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01 mag 2001Polemica tra oncologi ed ambientalisti italiani sull’elettrosmog

- ROMA - Il professor Umberto Tirelli dell’Istituto oncologico di Aviano ed altri otto immunologi italiani hanno inviato un telegramma al presidente del Consiglio, Giuliano Amato, per esprimere il loro pieno disappunto sui nuovi limiti di elettrosmog da elettrodotto proposto dal Ministero dell’Ambiente e per dare invece solidarietà all’idea del Ministro della Sanità, Umberto Veronesi, di destinare le risorse così risparmiate alla lotta contro i tumori.
“Riaffermiamo – si legge nel telegramma – l’assenza di dati scientifici che colleghino le radiazioni elettromagnetiche con il cancro”. Istituti come lo Iarc e istituzioni internazionali, come l’Oms, si preciso, non hanno mai indicato una reale correlazione. “Confidiamo pertanto – si legge ancora – che il decreto attuativo della legge 36 non venga approvato nella forma predisposta dal Ministero dell’ Ambiente e che le risorse economiche così risparmiate siano devolute alla lotta contro il cancro prodotto da agenti quali il fumo e l’inquinamento atmosferico”.
Il presidente del Consiglio ha poi ricevuto un altro telegramma, inviato questa volta da un gruppo di esponenti della comunità scientifica, che hanno rivelato come in mancanza si studi, “risulti ingiustificata la fissazione di limiti più restrittivi tanto sul piano sanitario, quanto sul piano del rispetto della normativa internazionale. Trattandosi di limiti volti alla protezione sanitaria, ricadono nella competenza del Ministro della Sanità, che può fissarli sulla base delle risultanze scientifiche, avvalendosi del supporto degli organi tecnici istituzionali”.
I limiti proposti dal Ministero dell’Ambiente sono 0,5 microtesla come valore di attenzione e 0,2 microtesla come obiettivo di qualità Ora il decreto attende la firma del Ministero della Sanità.




 
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