Missione in Russia del Cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, primo passo per superare dissapori e difficolta’
di Mario Sista
NAPOLI, 6 OTT, (Italia Estera) - Continuano le visite reciproche tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa. In questi giorni l’Arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe si è recato dal patriarca di Mosca e di tutte le Russie Alessio II invitato dal patriarca stesso in risposta alla visita fraterna che il metropolita Kyrill aveva fatto alla Chiesa di Napoli nell’ottobre 2007, visita che aveva per oggetto anche la concessione di una chiesa partenopea alla comunità ortodossa russa residente a Napoli.
Dopo anni di relazioni molto difficili – amari dissapori ci sono stati tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, specialmente negli anni novanta – questa visita sembra assumere le vesti pacifiche di un ripartire daccapo nelle relazioni appunto non sempre felici tra le due Chiese ‘sorelle’. C’è da dire però che il cardinale Sepe non è andato a Mosca come un inviato del Papa, ma in qualità di capo di una Chiesa particolare, quella di Napoli, anche se lo stesso Papa non è stato indifferente al gesto del vescovo partenopeo affidandogli una lettera da dare al patriarca Alessio II. Ed Alessio II infatti, attento com’è a queste distinzioni di giurisdizione, si è rivolto al Cardinale parlando dell’importanza della testimonianza cristiana da espletare insieme, testimonianza che avvicina la Chiesa ortodossa russa alla Diocesi di Napoli.
Si spera in futuro che questa testimonianza avvicini la Chiesa ortodossa russa non solo alla Diocesi di Napoli, ma anche e soprattutto alla Chiesa cattolica. Comunque, un primo passo è stato fatto. Come segno della fraternità tra le due Chiese Sepe ha donato al Patriarca una reliquia di san Gennaro, venerato anche dagli ortodossi in quanto martire vissuto prima dello scisma del 1054. Il gesto è di notevole significato, in quanto esprime la volontà di rifondare un dialogo a partire non tanto dalle questioni teologiche, che pure sono importanti, ma dalla santità, dalla martyria, dalla testimonianza appunto a Cristo, Capo comune ed unico Signore sia della Chiesa cattolica che di quelle ortodosse.
Mario Sista/Italia Estera