Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
15 gen 2011A MIRAFIORI vince il 'sì'

Affluenza quasi al 95%. Bruciate le bandiere del fronte favorevole all'accordo
 
 
di Luciano Lombardini
ROMA. 15 GENN. 2011(Italia Estera) -  Il 'sì' ha vinto al referendum sull'accordo per lo stabilimento di Mirafiori della Fiat. Con l'inizio dello spoglio dell'ultimo seggio il vantaggio del si' e' diventato irrecuperabile. Hanno votato, secondo gli ultimi conteggi 5.139 persone (il 94,6%). Sostenitori del 'no' hanno bruciato bandiere del fronte del 'sì' davanti lo stabilimento. Alle ultime battute dello spoglio del referendum della Fiat di Mirafiori, quando la vittoria del si' era ormai matematica, lo scrutinio e' stato momentaneamente sospeso per l'esultanza dei sostenitori del si' che e' stata contestata con proteste dal fronte del no.

A Mirafiori per il referendum sull'accordo per il rilancio dello stabilimento Fiat ha votato  il 94,6% dei lavoratori aventi diritto. E’ stata superata la già altissima affluenza che si era registrata per il voto sull'accordo di Pomigliano di quest'estate (95%). Le urne si sono chiuse alle 19.30,
 
"La vicenda Fiat è uno spartiacque fra quanti vogliono la modernità e quanti si illudono di poter strumentalizzare i lavoratori per tornare al passato", ha detto ieri sera il premier Silvio Berlusconi, sicuro della vittoria del 'sì' all'accordo. Il 'no' è "una strada senza ritorno", secondo il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.

ANGELETTI (UIL): HANNO VINTO LE RAGIONI DEL LAVORO - ''Come per tutti i veri cambiamenti la decisione e' stata sofferta. Alla fine hanno vinto le ragioni del lavoro''. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti. ''Il si' all'accordo - ha detto - ci fa vedere con piu' ottimismo il futuro di Mirafiori e dell'industria automobilistica nel nostro Paese.

PALOMBELLA (UILM): MIRAFIORI VIVRA', GRAZIE AI LAVORATORI - ''Mirafiori vivra', grazie ai lavoratori'': e' la prima dichiarazione dopo la vittoria del si' al referendum sull'accordo per il rilancio dello stabilimento di Mirafiori del segretario generale della Uilm, Roco Palombella. ''Ringrazio - ha detto - tutti i lavoratori, ad uno ad uno, che si sono espressi positivamente rispetto all'intesa per la vita dello stabilimento di Mirafiori. Anche i lavoratori, che hanno ritenuto di comportarsi in modo opposto, sappiano del nostro rispetto nei loro confronti: da oggi anche loro, come gli altri, saranno tutelati nel loro lavoro in fabbrica ed in quella che sara' la loro prossima azione sindacale''. ''Con l'accordo - ha aggiunto - si realizzeranno nuova produzione, salvaguardia dei livelli occupazionali, ed il possibile aumento degli stessi. La vittoria del si' al referendum sul futuro dello stabilimento dimostra come il gruppo dirigente dei metalmeccanici della Cgil sia riuscito ad infilarsi in un vicolo cieco, osteggiando fino all'ultimo istante il risultato vincente. Tra le nostre responsabilita' ci sarà anche quella che i lavoratori non subiscano le conseguenze di questa dissennata scelta. Alla Fiom - ha concluso - la richiesta di una seria riflessione su quanto e' accaduto e la speranza che questa organizzazione ritorni a fare sindacato. A noi l'onere di gestire la complessa intesa con Fiat e l'avvio del tavolo di confronto, il prossimo 24 gennaio, con Federmeccanica per la discussione sulla disciplina dell'auto, condizione essenziale per far rientrare le 'newco' della casa torinese all'interno del contratto nazionale di lavoro metalmeccanico''.

FISMIC: SCONTATO TESTA A TESTA, ORA RICOSTRUIRE IL CONSENSO - La battaglia all'ultimo voto nel referendum sull'accordo sullo stabilimento Fiat di Mirafiori era ''scontata'' ma adesso che ha vinto il si' ''bisogna lavorare con pazienza e ricostruire le ragioni di largo consenso che necessita un investimento cosi' importante''. Lo afferma il segretario generale del Fismic, Roberto Di Maulo sottolineando che sulla vertenza ''c'e stata troppa demagogia e confusione'' che ha impedito di spiegare ai lavoratori che non si ledeva nessun diritto''.

CENTRELLA (UGL): HANNO VINTO I LAVORATORI - ''Oggi hanno vinto prima di tutto i lavoratori di Mirafiori e li ringraziamo per aver creduto nelle nostre ragioni''. Lo ha detto il segretario generale dell'Ugl Giovanni Centrella commentando a caldo il risultato del referendum sull'accordo per il rilancio dello stabilimento di Mirafiori. ''La loro maturita' e i loro senso di responsabilita' - ha detto - hanno salvato decine di migliaia di posti di lavoro e faranno partire finalmente Fabbrica Italia''.
 



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati