Trattative salvate per i capelli, Berlusconi ottimista sul futuro della compagnia di bandiera
di Alfonso Maffettone
ROMA, 31 OTT, (Italia Estera) – La Compagnia aerea italiana (Cai), la cordata di venti impreditori italiani presieduta da Roberto Colaninno ha presentato l’ offerta vincolante per l’acquisizione di beni e asset di Alitalia malgrado il no dei piloti e degli assistenti di volo( Sdl, Avia, Anpac, Anpav, e Up) che si sono rifiutati di firmare il contratto di lavoro. Nessun problema da parte dei sindacati confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che hanno firmato il cosiddetto lodo Letta (dal nome di Gianni Letta sottosegretario alla Presidenza del Consiglio), un documento di premessa al contratto e ai criteri di selezione del personale nella Nuova Alitalia di cui lo stesso Letta si è fatto garante.
La presentazione dell’offerta vincolante è avvenuta quando sembrava inevitabile la scadenza di mezzanotte per la dichiarazione di fallimento della compagnia area di bandiera che ha perduto 15 miliardi di euro in 15 anni. Per tutta la giornata- una giornata di trattative convulse e fra le peggiori della vergognosa vincenda Alitalia- la Cai è stata in altalena fra il si ed il no. Il suo Consiglio di amministrazione sembrava orientato a rinunciare all’impresa per l’irrigidimento delle rappresentanze autonome del personale di cabina e di volo deciso a non perdere privilegi e prebende economiche goduti smisuratamente finora. Ma in serata si è avuta la svolta: la trattativa si è riaperta. Il sottosegretario Gianni Letta ha convocato a Palazzo Chigi Roberto Colaninno, l’amministratore delegato della società Rocco Sabelli e i rappresentati dei sindacati confederali “per perfezionare la sottoscrizione dei contratti collettivi, consentendo così alla Cai di presentare l'offerta per Alitalia nei termini previsti e prima della scadenza”secondo quando riferisce un comunicato della Presidenza del Consiglio.
Resta in piedi la condizione vincolante del via libera da parte dell'Unione europea che attesti l'assenza di aiuti di Stato (decisione attesa per il 12 novembre) e dell'autorità garante per la concorrenza e il mercato che dovrebbe arrivare nella seconda metà di novembre. Ma resta anche il no delle cinque sigle autonome di piloti e assistenti di volo che stanno valutando una posizione comune ma sono d'accordo nel non firmare l'accordo. «Anpac, Unione Piloti, Sdl, Avia e Anpav confermano il giudizio negativo sul metodo del confronto odierno e sui contenuti dei documenti proposti per la firma» si legge in una nota. Le cinque organizzazioni hanno indetto per lunedì un'assemblea informativa di tutti i lavoratori coinvolti nel progetto Cai.
Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo aver deplorato il comportamento dei sindacati, si è detto ottimista sull’esito dell’impresa : “C'è una responsabilità grave se Alitalia fallisse da parte di chi non ha firmato? Giudicate voi...” ed ha aggiunto: «Letta ce la farà anche questa volta, esisterà ancora una compagnia aerea italiana».
Roberto Colaninno si è detto fiducioso che non sorgeranno altri problemi perché i sindacati confederali hanno già firmato. Intanto c’è da rilevare che Cgil,Cisl, Uil, Ugl hanno sottoscritto il lodo Letta e non i contratti e che il personale di volo sicuramente non sarà disposto a cedere nessuno dei suoi privilegi. L’ha fatta sempre da padrone. Una strada dunque tutta in salita per Cai e Roberto Colaninno.