Fondato nel 2000 Direttore Responsabile Giuseppe Maria Pisani                  
HomeArgomentiArchivioNewsletter gratuitaChi siamoI nostri serviziContattiSegnala il sito
 
Cerca nel sito
»www.ItaliaEstera.tv
»Paolo Gentiloni é il Ministro degli Esteri italiano
»Emigrazione: Note storiche per non dimenticare - Quanti sono gli italiani all'estero?
»Direzione Generale per gli Italiani all'Estero
»Rappresentanze Diplomatiche - in aggiornamento
»AIRE Anagrafe degli Italiani all'Estero
»Servizi Consolari per gli italiani all'estero
»Autocertificazione
»Patronati italiani all'estero
»Cittadinanza Italiana all'Estero
»Il voto degli italiani all’estero
»COMITES
»CGIE Consiglio Generale degli Italiani all'Estero
»Assessorati Regionali con Delega all'Emigrazione e all'Immigrazione
»IL PASSAPORTO ELETTRONICO
»Viaggi Usa, comunicare i dati in anticipo - Registrazione anche da turisti italiani
»STAMPA ITALIANA ALL'ESTERO: quanta, dove, quanti fondi, chi li prende
»LA CONVENZIONE ITALIA-STATI UNITI PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI FISCALI
»La convenzione Italia-Canada per evitare le doppie imposizioni fiscali
»Ascolta la radio di New York: ICN
RomaneapoliS
www.romaneapolis.tv


Il voto degli Italiani all'Estero

Elezioni Politiche 2008

Elezioni Politiche 2006


Infocity
Messaggero di sant'Antonio
Italiani d'Argentina
  
19 nov 2008La Delegazione del C.T.I.M. Germania incontra il suo Segretario On. Mirko Tremaglia

ROMA,19 NOV. (Italia Estera) - L'On. Mirko Tremaglia (nella foto) - come informa una nota del CTIM - ha incontrato sabato scorso una Delegazione del Comitato Tricolore di Germania guidata dal Consigliere C.G.I.E. Oreste Motta, comprendente il neoeletto Presidente della Delegazione CTIM nella Repubblica Federale Lucio Albanese, il Responsabile della Federazione CTIM di Stoccarda Giancarlo Larosa e il giovane Mario Cunsolo.
Tra un aereo che non decollava a causa dello sciopero dell'Alitalia ed un altro che non sbarcava i propri passeggeri (sempre dell'Alitalia), il Segretario Generale dei Comitati Tricolore per gli Italiani nel Mondo è riuscito ad incontrare gli attivisti per un serrato colloquio sulle tematiche attuali, per alcuni versi drammatiche, degli italiani all'estero.
Argomento della discussione i tagli previsti nel bilancio di previsione dello Stato per l'anno 2009 e quello del triennio 2009-2011. Si é convenuto che "non si possono dissanguare gli italiani all'estero", che bisogna recuperare i soldi sostenendo le note di variazione al bilancio. "Dove c'è un corso di lingua e cultura italiana che funziona, bisogna salvarlo!" è stata l'opinione unanime.
"Dobbiamo studiare una Finanziaria, ha affermato l'On. Tremaglia, che permetta anche al progetto "AP Program" da me controfirmato insieme a Matilde Cuomo, allorchè ero Ministro degli italiani nel mondo, di proseguire con l'insegnamento dell'italiano non solo in 500 scuole di New York e dintorni, ma in altre 500 degli Stati Uniti d'America".

Nel corso della riunione si sono approfonditi  i vari capitoli di spesa e, di fronte alla decimazione di circa 50 milioni di euro di fondi destinati agli italiani nel mondo, il Padre della legge del voto agli italiani all'estero è "esploso" dicendo "È una cosa ignobile; sarebbe interessante sapere dove vanno a finire quei soldi, quando in Italia si buttano via miliardi di euro". E poi: "Se fosse stata approvata la Bicamerale, sarebbe stato diverso, ci saremmo mossi alacremente". Molti deputati e senatori di entrambi gli schieramenti sono d'accordo, perché "solo così si può fare politica per gli italiani nel mondo. Questa è la strada maestra".
 "Datemi un po' di tempo; - ha chiesto Tremaglia - appena mi sarò rimesso, darò battaglia: Fini e Schifani, i Presidenti dei due rami del Parlamento ci devono dare una mano", sostiene il grande "politico con il cuore". "Nonostante la nostra ferma posizione, noi non dobbiamo crearci altri avversari. Di nemici alle idee del CTIM ne abbiamo abbastanza, così come tutti gli altri italiani all'estero che sono bersagliati da un partito trasversale che non li conosce e non li ama".
Rivedendo il passato non molto lontano, Tremaglia sottolinea: "Guardate la nostra lista "Per l'Italia nel mondo con Tremaglia": boicottata da tutti, tradita, sfruttata dagli ex-amici, non è stata capita dagli alleati. Era una grande occasione, andava oltre i partiti tradizionali, superiore ai simboli del passato. Una nave di transito per tutti, non accettata! Una vittoria di questa lista ci avrebbe portato lontano dalla partitocrazia e non saremmo, ora, in questo baratro!"
Il momento di nostalgia e rammarico è breve. La discussione prosegue a ritmo incalzante, ampia e approfondita. Si commenta che "i rami secchi vanno tagliati: chi non produce promozione, chi non dà risultati, deve essere scartato". "La nostra posizione, e qui si ragiona per tutte le comunità all'estero, deve essere propositiva, non contraria a tutto e a tutti", e si decide che "il nostro metodo deve essere la discussione costruttiva ed obiettiva".
Il CTIM  - si legge nella nota - deve prendere in mano le redini della politica per gli italiani nel mondo: questo Comitato ha sempre proposto, ha sempre lavorato incessantemente, ma pochi lo sanno o lo vogliono sapere, anche quelli che non vogliono ricordare le leggi (tra cui, le più importanti, il diritto all'esercizio del voto all'estero e l'AIRE), le decisioni, le migliaia di proposte che abbiamo promosso nel corso di decenni.

