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12 gen 2011I prodotti “Made in Lazio” protagonisti nell’Italian food di qualità a Eataly New York

La manifestazione, presentata nella Grande Mela dall'assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio, Angela Birindelli, con l'assessore alle Attività Produttive, Pietro Di Paolo, prevede l'esposizione, la degustazione e la vendita dei prodotti e la presentazione del valore storico, artistico e culturale delle zone di produzione
di Beppe Nisa 
NEW YORK 10 GENN 2011 (Italia Estera) - Qualche mese fa il New York Times ha pubblicato un servizio sulla cucina romana e i prodotti del Lazio, ricorda Angela Birindelli,  nel prendere la parola  alla mostra sul Turismo, agroalimentare e attività produttiva "Made in Lazio"  che sono stati protagonisti dell'Epifania newyorkese nel megastore Eataly, diventato il tempio della qualità italiana da portare sulle tavole americane.  "È per questo – ha aggiunto la Birindelli -  che crediamo l'iniziativa avviata oggi sia un punto di partenza a Eataly molto importante per diffondere il nostro prodotto regionale di qualità".
 
 Lenticchie di Onano, Fagioli cannellini di Atina, Nocciole dei Monti Cimini, prosciutto di Bassiano, Pecorino Romano, olio extravergine, accompagnati dai migliori vini del Lazio, sono solo alcune delle eccellenze alimentari della regione  che per tutto il mese di gennaio saranno protagonisti dello spazio che il palazzo Eataly di New York dedica ai migliori prodotti del Lazio. Un’iniziativa nata per promuovere sul mercato americano la qualità e l’originalità delle nostre eccellenze enogastronomiche e valorizzarle anche dal punto di vista territoriale e agrituristico.
 
La manifestazione, presentata a New York dall'assessore alle Politiche Agricole e Valorizzazione dei Prodotti Locali della Regione Lazio, Angela Birindelli (nella foto), insieme all'assessore alle Attività Produttive, Pietro Di Paolo, prevede l'esposizione, la degustazione e la vendita dei prodotti e la presentazione del valore storico, artistico e culturale delle zone di produzione, per avviare un'azione di marketing territoriale finalizzata a promuovere, tra gli appassionati newyorkesi, il turismo rurale ed enogastronomico nel Lazio.
"Un’iniziativa importante - dichiara l'assessore Birindelli - se consideriamo che il 75% dei prodotti agroalimentari italiani distribuiti nel mondo sono falsi. In Canada e negli Stati Uniti la mancanza di tutela legale dei nostri marchi porta un rapporto tra prodotti originali e contraffatti dell’uno a 8. Rapporto che genera un fatturato di 3 miliardi di euro per i prodotti originali contro i 24 e più miliardi di quelli falsificati".
Eataly è un modello originale di mercato in cui i prodotti di alta qualità della tradizione agroalimentare italiana non si comprano solo, ma si consumano e si studiano. Un luogo che unendo vendita e cultura seleziona e offre le eccellenze enogastronomiche del nostro paese.
"L’obiettivo che ci poniamo con questa iniziativa - conclude la Birindelli - è quello di provare a percorrere una nuova via nel sistema della distribuzione alimentare e della commercializzazione dei migliori prodotti artigianali, ispirandoci a parole chiavi quali sostenibilità, qualità e tipicità. Il tutto all’interno di un mercato come quello americano, da sempre molto importante per l’export delle nostre aziende.
Dopo questo mese di conoscenza e promozione delle nostre eccellenze, il prossimo passo sarà quello di aumentare il numero delle referenze laziali all’interno di Eataly e di tutto il mercato statunitense. La nostra volontà è di aprire un nuovo canale distributivo per sostenere le aziende regionali ad esportare i loro prodotti in America e consentire ai consumatori statunitensi di conoscere e, soprattutto, acquistare i veri prodotti Made in Lazio"-
 
A fare gli onori di casa è stato Oscar Farinetti, l'imprenditore che si appresta ad aprire un altro punto vendita nella Città Eterna. Presenti il console generale Francesco Talò, l'assessore al Turismo e Marketing del "Made in Lazio" Stefano Zappalà,  con gli assessori della regione Lazio, Pietro Di Paoloantonio e  Angela Birindelli.
"Lazio non è solo la grande città di Roma che è unica al mondo, è una regione al centro dell'Italia ricca di cultura e prodotti di qualità. Il Lazio è una regione da godere interamente" ha detto Talò durante la presentazione.
"La nostra regione vuol fare riscoprire le eccellenze della sua produzione, di scoprire gli antichi sapori, promuovere quelle che erano le nostre piccole imprese artigiane che rappresentano antiche sapienze. Ecco - ha sottolineato Paoloantonio - questa è la strada che desideriamo perseguire nella crescita dei nostri territori per far tornare il nostro sistema produttivo ad essere fortemente competitivo".
In serata, presso l'Enit a Rockefeller Center, la regione Lazio ha incontrato gli operatori turistici per offrire una varietà di attrazioni che non comprendono solamente la città Caput Mundi, ma tutto il territorio regionale con percorsi alternativi a quelli solitamente divulgati dagli agenti di viaggio.
 
 
Un po’ di storia
Al numero 200 della Quinta Strada, dove si incrocia con la Broadway,  ha aperto  il nuovo Eataly New York. Annunciato al Rockfeller Center, Midtown, già due anni fa, complice la crisi economica americana che un anno fa ha colpito gli immobili della Grande Mela, il “patron degli Alti Cibi”, Oscar Farinetti – con alcuni soci americani assai importanti – è riuscito nel colpo di assicurarsi a un buon prezzo d’affitto un building più grande dell’ipotesi iniziale e molto prestigioso: si trova tra la 23esima e la 24esima strada e occupa un intero isolato. E’ un edificio storico, di fine Ottocento, alto 15 piani: si affaccia sulla Madison Square e guarda il Flatiron Building, il famoso grattacielo a forma di ferro da stiro costruito pochi anni dopo, ed è stato ristrutturato da poco. Questo palazzo ai piani alti ospita gli uffici di Tiffany, mentre a pian terreno accoglie l’area vendita di Eataly, con sei ristoranti tematici e una birreria-vineria nel rooftop. Siamo in pieno Flatiron District, nella zona che fa da cernieria tra la zona DownTown più “europea di New York”, con Chelsea e Greenwich, e l’area turistica di MidTown a Time Square. Beppe Nisa/Italia Estera
 
(nella foto in alto, Oscar Farinetti sulla Quinta Strada davanti all’ingresso di Eataly New York, al numero 200; nella seconda foto l'Assessore Birindelli)
 



 
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