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05 feb 2011Berlusconi: “Italia commissariata dai pm"

 
di Luciano Lombardini
BRUXELLES, 4 FEB 2011 (Italia Estera) -  Il  presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e' arrivato a Bruxelles. All'ordine del giorno del vertice europeo  i temi dell'energia e dell'innovazione, la crisi dell'euro e la proposta franco-tedesca di un "Patto per la competitivita'" per i 17 Paesi della moneta unica, la situazione in Egitto e in Tunisia.
 Al suo arrivo al vertice europeo ha risposto ai cronisti che gli chiedevano dei processi. «Assistiamo a questa vergogna»,  «ormai siamo una Repubblica giudiziaria, commissariata dalle Procure».
Nonostante una vera persecuzione giudiziaria Silvio Berlusconi ha sempre trovato "un giudice a Berlino" per cui non è mai stato condannato, ed anzi è il leader politico più amato d'Europa. Lo dichiara lo stesso premier ai giornalisti a Bruxelles: "Sono il soggetto universale che si è difeso di più perchè è stato di più attaccato. Credo che siano 2.568 le udienze che sono state necessarie per ottenere dieci assoluzioni e quattordici archiviazioni. Non c'è nessuno nella storia di nessun paese al mondo che è stato attaccato come sono stato attaccato io da certa magistratura". Comunque, ha continuato, "mi sono sempre difeso, ho sempre fatto valere le mie buone ragioni e ho ottenuto i risultati che ho ottenuto perchè alla fine, in tutti i processi, ho trovato un giudice a Berlino".
Questa volta però "c'è un attacco che riguarda il mio privato -afferma Berlusconi - e non posso che condividere l'opinione che i sondaggi ci danno dai cittadini, che continuano a sostenermi.
L'ultimo sondaggio mi dà al 51%, quindi il leader europeo più apprezzato dai cittadini, e il nostro partito è in crescita a oltre il 30%".
Berlusconi sostiene che "gli italiani assistono a questa vergogna nazionale e condividono la nostra opinione di essere una Repubblica giudiziaria commissariata dalle Procure. La sovranità non è del popolo, che vota per un Parlamento che fa le leggi, ma se la legge non piace a certi Pm viene portata davanti alla Corte costituzionale, ed essendo questa con prevalenza dei giudici che vengono dalla sinistra abroga le leggi fatte dal Parlamento. Quindi siamo dentro una situazione kafkiana che dobbiamo assolutamente riuscire a superare".
Silvio Berlusconi chiede che gli equilibri nella cosiddetta 'bicameralina' siano modificati.
"Ricordo - ha detto il premier al suo arrivo al Consiglio europeo di Bruxelles - che soltanto per fair play non avevamo provveduto a sostituire l'uomo di Futuro e Liberta', che invece era da sostituire perche' le commissioni devono rappresentare quello che e' il Parlamento e quindi non e' dato che in una commissione non ci sia quella maggioranza che invece c'e' in Parlamento".
Insomma, ha concluso, la 'bicameralina' si deve "modificare, perche' e' una regola che, ripeto, soltanto per fair play non abbiamo modificato".
Berlusconi  ha risposto cosi' ai cronisti che gli chiedevano se temesse problemi con il Quirinale sul federalismo :'Penso e spero di no'.
L'opposizione in Italia non fa l'interesse del paese: ne e' convinto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo il quale "abbiamo purtroppo questa opposizione contraria agli interessi del paese: siamo sfortunati perche' non e' ancora diventata socialdemocratica e vota sempre no contro tutte le proposte della maggioranza senza verificare se sono o meno nell'interesse del paese.
Questo atteggiamento dell'opposizione, quindi, "pone il nostro Paese non in linea con gli altri paesi europei", ha affermato Berlusconi, spiegando che, a causa di questo, l'Italia ha "il 50% di infrastrutture in meno rispetto ai nostri competitor principali'', "una pubblica amministrazione pletorica e inefficiente", una "giustizia civile dai tempi inaccettabili e una giustizia penale su cui non mi esprimo per carità di patria".
Parlando infine del voto della Camera di ieri che ha rinviato ai pm di Milano gli atti sul caso Ruby, il premier ha sottolineato: "Si è confermato che abbiamo una maggioranza per potere lavorare". "Si è superata la situazione di prima, per cui quando votavamo una legge nel Popolo della libertà c'era la rappresentanza di An che ci diceva che non si poteva andare avanti e non si poteva procedere, soprattutto sulla giustizia", ha detto Berlusconi.
"La maggioranza si situerà oltre i 320, ieri eravamo già 316, contando il voto che ho voluto non dare", ha precisato. "Ora è molto più facile potere lavorare per noi, abbiamo una maggioranza coesa su molti temi e adesso possiamo procedere e mandare avanti in Parlamento anche riforme importanti", ha aggiunto. "Credo che potremo lavorare bene", ha concluso il presidente del Consiglio.  In serata il premier Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con Fabriano, dove si è svolta una festa del Pdl ha poi detto:  «Non bisogna arrendersi, e io sono l'esempio della resistenza: da 17 anni mi rivolgono accuse pesanti come macigni per mandarmi a casa, ma io continuo a restare al mio posto» «Contro di me - ha detto il premier - ci sono attacchi di una violenza inaudita ma andrò avanti, questi processi farsa saranno un boomerang; sono determinato ad andare avanti con forza nella consapevolezza di essere dalla parte giusta e per realizzare le cose che servono al paese».

E' stato dissequestrato  l'ufficio presso il Csm di Matteo Brigandì, il consigliere laico del Consiglio superiore della Magistratura indagato dalla procura di Roma per abuso di ufficio in relazione ad un articolo sul procuratore aggiunto Ilda Boccassini apparso nei giorni scorsi sul quotidiano Il Giornale e redatto da Anna Maria Greco
In base a quanto si apprende da fonti giudiziarie i carabinieri avrebbero sequestrato alcuni documenti. Gli inquirenti dovranno analizzare anche i pc sequestrati ieri nell'abitazione della giornalista del quotidiano meneghino, Anna Maria Greco, autrice dell'articolo sul magistrato. Non è escluso che sia la giornalista che con Bringandì vegano nei prossimi giorni ascoltati dagli inquirenti.

La perquisizione nei confronti della giornalista de "Il Giornale" Anna Maria Greco è stata compiuta dai carabinieri "nel pieno rispetto delle regole imposte dal codice, in particolare della dignità e del pudore". Lo afferma il procuratore della repubblica di Roma Giovanni Ferrara in una nota che prende spunto dalle polemiche sollevate dalle dichiarazioni di Greco la quale ha detto di essere stata costretta a spogliarsi.

Luciano Lombardini/Italia Estera




 
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