Il "caso" Villari e la notte della RAI /di Beppe Nisa
di Beppe Nisa
ROMA, 20 NOV. (Italia Estera) - Per quello che sta succedendo in queste ore alla commissione di Vigilanza RAI non si salva nessuno. Non si salva Leoluca Orlando con tutto l’Idv, che avrebbe dovuto decidersi a ritirare la sua candidatura alcuni mesi fa, e che non lo ha fatto per l’ostinazione del suo leader Di Pietro. Non si salva il PD, colpito da un improvviso cataclisma interno dai contorni sempre più farseschi, ma col vizietto di scaricare sugli altri le responsabilità (anche questa volta per Veltroni la colpa è del berlusconismo!). Non si salva nemmeno il PDL nonostante che avesse agito con molta astuzia e che ha fatto eleggere Villari con 13 voti contro gli undici di Leoluca Orlando. Non si salva Villari, che dovrebbe farsi da parte, dopo aver sostenuto la parte. Non si salva nemmeno Zavoli, un vecchio giornalista di razza dai trascorsi professionali eccellenti, che ha creato il moderno giornalismo in RAI, autore impareggiabile della inchiesta "La notte della Repubblica" e il terrorismo, ma ancor prima ideatore ed autore del famoso “Processo alla tappa” nel corso di alcune edizioni del giro ciclistico d’Italia, già Presidente della RAI. Ci domandiamo perché mai si è deciso ad accettare?
La Rai a nostro avviso dev'essere privatizzata al più presto, dev’essere posta sotto l'égida di garanzia di una Fondazione di nomina del Presidente della Repubblica, con l'obbligo di fare quel servizio pubblico che la BBC britannica fa e che ora la Rai non fa: una attenzione alle minoranze, agli Italiani all’estero che Radio Italia (già Rai International) fa poco e male Un profilo di qualità, maggiore attenzione alla volgarità, cose che l’attuale RAI, dominio dei partiti non fa . Certamente non perderemo nulla se la nuova RAI si deciderebbe ad eliminare alcune di quelle trasmissioni politiche che gli italiani sono stufi di seguire Ormai il vero servizio "pubblico" è svolto dai canali satellitari, dove c'è abbondanza di documentari, informazione, intrattenimento e relax.
Alcune cose potremmo risparmiarci da subito : il teatrino delle nomine, delle produzioni, dell'utilizzo del mezzo televisivo e radiofonico in modo sgangherato e ducis in fundo il canone.