PIACENZA - A teatro tra i ruderi della “Piccola Pompei” padana. Anche quest’anno, Veleia Romana, suggestivo sito archeologico della provincia di Piacenza, si prepara a dare il benvenuto alla 3° edizione di “Teatro e Archeologia”, una fortunata rassegna di spettacoli classici, diretta dal regista Beppe Arena, che nei mesi di luglio e agosto avrà come sfondo il suo antico e bellissimo Foro.
In cartellone ci sono piece del teatro latino che portano la firma di autori famosissimi come Plauto e Petronio, i cui personaggi saranno interpretati da attori del calibro di Alessandro Haber e Simona Cavallari. Il primo appuntamento è fissato per il 21 e 22 luglio con il Miles Gloriosus di Plauto, messo in scena con 10 giovani attori scelti tra i diplomati delle più prestigiose scuole di teatro d’Italia, seguito il 27 luglio dal Satyricon di Petronio, i cui brani - scelti e tradotti da Michele Di Martino - saranno interpretati sotto forma di recital da Alessandro Haber. Il 2, 3 e 4 agosto sarà infine la volta di Didone, a cui darà voce e corpo Simona Cavallari, su testo scritto dallo stesso Di Martino, liberamente ispirato al IV libro dell’Eneide di Virgilio. Questa originale rassegna (il cui sottotitolo è “Drama”), che sta ormai diventando un appuntamento fisso dell’estate in Val d’Arda, nasce dalla collaborazione tra la Provincia di Piacenza e Piacenza Turismi, con il patrocinio del Ministero per i Beni Culturali, della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Emilia-Romagna, di numerosi enti ed istituzioni della vallata.
Oltre che un evento culturale, “Teatro e Archeologia” è anche un’occasione turisticamente ghiotta, perché dà modo di scoprire uno scampolo di territorio piacentino molto accattivante come la Val d’Arda, una piccola miniera di tesori d’arte, di storia, natura e gastronomia. Meta di sicuro interesse per ogni bon vivante, ad appena un’ora d’auto da Milano e a un’ora d’aereo da Roma. Le sue attrattive sono infatti tante, a cominciare dalla stessa Veleia dove, oltre al Foro con l’adiacente basilica, si possono ammirare le terme, i quartieri di abitazione e un piccolo museo archeologico. L’intera valle è poi punteggiata da villaggi lillipuziani con le caratteristiche case in sasso, da fantastici manieri e borghi fortificati (Vigoleno, Gropparello, Castellarquato…), che svettano su gole selvagge e colline soleggiate; da boschi di quercia e castagno, paesaggi alpestri, calanchi e riserve fossili (il Parco dello Stirone, la Riserva Naturale del Piacenziano), che sono un piccolo eden per gli amanti del turismo naturalistico. Da pievi antiche come quella di Vernasca, nate sul solco della Via Francigena; da abbazie cistercensi come Chiaravalle della Colomba e gioielli dell’architettura romanica come la Chiesa e il Battistero di Vigolo Marchese.
Non ultima, l’enogastonomia, che ha come pezzi forti piatti della cucina povera contadina e montanara: torta di patate, pisarei e fasò, salumi DOP come la celebre coppa, il salame, la pancetta. E poi, formaggio grana, provolone e gli immancabili vini doc dei Colli Piacentini.