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27 gen 2009MUSICA: è morto Mino Reitano

MILANO, 27 GENN. (Italia Estera) - Il cuore di Mino Reitano questa volta non ha retto. È morto nella sua casa di Agrate Brianza, in provincia di Monza. Il cantante, 64 anni, malato da due anni, era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e anche nello scorso novembre. Fino alla fine è stato assistito dalla moglie Patrizia e dalla figlia Giuseppina Elena. Nato a Fiumara, in provincia di Reggio Calabria, nel 1944, conquistò il successo nel 1968 con “Avevo un cuore (che ti amava tanto)” e “Una chitarra cento illusioni”. Con i proventi di queste prime canzoni acquistò un lotto di terreno ad Agrate Brianza dove costruì «Reitanopoli», un ranch in piena Brianza in cui si stabilì con la famiglia. I funerali del cantante, che lascia anche un'altra figlia, Grazia Benedetta, si svolgeranno giovedì alle 15 nella chiesa di Agrate.
 
Mino Reitano era particolarmente amato dalle comunità italiane all’estero. Memorabile la sua tournee del 2006, pochi giorni prima si ricevere a Roma dal Radiocorriere Tv un premio per la sua popolarità fra gli italiani nel mondo. Col suo 'Calabria Mia World Tour'  iniziò da Sydney e proseguì poi in Cina ed in altri paesi del mondo fino al 2007, anche per festeggiare i 40 anni di carriera musicale del cantante calabrese. Dopo due appuntamenti a Sydney, il tour si trasferì a Brisbane, Melbourne, Adelaide e Perth, prima di andare a Shanghai. E fu proprio l'Australia, 38 anni fa, a dare il battesimo per quella che fu la prima e importante tournee mondiale del cantante di Fiumara i cui successi vanno da 'L'uomo e la valigià a 'Una chitarra tante illusioni', da 'Gente di Fiumara' a 'Calabria mia'.
 
Così Pippo Baudo ricorda commosso il cantante, scomparso questa sera: “Mino Reitano era un bravissimo ragazzo, ostinato, il classico emigrante con grande voglia di arrivare, esuberante, simpatico”. Nonostante il finale tragico e la sofferenza che durava da parecchi anni - sottolinea Baudo - Mino è stato fortunato, perché ha avuto dalla vita quello che voleva, passando dall'anonimato della provincia meridionale ai palcoscenici più importanti del mondo dello spettacolo, del quale è diventato a pieno titolo un protagonista”. Di Reitano, Baudo cita “i grandi successi a Sanremo, ma soprattutto a Canzonissima, con la sua capacità di coinvolgere centinaia di migliaia di persone, che da casa lo votavano senza esitazione, e di farsi notare, con esibizioni che a qualcuno talvolta sembravano eccessive. Ma aveva anche l'animo del compositore: ha scritto, tra l'altro, “Una ragione di piu”, uno dei brani più belli del repertorio di Ornella Vanoni, che considerava il suo piccolo capolavoro”.”Finchè ha avuto la forza - dice ancora Baudo - non si è mai risparmiato nei suoi spettacoli, che duravano anche tre ore, grazie alla sua grande voglia di farsi amare. Mino - conclude Pippo - lascerà un ricordo piacevole e simpatico, e questa è la cosa più bella per un artista”. (Italia Estera) -



 
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