli e nel cielo sfrecciavano le Frecce tricolori. Poi al Pantheon dove  il presidente ha reso omaggio al primo re d'Italia, deponendo una corona d'alloro sulla tomba di Vittorio Emanuele II alla presenza dei componenti della famiglia Savoia: Vittorio Emanuele con la moglie Marina Ricolfi Doria e il figlio Emanuele Filiberto con la moglie Clotilde Coureau.
Ventun colpi a salve sparati dai cannoni, bagno di folla e applausi per l'arrivo del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al belvedere del Gianicolo,  dove ha scoperto la restaurata statua equestre di Anita Garibaldi, ha  inaugurato il nuovo "Parco degli Eroi" con l'omaggio, sul Muro del Belvedere - Villa Lante, con lo scoprimento al restaurato monumento che riporta il testo integrale degli articoli della Costituzione della Repubblica Romana (nella foto), mentre i ragazzi delle scuole del quartiere hanno scoperto le 83 erme restaurate dei garibaldini. Successivamente ha deposto una corona al restaurato monumento nazionale a Giuseppe Garibaldi. E infine ha visitato il complesso monumentale di Porta San Pancrazio e il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina.  Napolitano ha salutato molti ragazzi che indossavano magliette tricolore.

A Torino da ieri sera un collier luminoso ha cinto col tricolore la cupola della Mole Antonelliana. A Roma - dove c'erano almeno 100 mila persone nelle strade - è stato il Vittoriano a illuminarsi di bianco rosso e verde. E se Napoli ha lanciato l'idea della "pizza Garibaldi", Firenze ha vestito a festa il suo centro storico e sventolato la bandiera d'Italia dal campanile di Giotto. Il presidente Usa Obama ha proclamato il 17 marzo 2011
"Giorno della celebrazione del 150/o Anniversario dell'Unificazione d'Italia".

Oggi pomeriggio il capo dello Stato sarà a Montecitorio per la cerimonia celebrativa, dove però tra i leghisti, sarà presente solo il leader Umberto Bossi, con il ministro Roberto Calderoli, e i governatori Luca Zaia e Roberto Cota. Da giorni i leghisti boicottano i festeggiamenti scatenando la protesta dell'opposizione.

«Le parole del presidente Napolitano testimoniano che il Paese è unito, al di là del dibattito e delle polemiche di questi giorni che, comunque, si potevano evitare», ha detto prima di entrare nella basilica di S.Maria degli Angeli, per la messa celebrata per il 150/mo anniversario dell'Unità d'Italia, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. «Chiunque strumentalizza - ha aggiunto - sbaglia. L'Italia, ora, ha bisogno di unità».

Alla Camera, dominano look tricolore e decorazioni patriottiche per la seduta celebrativa dell'Unità d'Italia. Nel Transatlantico, tirato a lucido, i deputati sfoggiano una nota tricolore con spille e coccarde appuntate sugli abiti. Alcune signore portano una spilla con tre piccole bandiere sovrapposte, altre più sobriamente un fiocchetto appuntato sull'abito.
Al verde delle pochette sfoggiata dalla sparuta (per ora) pattuglia dei parlamentari leghisti, il Partito democratico ha risposto distribuendo a tutti i parlamentari una coccarda tricolore.
Sventola il Tricolore mentre suonano le note del "Piave" della banda artiglieri contraerei dell'Esercito.
Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, a piazza di Spagna partecipa al concerto della banda artiglieria Brigata di Sabaudia, e più volte si impossessa di una bandiera e sventola il Tricolore tra gli applausi delle numerose persone che affollano la scalinata di Trinità dei Monti. La Russa approfitta degli intervalli tra i vari brani in scaletta per distribuire a molti cittadini dei braccialetti tricolore, mentre le note della banda richiamano applausi soprattutto dai più piccoli che affollano la piazza romana.

BAGNASCO,NON RETORICA MA PREZIOSA EREDITA' - "Né retorica né nostalgia" nel dire "grazie a Dio" per l'Italia, "ma consapevolezza che la Patria che ci ha generato è una preziosa eredità e insieme una esigente responsabilità". Li ha espressi il cardinale Angelo Bagnasco nell'omelia della messa in Santa Maria degli Angeli voluta dalla Chiesa italiana per commemorare i 150 anni dell'unità del Paese, e alla quale partecipano le più alte cariche dello Stato.

Primo bilancio di un'affluenza "eccezionale" quella per la notte tricolore. "Agli eventi hanno partecipato circa 100 mila persone". A fare le prime stime di partecipanti è stato l'assessore capitolino alla Cultura Dino Gasperini che ha snocciolato i dati per le varie location. Sono stati 20 mila i visitatori ai musei, 18 mila i presenti a piazza Venezia, 5 mila al Quirinale, 9 mila alla stazione Termini, 5 mila in Campidoglio, 20 mila ai Fori Imperiali, rispettivamente 8 mila a Castel Sant'Angelo e in via del Corso con la Galleria Alberto Sordi. "Un successo straordinario - ha detto Gasperini - nonostante le difficoltà causate dal maltempo e lo spostamento al coperto di alcuni eventi".

 


 




 
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