TRIESTE, 27 GENN.(Italia Estera) - Si è svolta questo pomeriggio nella storica sede di Palazzo Tonello l’Assemblea Generale che oltre ad aver approvato il bilancio del 2008 ed adempiuto alle previsioni statutarie ha anche provveduto al rinnovo delle cariche sociali per il quadriennio 2009-2013.
I 136 Delegati hanno riconfermato all’unanimità Massimilano Lacota alla guida dell’associazione per altri quattro anni, che si profilano decisivi per le aspettative degli esuli in materia di restituzione, ma non solo.
Lacota, 37 anni non ancora compiuti, è il più giovane dirigente del variegato panorama associativo che fa capo al mondo degli esuli istriani, fiumani e dalmati. Sposato con due figli, imprenditore e consulente nel settore dei trasporti, Lacota è anche promotore e presidente dell’Unione Europea degli Esuli e degli Espusli, organismo internazionale di patronage fondato nel 2007 a Trieste dalle principali organizzazioni di espulsi in Europa.
Con Lacota sono stati rieletti anche i due vicepresidenti Enrico Neami e Nelia Verginella, mentre i consiglieri eletti sono Francesco Balestier, Diego Fava, Enrico Brandmayr, Romano Manzutto, Anita Derin.
Membri del Collegio sindacale sono stati eletti Fabio Galopin (presidente), Luigi Fava e Beniamino Moscarda. I probiviri eletti sono Libero Coslovich, Pietro Valente e Fulvio Bolobicchio. (Italia Estera).
Un pò di storia
L'Unione degli Istriani – Libera Provincia dell'Istria in Esilio è la principale organizzazione di esuli istriani in Italia ed ha sede nello storico edificio di Palazzo Tonello in Trieste.
Nata nel 1954 dopo il ritorno di Trieste all'Italia e la contemporanea perdita anche dell'ultimo lembo d'Istria ceduta alla Jugoslavia comunista di Tito in conseguenza del Memorandum di Londra, l'Unione degli Istriani – composta principalmente da esuli provenienti dalla ex “Zona B” del Territorio Libero di Trieste – ha quale scopo statutario quello di rappresentare gli esuli italiani dall'Istria e di difenderne e tutelarne i diritti e le aspettative disattese.
Si legge in una targa marmorea all'ingresso della sala maggiore (Sala Chersi): Gli esuli Istriani-fiumani-dalmati affidano questa “Casa Madre” a coloro che in tempi migliori realizzeranno il sogno dei padri. Trieste, 16-9-1984, facendo chiaro riferimento all'aspettativa che ogni esule ha di poter tornare da uomo libero nella propria casa.
Nell'edificio di via Silvio Pellico 2 in Trieste ha sede infatti anche la Casa Madre, società fondata ormai più di vent'anni fa per gestire ed amministrare la prestigiosa sede triestina in cui trovano spazio due sale conferenza, una biblioteca aperta al pubblico, un locale ritrovi, la Segreteria e la Presidenza.
Gli azionisti della Casa Madre sono gli stessi soci dell'Unione degli Istriani che nell'84 si autotassarono acquistando le azioni.
La Libera Provincia dell'Istria in Esilio ha numerosi rappresentanti e delegati in tutta la penisola, nelle Americhe ed in Australia.
Dal 2006 è operativa una filiale a Bruxelles, atta a garantire un rapporto diretto e continuativo con le autorità europee anche date le recenti attività e sempre più articolate attività intraprese sul piano internazionale.
L'Unione degli Istriani è strutturata sulle “Famiglie”, ovvero gruppi di esuli provenienti da una singola località istriana. Le Famiglie sono di fatto delle associazioni autonome che si coordinano nell'Unione, cui esse aderiscono. I presidenti delle Famiglie siedono nel Consiglio Generale dell'Unione degli Istriani.
Oltre alle Famiglie, esistono in seno all'Unione due circoli culturali ed un Gruppo Giovani, vera riserva di spinta per le attività dell'associazione.(Italia Estera) -