21 gen 2011 | La celebrazione della 'Giornata dell'Informazione' al Quirinale |
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ROMA,21 GENN 2011 (Italia Estera) - Si e' svolta al palazzo del Quirinale la celebrazione della 'Giornata dell'Informazione', con la partecipazione dei promotori e dei vincitori dei Premi giornalistici che hanno ottenuto l'adesione della Presidenza della Repubblica. Dopo l'indirizzo di saluto del presidente dell'Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino, del presidente emerito della Corte Costituzionale Riccardo Chieppa che ha presentato il 'Codice di autoregolamentazione in materia di rappresentazione delle vicende giudiziarie delle trasmissioni radiotelevisive' e del vicedirettore della 'Stampa' Massimo Gramellini intervenuto sulla storia del giornalismo nell'Italia unita, e' intervenuto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Nel corso della cerimonia, il Capo dello Stato ha consegnato alla vedova Casalegno la medaglia d'oro al valor civile 'alla memoria' di Carlo Casalegno. Erano presenti - come informa un comunicato del Quirinale - i sottosegretari alla presidenza del Consiglio dei ministri Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, il presidente della Commissione Parlamentare di vigilanza sui servizi radiotelevisivi Sergio Zavoli e rappresentanti del mondo dell'informazione.
“Ancora una volta dal capo dello Stato parole di saggezza e un appello alla moderazione in un momento in cui il conflitto fra le istituzioni ha assunto toni di esasperata gravita’”. Lo afferma in una nota Antonio Leone vicepresidente della Camera dei Deputati del PdL, a commento dell’intervento di Napolitano in occasione della Giornata dell’Informazione. “Conforta il richiamo accorato del Presidente perche’ sia ristabilito il perduto equilibrio fra giustizia, politica e governo - aggiunge Leone - ma va soprattutto apprezzato l’invito al mondo dell’informazione perche’ recuperi il rispetto della privacy, che e’ un diritto inalienabile di ogni cittadino. Parole - conclude Leone - ancora piu’ significative se messe in relazione a quanto avviene in questi giorni. Una certa magistratura, che ha di fatto archiviato il segreto istruttorio e che notifica avvisi di garanzia tramite siti internet, continua a incoraggiare con fughe di notizie mai punite processi mediatici che non approdano mai nelle aule di giustizia e troppo spesso finiscono nel nulla”.
“Le riflessioni del presidente Napolitano sull’esigenza di senso dell’equilibrio e di rispetto reciproco nei rapporti fra giustizia e politica e sulle occasioni perse sono indubbiamente apprezzabili, anche nel sottofondo di amarezza che esse sottintendono e condivisibili per cio’ che riguarda l’azione da lui svolta nel periodo della sua presidenza”. Lo afferma in una nota il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto. “Per altro verso, pero’, e’ difficilmente contestabile che - non da oggi ma da molti anni a questa parte -chi ha portato avanti attacchi ripetuti e’ stato un settore della magistratura ai quali, casomai, e’ stata data una risposta polemica, quasi sempre senza conseguenze significative, da parte delle forze politiche piu’ colpite da iniziative giudiziarie fortemente politicizzate.
Purtroppo, poi, iniziative legislative che avrebbero favorito una tregua o sono state snaturate nella dialettica parlamentare, sono state - qualche tempo fa - sostanzialmente bocciate dalla Corte Costituzionale. Tutto cio’, indubbiamente, ha contribuito al deterioramento della situazione che, pero’, anche per superarla, va rappresentata per come si e’ sviluppata nella realta’. A nostro avviso se su questo tema si vuole assumere un atteggiamento costruttivo l’unica via e’ quella di riprendere il percorso delle riforme istituzionali e, nel loro quadro, di ristabilire il testo originario del’art.68 della Costituzione”.
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