03 feb 2009 | Prosegue la visita di Napolitano in Lussemburgo |
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LUSSEMBURGO, 3 FEB. (Italia Estera) - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano da ieri è in visita di tre giorni in Lussemburgo. Lo accompagna il ministro degli Esteri Franco Franco Frattini. Una visita che , riferisce la Farnesina, ha come obiettivi principali quello di dare nuovo impeto alle relazioni bilaterali, caratterizzate dall’assenza di contenziosi e da una forte intensità in tutti i settori, nonché di coltivare il dialogo su temi comunitari e internazionali di comune interesse con un Paese che condivide con l’Italia lo status di Paese fondatore delle Comunità Europee e l’appartenenza all’Alleanza Atlantica. Ulteriore obiettivo è poi rinsaldare i legami con la locale collettività italiana, la seconda in Lussemburgo per consistenza numerica. Oltre a partecipare agli incontri previsti dall’agenda del Presidente Napolitano, il ministro Frattini ha incontrato ieri il ministro della Giustizia, del Tesoro e del Bilancio lussemburghese, Luc Frieden e, oggi, avrà colloqui con il vice primo ministro e ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn.
Ieri il Presidente Napolitano ha partecipato al pranzo di Stato offerto dal Granduca Enrico di Lussemburgo. “L’impegno a tenere vivo ed approfondire il grande ideale dell’integrazione europea non ha mai cessato di animare i governanti di questo Paese, a partire dai primi passi della costruzione comunitaria fino ai giorni nostri” ha detto Napolitano, nel corso del brindisi.
“Giorni - ha aggiunto il Capo dello Stato - dobbiamo riconoscerlo, caratterizzati da elementi di incertezza sul futuro dell’Europa che richiedono un impegno ed una convinzione ancora maggiori da parte di Paesi come il Lussemburgo e l’Italia sempre all’avanguardia del processo di rafforzamento dell’unità europea, anche e specialmente sul piano politico. Ci troviamo infatti di fronte alla possibilità concreta di effettuare - superando incertezze e resistenze - un salto di qualità con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, che renderà possibile un’Europa più forte e incisiva sul piano internazionale e permetterà, laddove necessario ed opportuno, che alcuni Stati procedano per primi sulla strada dell’approfondimento dell’Unione, lasciando sempre aperta la porta a successivi ricongiungimenti. Credo che proprio in questa dialettica tra unità e differenziazione sia una delle chiavi dell’Europa del futuro”.
“Dinanzi alle sfide e minacce del nostro tempo - ha proseguito il Presidente Napolitano - e guardando alle nuove prospettive che si aprono nelle relazioni internazionali, l’Italia e il Lussemburgo possono richiamarsi alla loro costante convinzione che il dialogo e la concertazione rappresentino la sola via percorribile per il superamento delle tensioni, per la soluzione dei conflitti”.
Il Presidente della Repubblica ha anche sottolineato che “con oltre 120 nazionalità rappresentate all’interno della popolazione residente sul suo territorio, il Lussemburgo manifesta una straordinaria apertura internazionale, della quale è stato un autentico precursore”. “Da sempre destinatario di passaggi, divisioni ed invasioni, negli ultimi due secoli il Granducato si è prestato a diventare la patria accogliente di numerosi immigrati, facendo dell’integrazione la propria bandiera. Chi meglio dei miei connazionali, qui presenti in forze da oltre 100 anni, può testimoniare – ha rimarcato Napolitano della calorosa accoglienza che il Lussemburgo ha destinato alle popolazioni che di volta in volta vi trovavano rifugio, lavoro, nuove opportunità?”
Il Capo dello Stato si è detto “orgoglioso di visitare un paese nel quale la collettività italiana è tanto bene integrata da poter essere presa ad esempio. Una collettività che grazie alla propria tenacia, adattabilità e generosità, ha tanto contribuito, la ringrazio di averlo ricordato – ha detto Napolitano rivolgendosi al Granduca - allo sviluppo politico, economico e sociale di questo paese”. “Tale armoniosa fusione tra le nostre popolazioni in Lussemburgo – ha continuato Napolitano - ha la sua più forte testimonianza non solo e non tanto nelle numerose manifestazioni dello stile di vita italiano qui particolarmente apprezzato, ma soprattutto nei vincoli di amicizia e comunanza di vedute sul piano internazionale e bilaterale che ci uniscono. Lussemburgo e Italia, nei solchi di un passato condiviso e di una storia di emigrazione felice ed esemplare, riescono ad esprimere da molti anni un diffuso sentire comune e piena sintonia rispetto alle principali questioni aperte sulla scena internazionale. I nostri rapporti bilaterali si sviluppano e si arricchiscono in tutti i settori, sul piano politico ed economico, sociale e culturale”.
Oggi il Presidente Napolitano e il Granduca di Lussemburgo inaugurano la grande mostra sui Tesori delle Banche italiane “Tra sacro e profano: i protagonisti e le storie nella pittura del secolo XVII” . Un mostra che “assume, alla luce di ciò che caratterizza i nostri rapporti, significato altamente simbolico - ha detto Napolitano - nel suo profondo legame tra il sistema finanziario delle banche, così sviluppato in Lussemburgo, e la cultura che queste hanno da sempre coltivato”. Una mostra “altamente rappresentativa delle numerose sfaccettature proprie delle relazioni bilaterali tra il Granducato e l’Italia”, ha concluso il Capo dello Stato (Italia Estera) -
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