L'aumento delle pensioni minime al milione di vecchie lire, per esempio, è stata una manna per gli italiani dell'America Latina che vivevano in condizioni di estrema povertà; naturalmente per migliaia di loro non saranno ancora sufficienti, ma ciò è stato un salvataggio; altri dovevano dare l'assegno di solidarietà. Chi si ricorda poi del passaporto rilasciato con validità decennale? Certamente anche altre parti hanno solidarizzato, ma solo durante il nostro ministero ciò è stato decretato.
Queste sono le cose fatte che devono produrre un indiretto vantaggio economico; se ciò non è abbastanza tangibile, deve almeno far scaturire tra le nostre comunità una riflessione positiva.
L'idea dei Comitati degli Italiani all'estero (Com.It.Es.) come espressione dell'associazionismo, deve trovare nuova linfa, non deve essere inquinata dall'infiltrazione partitica, come qualcuno sta tentando di fare negli ultimi tempi, con lanci sproporzionati di stampa. Chi vuole la fine di questi comitati inserisca i partiti: se ora sono a volte litigiosi, la rissa diventerà poi la normalità.
L'On. Tremaglia e gli amici della Germania sono concordi nel riaffermare che lo spirito della legge istitutiva dei Com.It.Es. era ed è di dar voce alle associazioni, il vero fulcro e cuore degli italiani nel mondo. E ciò non sarà diversamente per le nuove generazioni.
Certamente, concordano i partecipanti all'incontro, occorre subito una riforma per migliorare ed accogliere con un sistema di regia i nuovi aspetti regionalistici o addirittura gli investimenti che alcune province italiane stanno facendo all'estero.
Tale nuovo, vitale sviluppo non può passare inosservato, né essere ignorato dai Com.It.Es.
Così pure le idee, le nuove definizioni di identità che nasceranno dalla prima Conferenza dei giovani italiani, dovranno essere elaborate nella loro struttura e contenuti.
I Comitati degli italiani all'estero devono essere coinvolti nell'impostazione dei vari Piani Paese e solo dopo dare i pareri sui vari progetti ed enti che operano nel loro ambito territoriale.
L'Onorevole nota che "non è scandaloso ritardare il rinnovo dei Com.It.Es.; non è invece responsabile andare alle elezioni senza averli prima riformati". "Anche durante il governo in cui io ero Ministro si sono posticipate le elezioni di due anni". Allora, però, non c'è stata nessuna plateale protesta, poiché tutti lavoravano per una necessaria riforma, come ci deve essere ora.
Il Consiglio degli Italiani all'Estero (C.G.I.E.) è pure bersagliato: ingiustamente strattonato, poiché si sa che è necessario, ma non lo si vuole in questa forma organizzativa. Anche qui occorre una riforma radicale che da una parte lo "snellisca" e dall'altra coinvolga direttamente e responsabilmente i 18 parlamentari eletti all'estero. Tutti coloro che lo comporranno, sicuramente in numero inferiore agli attuali, dovranno avere nell'ambito del Consiglio le stesse prerogative. Dovrà essere la "cinghia di trasmissione" tra i vari Com.It.Es. ed il Parlamento italiano. La sua entità giuridica e di rappresentanza dovrà essere "a guisa di organo ausiliario dello Stato come nella fattispecie del C.N.E.L.". La riforma deve percorrere questa via.
Uno degli ultimi punti toccati è stato quello della Prima Conferenza dei giovani italiani e di origine italiana. Anche su questo tema vi è stata una grande convergenza di opinione fra i cinque partecipanti all'incontro: un convegno in cui si tracceranno le linee del futuro italiano nel mondo.
"Bene! Il Sottosegretario Mantica  - conclude la nota - sta andando sul binario dei miei grandi convegni…", ha osservato alla fine, dopo due ore e mezzo di estenuante, ma incisiva concertazione, l'On. Tremaglia, grande Maestro di politica per gli italiani nel mondo, ai quali ha dedicato tutta la sua vita e per i cui diritti si è sempre battuto con inesauribile energia e tenacia.
La chiosa è risuonata come un'apertura, che sicuramente sarà interessante per tutti noi, verso il Sottosegretario ed una nascosta curiosità per dissertare sul "Pensiero Mantica". (Italia Estera).



 
Opzioni


Stampa  Stampa

Invia ad un Amico  Invia ad un Amico


Copyright © Italia Estera 2001- 2014. Tutti i diritti riservati